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I dieci migliori dischi del 2007

A inizio anno è cosa buona e giusta guardarsi indietro e rivedere quello che è successo nei dodici mesi precedenti… è tempo di classifiche, si giudica il meglio e il peggio di quanto è successo nel campo della musica, del cinema, della letteratura, della tv eccetera eccetera… lo fanno tutti, lo faccio anche io. Perchè dovete dare retta a me? Perchè io ho ragione!!! Ecco quindi i dieci dischi più belli del 2007, salvo errori e/o omissioni.1- HIGH ON FIRE – Death is this communion

High on Fire
Il metallo come dovrebbe essere. Grezzo, possente, epico, esaltante, sudicio, pericoloso. Cantante e chitarrista degli High on Fire è Matt Pike, ex Sleep, e già questa dovrebbe essere garanzia di qualità e di una proposta sonora di un certo tipo: heavy metal senza fronzoli, chitarre anni 80, atmosfere stoner/doom… e una voce che ricorda quella di Lemmy. Il meglio dell’anno.

2- DIVINE HERESY – Bleed the Fifth

Divine Heresy
I Divine Heresy sono quello che i Fear Factory avrebbero dovuto essere in questi anni di noia globale. Sonorità decisamente death metal, stacchi melodici “alla Fear Factory”, un ottimo cantante che non fa rimpiangere Burton C. Bell, una sezione ritmica martellante e soprattutto pezzi che restano in testa. Ci voleva un disco così.

3- DOWN – III Over The Under

Down
Phil Anselmo e compagni ritornano nelle paludi della Louisiana… cosa ci faranno, un disco house? No, il terzo Down segue le coordinate stilistiche dei precedenti, proponendoci un heavy metal sudista, pesantissimo e il più marcio possibile. Non un capolavoro come i dischi passati, ma dodici canzoni solidissime che non fanno mai rimpiangere di avere infilato il cd nel lettore. Di questi tempi mica è poco!

4- TURBONEGRO – Retox

Turbonegro Retox
Ogni disco dei Turbonegro è una festa, e anche se si sono un po’ ripuliti suonando quasi del “semplice” punk rock questo Retox non fa certo eccezione. Sono divertenti, brutti, sporchi, cattivi, dissacranti, irriverenti, estremi, sono il gruppo che non vorrete mai far sentire alle vostre mamme. Sono la risposta ideale ai Sonata Arctica… viva i Turbonegro!

5- TORI AMOS – American Doll Posse

Tori Amos American Doll Posse
Anche i metallari hanno un cuore. La bella Tori forse non ritroverà mai la magia diei primi due dischi, ma in questo American Doll Posse ha trovato un inedito taglio più rock che mi ha affascinato… la sua voce è sempre eccezionale, lei sempre un personaggio unico. Si conferma la regina del rock degli ultimi anni…

6- HARDCORE SUPERSTAR – Dreamin’ in a Casket

Hardcore Superstar

Gli Hardcore Superstar sono uno di quei rari esempi di gruppo partito con un disco tutto sommato gradevole ma nulla più e successivamente esplosi dimostrando un talento e una rabbia non indifferente. Gli HS fanno vero rock’n roll, non temono di apparire antiquati e fanno benissimo. Promossi ogni giorno di più.

7- OBITUARY – Xecutioner’s Return

Obituary

 

Vi piace il sano vecchio death metal? E allora cosa c’è di meglio degli Obituary? L’ultimo Xecutioner’s Return è un ritorno all’altezza della loro classe, io me li andrò a vedere lunedì prossimo a Firenze e sinceramente non vedo l’ora! SLURP!

8- DARK TRANQUILLITY – Fiction

Dark Tranquillity Fiction

 

Un disco non eccezionale, ma che mi ha sorpreso in positivo. I DT, figuriamoci, li davo già per bolliti dopo The Gallery, e invece ancora nel 2007 dimostrano di saper pestare duro e di saper scrivere canzoni intriganti e non banali. Dal vivo sono sempre prefetti, anche su disco dimostrano di meritarsi il loro ruolo di leader della scena.

9- OZZY OSBOURNE – Black Rain

Ozzy Osbourne
Un disco di Ozzy più che decente nel 2007 è una vera sorpresa che va festeggiata con l’inclusione nella top 10! Ozzy ha dichiarato che è il primo disco che scrive da sobrio… sarà vero? Comunque Zack Wylde sugli scudi, qualche pezzo sottotono ma altri di livello come non accadeva da molti, troppi anni. Sentire su disco la voce di Ozzy fa sempre piacere, dopo anni di rincoglionimento da reality show forse il Madman è rinsavito.

10-MONSTER MAGNET – 4 Way Diablo

Monster Magnet
Dave Wyndorf torna dopo l’overdose e come in Monolithic Baby dimostra che il passato stoner e psichedelico è – appunto – ormai passato… peccato, perchè anche se in 4 Way Diablo qualche buon pezzo c’è pensare ai vecchi tempi di Dopes to Infinity fa venir giù qualche lacrimuccia di rimpianto. Questo è il decimo disco della top 10, perchè mica è facile trovare dieci bei dischi usciti in un anno… mica ci posso mettere le ultime fetenzie di Gamma Ray, Korpiklaani e compagnia powerfolkeggiante!

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