L’avventuroso – Mitsuru Adachi

E’ sempre un piacere rileggere un’opera di Mitsuru Adachi, autore di manga tra i miei preferiti, come Rough e Touch (conosciuto in Italia per l’anime orrendamente tradotto come “Prendi il mondo e vai”), commedie scolastiche tra il sentimentale e lo sportivo, scritte con levità e dolcezza, e soprattutto con grande talento narrativo. L’Avventuroso (il titolo e la grafica richiamano la storica rivista della Nerbini, ma è anche la quasi letterale traduzione dell’originale Boken Shonen, Il Ragazzino Avventuroso) è una raccolta di racconti brevi scollegati tra loro se non per i protagonisti, che sono tutti bambini o ragazzi… cresciuti. Con questi brevi manga Adachi si ripromette di frugare nei ricordi di una generazione, alla ricerca di un mondo ormai perduto ma che può ancora insegnare a vivere meglio il presente.
Tutti i racconti sono seplici, latori di messaggi positivi, velocissimi da leggere, tanto che rischiano quasi di passare inosservati come un po’ banali. Quello che conta è però la tecnica narrativa di Adachi che viene sicuramente fuori anche dopo una lettura distratta. Sicuramente un Adachi non all’altezza dei suoi capolavori ma sempre in grado di tirare fuori chicche notevoli (come “Perdersi è l’Eroe).
La critica che molti pongono ad Adachi (un po’ l’unica che gli si può porre) è la ripetitività, sia grafica che di temi. In effetti i suoi personaggi sembrano sempre un po’ tutti uguali, e a volte si fa persino fatica a distinguerli. Per quanto riguarda i temi trattati, invece, l’autore è a mio parere molto più vario di quanto non appaia. Non è il caso di questi racconti molto simili anche come stile, ma il fatto che si tratti di un volume unico contribuisce a non annoiare.
L’edizione Star Comics è praticamente perfetta, con sovracoperta, ottima carta e pagine a colori. Forse la vecchia raccolta “Short Program” era migliore, ma anche con L’Avventuroso avrete 208 pagine da leggere tutto d’un fiato. Buon acquisto.

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