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PRK… ovvero Cheratectomia Fotoretrattiva

Rieccomi a farmi vivo dopo qualche giorno di assenza, dovuto a una breve convalescenza successiva a una piccola operazione all’occhio, il famoso “laser anti miopia”, con la tecnica PRK (ovvero Photo Retractive Keratectomy, in inglese). Un intervento semplice semplice del quale parlano in molti, ma sul quale c’è anche un po’ di confusione in giro… ergo mi sembra giusto raccontare la mia esperienza. E se qualcuno che passa di qui vuole altre informazioni chieda pure.

Tutto è iniziato ormai diversi mesi fa. La mia vista è sempre stata buona complessivamente, ma il mio occhio sinistro è sempre stato sensibilmente più debole dell’altro, così specie la sera al volante, nelle giornate più lunghe e faticose, avvertivo un po’ di fatica e la vista tendeva ad appannarsi. Andai dall’oculista credendo di poter mettere un paio di occhiali per la sera o per la guida, come fanno in molti, ma dopo una misurazione il Dott. Giorgi (per chi è in zona Arezzo -> lo consiglio!) mi disse che non era possibile… la mia miopia era infatti di 3.0 all’occhio sinistro, e trascurabile all’occhio destro… troppa differenza perchè le lenti degli occhiali potessero compensare. Il dottore mi consigliò una lente a contatto, oppure… il laser. Si, perchè per chi (come me) ha una differenza di più di tre diottrie tra un occhio e l’altro c’è tralaltro solo il ticket da pagare, invece dei 600 e più € necessari normalmente quando si deve operare un occhio solo.

Lascio passare un po’ di tempo, un po’ per pensarci e un po’ per pigrizia, poi mi decido: torno dal Dott. Giorgi per un’esame della cornea. L’esame è fondamentale perchè non tutti possono essere operati: tra conformazioni differenti, particolari sensibilità, malattie etc. circa il 20/30% delle persone non possono essere sottoposti alla PRK. Per fortuna io non sono rientrato in questo novero, così l’operazione è stata infine fissata… per lunedì della scorsa settimana.

I preparativi sono pochi e semplici: non indossare lenti a contatto per i giorni precedenti e usare due colliri (un antiinfiammatorio e un antibiotico) a partire dal giorno prima dell’intervento. Un antidolorifico la mattina per buona misura, e si può andare.

L’operazione era fissata per le 12.00. L’infermiera mi fa entrare e mi mette delle gocce anestetiche, dieci minuti di attesa e vengo sistemato sul lettino. Il dottore e la sua assistente mi fermano l’occhio perchè la palpebra non sbatta, poi provvedono a sistemare una specie di gel (o almeno tale sembrava) sull’occhio e a “spazzolarlo”… una cosa abbastanza strana da provare: non si sentiva assolutamente nessun dolore, ma la sensazione di vedersi muovere l’occhio da una mano esterna era decisamente bizzarra. Dopo di ciò mi è stato chiesto di fissare una luce verde e il laser è stato acceso… un inquietante puzzo di bruciato mi ha allarmato per un secondo, ma… l’intervento era già finito, senza che io avessi sentito nulla. Mi è stata messa una lente a contatto morbida per favorire la cicatrizzazione dell’epitelio e sono tornato a casa.

Il dottore mi aveva avvertito che avrei provato dolore il giorno successivo. Anzi, più che avvertito direi quasi impaurito, visto che non ho alcuna simpatia per il dolore che anzi mi fa decisamente paura… Bene, nonostante io non mi ritenga un duro posso dire senz’altro che quello che si sente in giro in materia è ampiamente esagerato. La cosa differisce da persona a persona, ma più che altro ho sentito un fastidio, come se avessi un bruscolo nell’occhio, e una notevole sensibilità alla luce. Ho passato fondamentalmente due giorni al buio, ma gli unici problemi li ho avuti nelle visite di controllo, quando evitare il sole era impossibile e la lacrimazione diventava alquanto fastidiosa. Il terzo giorno comunque mi sentivo già decisamente bene, e il fastidio era quasi sparito. Ovviamente non potevo leggere, guardare la tv, usare il pc… insomma, era un po’ una noia (ne ho approfittato per mettermi in pari con la mia collezione di vinili), ma riuscivo benissimo a stare ad occhi aperti senza fatica. Certo, per chi fa due occhi contemporaneamente il fastidio è senz’altro maggiore… non insopportabile però, non temete 🙂

Il giovedì una piccola disavventura ha provocato un leggero ritardo nella riabilitazione: il mio dottore era dovuto andare all’estero e durante la visita di controllo la dottoressa che lo sostituiva mi ha tolto la lente protettiva (l’epitelio non era ancora riformato del tutto) e mi ha messo una benda… a dir poco irritante e fastidiosa. Non mi è stato detto chiaramente, ma credo che questa cosa sia stata un errore, visto che il giorno successivo la lente mi è stata rimessa e il Dott. Giorgi non mi è sembrato entusiasta della cosa quando l’ho rivisto, il sabato.

Le cose andavano comunque decisamente meglio, tanto che sabato sera sono andato senza problemi a una cena di laurea. Uniche accortezze: i soliti colliri (i due di prima, più il filmaback, sostanzialmente lacrime artificiali) e attenzione a vento, polvere e correnti d’aria.

Domenica mattina la lente è stata tolta, con mia grande soddisfazione. Ho ripreso a guardare la tv, a stare qualche minuto al pc, a lavorare… la vista è ovviamente ancora un po’ appannata, e l’occhio ha la tendenza a “seccarsi” un po’, ma è normale visto che l’epitelio è ancora in fase di completamento e la vista tende a stabilizzarsi col passare del tempo. Tra circa un mese dovrei comunque ritrovare i miei dieci decimi… intanto faccio una vita normalissima.

Mi chiedete se vi consiglio questa operazione? Sperando che non ne abbiate bisogno… certo che si 🙂

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