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Hellboy – The Golden Army (Guillermo Del Toro, 2008)

Dopo un primo capitolo a mio parere discreto ma non esaltante Guillermo Del Toro torna a lavorare su Hellboy, stavolta con assoluto controllo creativo… e si vede. La storia è sempre quella del demone impiegato nel Dipartimento per la Ricerca sul Paranormale insieme all’uomo-pesce Abe Sapiens e alla donna infiammabile Liz Sherman. Il trio è stavolta alla prese con un principe elfico che vuole riscattare la propria razza declinante rimettendo in funzione un invincibile esercito di “golem” dorati, contratato in ciò dalla sua affascinante sorella gemella… chi vincerà? Di diverso dal primo capitolo c’è però tutto il “Del Toro touch”. Creature strabilianti, colori usati in maniera personalissima, atmosfere tra il gotico e il fiabesco… chi ha visto lo splendido (per me, non per la mia bella :)) Il Labirinto del Fauno capirà. Qui si ritrova tutta la sua magia, specie in certe creature di contorno e in certe ambientazioni… tipo il mercato dei troll per intenderci, che per certi versi ricorda la famosa Mos Easley Cantina di Star Wars.

Quello che funziona di Hellboy, al di là della trama del fumetto di Mike Mignola, è il gruppo di personaggi. Un trio come quello composto da Abe, Hellboy e Liz (con ovvia storia d’amore tra la Bella e la Bestia, questa volta in versione doppia…) funziona veramente alla grande, con un gioco di battute dallo splendido ritmo e un’affinità eccezionale… tre “non umani” che riescono a risultare più umani che mai in scene allo stesso tempo divertenti e toccanti come quella dell’ubriacatura solenne di Abe ed Hellboy entrambi alle prese con problemi d’amore. Oltre la trama “evidente” c’è il continuo filo conduttore della volontà di Hellboy di essere accettato nel mondo degli umani, e il suo scontrarsi contro la dura realtà che lo porta anche a riflettere se quello che fa sia giusto o meno. E il finale porta a pensare a possibilit novità

…insomma, speriamo in un capitolo 4!

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