Le lacrime di Flair, Piper e di tanti altri veterani alla visione di questa pellicola non devono stupire: loro e pochi altri ce l’hanno fatta a rimanere a galla, appaiono ancora nei maggiori show televisivi e hanno una sufficiente solidità finanziaria, ma The Ram, stanco, solo, senza una famiglia o qualcuno che lo ami, deve aver ricordato loro tanti amici scomparsi troppo presto o condannati a una vita di miseria. Randy si arrabatta come può, ma è costretto a vivere in un camper, perennemente in ritardo con l’affitto, a lavorare nel magazzino di un supermercato e a rincorrere gli scampoli della gloria perduta lottando il fine settimane nelle indies… JAPW, WXW, ROH, senza disdegnare l’ultraviolenza della CZW. A parte i promoter che lo stimano e i colleghi più giovani che vedono in lui una figura da rispettare, l’unica amica è Cassidy, spogliarellista nello strip club che frequenta quasi ogni sera. Anche Cassidy (una splendida Marisa Tomei) è una perdente, una mamma single che alle soglie dei 40 anni è costretta a ballare ancora seminuda sul palco, mentre il pubblico inizia a notare le sue rughe e a richiedere ragazze più giovani. La simpatia tra i due è immediata, ma si sa… non si possono intrattenere relazioni sentimentali con i clienti. Randy ha anche una figlia (interpretata benissimo da Evan Rachel Wood… i due hanno grande chimica insieme), che però non vede da anni. Quando dopo un incontro particolarmente violento il suo cuore cede e i medici gli proibiscono di lottare ancora, The Ram farà un ultimo tentativo di rimettere insieme i cocci del loro rapporto… ma il richiamo del wrestling è ancora forte, e incombe il ventesimo anniversario del suo incontro con The Ayatollah, il match che l’aveva consacrato vero campione e paladino del pubblico negli anni ’80.
The Wrestler è un film di estremo interesse per gli hardcore fan del wrestling: le federazioni sono quelle vere, le arene quelle veramente impiegate (c’è pure l’ECW Arena!), decine di facce (più o meno) note appaiono qua e là nella pellicola… si riconoscono R-Truth, Nigel McGuinness, Johnny Valiant, Claudio Castagnoli, Necrobutcher, persino Bobby Dempsey! Inoltre Rourke è davvero credibile nel ruolo del vecchio campione, e pur con l’aiuto di qualche stunt ha eseguito il 99& delle mosse che si vedono nel film, compreso un suicide dive verso fuori ring. The Wrestler è anche un film che non tace verità scomode, ed in questo senso si capisce come Vince McMahon abbia storto inizialmente la bocca. Il commercio di antidolorifici e steroidi è florido e assolutamente non condannato, e tanti trucchi (i wrestler che preparano le mosse prima del match e le chiamano durante, la lametta nascosta per i blade job) vengono svelati senza reticenze. Ma soprattutto The Wrestler è un grandissimo film, una storia americana di sconfitte affrontate a testa alta, sottolineate dalla splendida canzone di Bruce Springsteen e dalle maestose interpretazioni dei tre attori principali, diretta con sapienza da un inusualmente sobrio Darren Aronofsky. The Wrestler, in uscita anche nelle sale italiane, è un film da vedere, uno dei pochi che abbiano saputo trattare la nostra amata disciplina in maniera seria. Non piacerà a tutti, ma perderselo sarebbe un delitto.