fbpx
logo

Il Play it Loud è passato… è stato bello. Un evento veramente true, con concerti grezzi il giusto di luridi vecchiacci che non vogliono smettere di suonare rock’n roll, con un pubblico di tutte le età e con personaggi davvero notevoli…

Causa ritardi nel viaggio ci siamo persi i primi 4 gruppi (mi spiace per i Wotan in particolare… ne ho sentito parlare bene) e siamo arrivati al Ke Memeo (locale carino nel mezzo di una merdosissima zona industriale) mentre suonavano gli Holy Martyr. Del gruppo sardo ho il primo demo, e mi piace, e dal vivo hanno confermato il buon giudizio che ho di loro, anche per quanto riguarda i pezzi nuovi… un epic metal abbastanza moderno e tirato. Poi il cantante è un cabarettista, e anche se in qualche momento da l’impressione che se la tirino un po’ mi è piaciuto. Promossi.

Gli Etrusgrave sono il gruppo di due ex Dark Quarterer, storico gruppo italiano tra i primi a proporre un sound heavy… e fa un po’ strano vedere un bassista e un chitarrista alle soglie dei sessanta anni suonare a un festival del genere. Comunque voglio i baffi come il bassista, oh! Purtroppo il gruppo ha sofferto di un suono pessimo, e i buoni spunti sono andati persi… il rimbombo insopportabile mi ha convinto a “godermeli” da in fondo alla sala. Delusione.

Il cantante dei Martiria è stato Damien King III! Ricky Anderson, aspetto non esattamente “true” ma gran bella voce, ha suonato con i Warlord di William Tsamis e ora è lil frontman dei romani Martiria, che proprio nei Warlord sembrano avere la principale ispirazione. Epic metal ottantiano con ampio uso di strumenti acustici e influenze doom… molto molto apprezzabile, anche se un tantino fuori contesto. Qualche scemo li ha contestati ma a me sono piaciuti molto, anche se la presenza scenica andrebbe migliorata.

Si passa ora ai Vanexa, altro nome storico del metal italico… e alla voce ecco Roberto Tiranti! Non sapevo che lo storico cantante dei Labyrinth (e dei New Trolls!) avesse militato nei Vanexa, e invece si… e per la reunion il gruppo non poteva scegliere un frontman migliore. Proprio Rob (gran voce e ancora migliore presenza scenica) è la principale attrattiva di un concerto divertente e coinvolgente, e ha reso godibile anche qualche pezzo non proprio eccezionale della scaletta storica del gruppo (appena tornato con un disco nuovo).

Le cose si fanno ancora più serie con i Jaguar, storico gruppo NWOBHM al primo show in Italia! E qui Giuliano della My Graveyard Production si merita un applauso… I Jaguar non hanno certo l’aspetto del tipico gruppo heavy metal, con un cantante che sembra una via di mezzo tra Cassano e un attore di Trainspotting dopo sedici overdose (con in più un accento incomprensibile… un paio di volte ho avuto la sensazione che prendesse per il culo il pubblico, ma capivo una parola su tre di quello che diceva!)… però spaccano! Gran bel concerto, grezzo come pochi, con la gente che ha iniziato a scaldarsi davvero.

La Bud Tribe del Bud nazionale (non Spencer… Ancillotti!) è il classico gruppo da live, divertentissimo, e si vede che ci credono davvero. Bud è stato tutto il pomeriggio tra il pubblico ed avrà salutato mille persone (su trecento spettatori è una buona media :D), noi compresi. Insomma, un bel personaggio positivo! Il concerto è decollato veramente solo con i pezzi della Strana Officina (NON SEI NORMALE!!!), ma anche quelli della Tribe reggevano benino il confronto. Bene così!

Gli Exciter erano un po’ (per noi almeno) l’evento principale del festival… stanchezza a parte a me il loro concerto è piaciuto, anche se qualcuno è rimasto deluso. Il cantante (che io credevo nuovo… è nel gruppo dal 2004!) era un clone di Jabba the Hut, ma lo stesso si è dimostrato una bella sirena. I pezzi storici spaccano (Violence and force! Pounding Metal!), quelli nuovi erano comunque tiratissimi, il pubblico ha reagito dandosi al bodysurfing matto… io mi sono messo da parte per godermi il concerto e guardare bene quella massa di scalmanati che si facevano del male. Uno è stato portato via a braccia… spero niente di grave. Bene così!

Suonavano poi i Jag Panzer… ma:
A- non mi sono mai piaciuti
B- era l’una passata
quindi abbiamo ripreso la gassaia e siamo tornati ad Arezzo, con un esilarante viaggio di ritorno (bisogna che Federico si unisca più spesso a noi).

In definitiva: buonissimo concerto, magari non imperdibile dal punto di vista musicale ma bello, sano, true… ce ne vorrebbero di più così! Evviva la My Graveyard, che al Play it Loud IV ci porterà GLI ANGELWITCH!!! GODOOOOOOOOOOOO!!!

5 thoughts on “”

  1. Muahahah non posso che lasciare un commento. Lasciando stare la critica musicale che mi trova molto d’accordo con michele, è bene segnalare qualche highlights:

    -Gli scoppiati stipati nel bagagliaio aperto di una macchina mentre questa era in viaggio

    -Tutti i vecchi presenti e le pettinature anni 80 (ma quella gente va a lavorare in quel modo?)

    -La ragazza ubriachissima che vagava sperduta nel locale. Noi ci siamo inizialmente preoccupati per lei, poi ci siamo tranquillizzati quando è arrivata la sua amica…ancora più fradicia.

    -Il tizio Bolognese ancora più lessato delle tizie appena citate. Ho provato anche a farli conoscere ma le uniche parole di lei sono state: “ho perso la camicia”.

    -Il viaggio di ritorno. Abbiamo scoperchiato il vaso di Pandora 😀
    Non ce la facevo a guidare dal ridere.

    HEAVY METAL MANIACS!!!

  2. Per gli insoddisfatti, ci sono sempre i concerti di Tiziano Ferro e Laura Pausini…forse più adatti a loro!

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.