Mi mancherà Erika Berger, caporedattrice di “Millennium” e partner professionale (e nella vita?) ideale di Kalle. Mi mancheranno la sua capacità di rendere facile (o quasi) l’impossibile, nel lavoro e nei rapporti umani, il suo sapersi godere la vita, le sue piccole debolezze e la sua ben celata fragilità.
Ma soprattutto mi mancherà Lisbeth Salander, straordinario ritratto di una apparente ragazzina, gracile e minuta, ma sfrontata, ribelle, piena di piercing e tatuaggi. Nonostante le apparenze una hacker, una delle migliori del mondo, capace di introdursi nei computer di chiunque e rubare segreti, verità… e soldi. Ma una che è sopravvissuta a un passato come il suo può riuscire in qualsiasi cosa voglia. Mi mancheranno la sua ostinazione, i suoi silenzi, la sua logica distorta, la sua incapacità nei rapporti umani, l’estrema organizzazione, la sua inquietudine, la sua libertà senza compromessi.
Maledetto Larsson, morire così, d’infarto, a soli 50 anni, senza essere arrivato neanche a un terzo di quello che avevi programmato di fare…
(il libro? certo che è bello, uno splendido giallo che torna un po’ ai meccanismi narrativi del primo. Cosa credevate, che fosse brutto?)
Info:
Stieg Larsson – La regina dei castelli di carta
Casa ed.: Marsilio (collana Farfalle – i Gialli)
860 pagg., 21.50 €