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I Pilastri della Terra – serie tv

Tratta ovviamente dal bestseller di Ken Follett, I Pilastri della Terra (The Pillars of the Earth) era una delle (mini)serie televisive più attese dell’anno, annunciata ormai da diversi mesi dall’agguerrito network Starz, su cui vanno in onda anche Crash, Gravity e Spartacus: Blood and Sand.
La trama:
Tom il costruttore (Rufus Sewell, già protagonista di Eleventh Hour) ha un sogno: costruire una gigantesca cattedrale, diversa da qualsiasi altra si sia mai vista in Inghilterra. Trovare il lavoro dei sogni non è però facile, e richiede lunghi viaggi. Agnes, sua moglie, muore di parto attraversando una foresta e Tom è costretto ad abbandonare il figlio neonato sulla sua tomba. Il bambino viene però salvato da un futuro monaco e verrà allevato nel monastero di Kingsbridge, ed è proprio a Kingsbridge che Tom e la sua famiglia troveranno lavoro, iniziando così la difficile costruzione della più bella cattedrale d’Inghilterra. Ovviamente non sarà tutto semplice, qualcuno cercherà di mettere i bastoni tra le ruote e intanto, sullo sfondo, il regno vive una guerra civile che sembra non finire mai.
Gli attori:
Il cast è in massima parte di ottimo livello. Oltre a Tom/Rufus Sewell spiccano l’attore più famoso del lotto, Donald Sutherland, nella parte di Earl Bartholomew, Hayley Atwell/Aliena e soprattutto il bravissimo Ian McShane, già in Deadwood e non solo, nella parte di Waleran. Mi sono piaciuti meno alcuni dei “giovani”, in particolare i due figli di Tom il costruttore Alfred e Martha, ma nel complesso il cast è promosso.
La ricostruzione storica:
Non ho ovviamente le basi per un’analisi dettagliata dei costumi e quant’altro, ma ho avuto l’impressione che il tutto sembrasse di almeno un secolo successivo alla metà del dodicesimo secolo dell’ambientazione. Comunque, ci può stare. Non ci sono grosse cadute di stile e la vita dell’epoca è tratteggiata abbastanza bene.  Mi sono piaciute molto le varie fasi di costruzione della cattedrale, gli effetti speciali sono di livello televisivo ma comunque apprezzabili. Il costo totale della serie è stato di 40milioni di dollari e si vede.
Ma insomma, è bella o no?
A me I Pilastri della Terra è piaciuta parecchio, sebbene avessi già letto il libro e non l’avessi trovato così eccezionale. Dopo un inizio un po’ lento le 8 sole puntate scorrono veloci come il vento, i personaggi sono ben caratterizzati e ci si affeziona facilmente. Per chi fosse curioso di spulciare le differenze con il libro un elenco esaustivo si trova alla pagina di Wikipedia della serie. Sinceramente spero che venga trasposto ora anche il seguito del romanzo, Mondo Senza Fine, che non ho letto…
Il trailer della serie.
I Pilastri della Terra si trova ovviamente solo in inglese con sottotitoli, e il linguaggio parlato è sufficientemente chiaro perché sia godibile per chiunque abbia una discreta conoscenza della lingua. Sky Cinema comunque ha già annunciato la trasmissione in italiano, a partire dal primo ottobre di quest’anno.

2 thoughts on “I Pilastri della Terra – serie tv”

  1. Ho letto il libro 6 mesi fa, e devo dire che non mi è affatto sembrato male, mi son piaciute le ambientazioni e la storia di per se che era molto fluida e accattivante, proprio per questo non credo che guarderò la serie, perlomeno non subito, preferisco far passare un po di tempo e lasciare che i ricordi si annebbino un pò 🙂

  2. e chi, come me, è semiallergico alle serie tv?ah, tra l'altro, ho RImesso il tuo blog nei preferiti, e ho RIcominciato ad aggiornare il mio. Ci scambiamo un po' di commenti come ai vecchi teNpi? 🙂

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