fbpx
logo

Free – Fire and Water

Probabilmente anche i truzzi più a digiuno di storia del rock avranno familiarità con il riff portante di All Right Now, pezzo che ho sentito definire “un classico rock anni 80” (???) e che è stato usato per decine di pubblicità, colonne sonore, jingle, cazzi, madonne… Insomma, un brano di quarant’anni fa che non è uscito praticamente mai dalle rotazioni delle radio e che ancora adesso permette anche ai più dimenticati tra i quattro musicisti dei Free di vivere di rendita grazie alle royalties. Ci sarà un perchè, no?
La storia
Era l’aprile del 1968 e al Nag’s Head Pub di Londra quattro ragazzini avevano appena unito le forze per il primo concerto della loro carriera. Andy Fraser, il bassista, aveva solo 15 anni ma poteva vantarsi di aver già suonato con i Bluesbreakers di John Mayall. Paul Kossoff, il chitarrista, aveva 17 anni. Il cantante Paul Rodgers e il batterista Simon Kirke erano i “vecchietti” della band, avendo già compiuto 18 anni. Innamorati del blues rock che stava allora trovando un suo notevole spazio in Inghilterra i quattro erano decisi a diventare qualcuno e non tardarono a trovare un contratto discografico. Il loro primo lavoro, Tons of Sobs, uscì appena sette mesi dopo, ma fu con il successivo Free che il gruppo trovò davvero la propria identità. Dal rock blues iniziale, interessante ma piuttosto derivativo, si passò a un rock più duro e personale, con il basso di Fraser in primissimo piano, usato quasi come una chitarra ritmica, e la voce roca di Rodgers a farsi più protagonista. Ma ancora il successo non arrivava. Ci voleva un singolo di enorme successo come All Right Now, e la performance al festival dell’Isola di Wight davanti a un pubblico di seicentomila persone perché i Free divenissero delle star.
Il disco
Apre le danze la titletrack, uno splendido blues semplice e pressoché perfetto, con un bellissimo assolo di chitarra e un meraviglioso crescendo finale di batteria. Rodgers è gigantesco, dolente e sofferto. Oh I Wept ha echi reggaeggianti nel ritornello e come la successiva I remember ci ricorda che il suono della band ha solide radici nei sixties. Heavy Load chiude in grande stile il primo lato, ottima ballad guidata questa volta da un Fraser al piano elettrico.
Il lato B contiene i due capolavori del disco. Il primo è Mr Big, con uno spettacolare assolo di basso e un maestoso lavoro di chitarra di Kossoff che “si limita” a fare il ritmico ma… con che classe! Don’t Say You Love Me è pur buona ma un filo più banale, una dolce ballad blues con vaghe reminiscenze beatlesiane. Infine All Right Now, e non credo neanche sia il caso di spendere parole a descriverla, se non per dire che la versione del disco è più lunga di quella che si sente di solito per radio…
E dopo?
Molto buono, ma piuttosto diverso da questo Fire and Water è il successivo album della band, Highway. Imperdibile è il live Free Live!. Rodgers darà poi il meglio di sé con i Bad Company (con Kirke) prima di finire sprecato nella reunion dei Queen del nuovo millennio. Kossoff – a mio parere uno dei chitarristi più grandi e sottovalutati di sempre – morirà per problemi di droga nel 1976. Fraser, bassista incredibile, si imbarcherà in decine di progetti… quasi tutti fallimentari. Per fortuna c’è sempre All Right Now a mantenerlo 🙂

(Mr. Big – live all’Isle of Wight festival)
Info:
Free – Fire and Water
1970, A&M Records
Tracklist:
01 Fire And Water
02 Oh I Wept
03 Remember
04 Heavy Load
05 Mr. Big
06 Don’t Say You Love Me
07 All Right Now

2 thoughts on “Free – Fire and Water”

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.