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Anselm Audley – Eresia

Non solo torno a scrivere su questo quasi dimenticato blog (che ho deciso di rispolverare a dovere), ma vi propino la recensione di un libro fantasy scritto da un quindicenne, bwahahah!
Lo so, mi odiate già. Ma non ci sono solo punti a sfavore, dai.
Innanzitutto, Anselm Audley non è italiano. Questo è già un bene, perché i fantasy italiani (tutti scritti da diciassettenni) nun se possono leggere. Poi c’è un mondo ben costruito dominato da una chiesa vigliacca e prepotente. La cosa mi attirava. C’è tutta una storia di marciume, divinità dimenticate, un’operazione su larga scala di riscrittura della storia e di lavaggio del cervello che poteva portare  a qualcosa di buono. Eppoi non ci sono gli elfi, ecco!
Sostanzialmente, quando ho preso in mano il libro, mi aspettavo un romanzo che, in chiave metaforico-fantasy, parlasse male del papa.
Ovviamente non sapevo che l’autore l’avesse scritto quando era un marmocchio. E non sapevo neppure che avesse questa faccia qui.
Bello eh?
Chiaramente Anselm Audley quando ha scritto questo libro non aveva mai visto una passera in vita sua, e la cosa è piuttosto evidente quando descrive (???) situazioni amorose o di corteggiamento. Eppoi il protagonista, Cathan, è uno sfigatello piccoletto figlio di una specie di governatore che non regge l’alcool e che vorrebbe diventare oceanografo. E che – si scopre – è MAGGICO! Non solo sa usare la magia, è proprio MAGGICO! Freud potrebbe parlare a lungo a proposito.
Ovviamente cosa comporta l’essere MAGGICI lo si scoprirà nei successivi volumi della trilogia di Aquasilva (prot), visto che in questo c’è solo qualche accenno da cui non si capisce nulla.
PROBLEMI:
– Protagonista dimmerda e MAGGICO, ma ne abbiamo già parlato.
– Coprotagonista, la bella Palatine, che sembra essere una trovatella, poi però viene rapita senza motivo e addestrata, e alla fine si rivela una grande combattente (perché Cathan, essendo una mezza sega, non ce la fa), una leader di primordine e… TA-DAH! E’ pure MAGGICA. Però meno.
– E’ tradotto male. Non voglio dire che sia SCRITTO male, perché per quanto piuttosto semplice la sensazione non è questa. Sembra proprio tradotto malino, con diversi problemucci di punteggiatura e un modo di inserire gli incisi che trovo odioso.
– Alcune svolte narrative sono telefonate, altre non hanno senso nella trama. Inoltre Anselmuccio evidentemente non sapeva come affrontare alcuni passaggi (tipo il sesso, ma non solo), perché per diverse cose anche importanti sappiamo che accadono ma non ci è narrato come.
– Anselmuccio ha provato ad inserire elementi narrativi forti, ma come è ovvio che sia senza i mezzi per affrontarli. Sembra ridicolo che un’organizzazione eretica su base mondiale agisca (???) senza una direzione precisa, sia diretta senza polso, in modo casuale, e nonostante questo non sia stata ancora sconfitta… anzi, sembra in espansione almeno numericamente.
PUNTI DI FORZA:
– Il mondo è ben organizzato. Almeno pare. Si vede comunque che c’è un certo studio dietro.
– Non ci sono gli elfi.
– Non è italiano.
Giudizio finale: BOCCIATO!
Nota: Anselmuccio ora ha quasi trent’anni e probabilmente i suoi libri sono migliorati. Ma m’importa una sega di leggerli lo stesso.

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