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Anvil – Metal on Metal

Metal on metal
It’s what I crave
The louder the better
I’ll turn in my grave
Ogni tanto è necessario ascoltare un bel vinile di metallo ignorante, di quelli che ti riappacificano col tuo headbanger interiore. 
Gli Anvil sono ritornati in auge grazie al divertente documentario The Story of Anvil, ma sono uno di quei gruppacci brutti e puzzolenti di cui il metal ha bisogno e che necessiterebbero di una riscoperta. Era il 1982, e dopo l’acerbo debutto Hard & Heavy il gruppo guidato dal carismatico Steve “Lips” Kudlow e dal batterista Robb Reiner tirò fuori questa bella botta di speed metal grezzissimo e dai testi true di quelli che ci piacciono tanto.
Il pezzo più rappresentativo è ovviamente la title-track, con quel bel riffone quadrato che si ripete per tutta la durata del roccioso mid-tempo. A seguire Mothra, un altro bel pezzo true metal di quelli che fanno sbattere la capoccia. 

Metal on metal

Ears start to bleed
Cranking it up
Fulfilling my need
Gli altri pezzi dell’album non raggiungono i picchi dei primi due, ma restano sempre su uno standard qualitativo medio-alto. Tutto l’album non può essere forse definito un capolavoro, e probabilmente non dirà molto ai giovani metallari di oggi, ma per un vecchio rocker come me, stanco delle imitazioni senza cuore di tanti gruppetti heavy metal odierni, è una bella boccata d’aria fresca. Gli Anvil ci credevano, e ci credono ancora. La cosa può anche fare tristezza, ma… impossibile non provare simpatia per loro 🙂

Keep on rockin
Keep on rockin
To this metal tonight
Keep on pounding
Keep on pounding
Join the heavy metal fight

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