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Breve storia degli ufo a fumetti

Pensavo fosse una stronzata, una di quelle ciofeche da edicola scritte da un ragazzino di vent’anni e disegnate dalla sua fidanzata che non ha mai letto neanche un manuale d’anatomia però all’istituto d’arte gli han detto che è bravina. L’editrice Light&Darkness non l’avevo mai sentita nominare, la carta è orribile, la costina fatta col culo, l’impaginazione mezza sballata etc. etc… Nammerda, insomma.
Quindi vado in edicola, dico a Nico: prestami quello schifo, lo leggo, mi faccio due risate e poi te lo riporto. L’ho letto e… No, non lo comprerei, ma devo dire che non è così scandaloso come temevo.

Partiamo dalla sceneggiatura, opera di Giuseppe Di Bernardo, già noto per Diabolik e per The Secret, miniserie di discreto successo (discreta ma un tantino confusionaria a mio parere…) della Star Comics. Di Bernardo è bravo a fare le nozze coi fichi secchi. Sostanzialmente si tratta di un docu-comic con protagonista il più noto ufologo italiano, Roberto Pinotti, che racconta i più noti episodi di avvistamenti ufologici, con la scusa di un’intervista di una giornalista tedesca nella cornice di un convegno ufologico a San Marino. Storiellina semplice ma ben strutturata. Quindi bravo Di Bernardo.

I disegni sono opera di Rosario Raho, disegnatore che conosco poco (The Secret, Mythos… che altro?) ma che mi ha sorpreso con le sue tavole semplici ma efficaci. Le tavole dell’incontro sessuale con un’aliena che riesce ad apparire allo stesso tempo innocente e conturbante sono le migliori, ma tutto l’albo è di ottima qualità.

Il problema è il contenuto, che è un po’ miserino… molti degli episodi narrati sono notissimi, altri sono delle palesi bufale (tipo il fantomatico gabinetto rs33 fascista), insomma, gli appassionati di ufologia conosceranno già gran parte del contenuto, gli altri avranno poco interesse nella materia trattata. Per fortuna degli autori e della casa editrice l’albo ha avuto una buona diffusione e se n’è parlato anche in tv (vabbè, a Studio Aperto…). Ma credo che al di là della platea, non so quanto vasta, di curiosi ed addetti ai lavori, il fumetto farà fatica a trovarsi un suo pubblico… Tenuto conto soprattutto della confezione assolutamente non all’altezza.

2 thoughts on “Breve storia degli ufo a fumetti”

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