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Dylan Dog – Albo gigante #21

Da quanto tempo non leggiamo un buon Dylan Dog gigante? Boh, non me lo ricordo neppure più… ormai si sperimenta sempre meno, anche la serie regolare naviga nella banalità, figuriamoci cosa può accadere negli albi giganti, specialmente se su quattro storie due sono del nostro amatissimo Giovanni Gualdoni 🙂 Gli albi giganti potrebbero essere occasione di particolare attenzione alla grafica (per il formato esagerato!) e di qualche piccola novità nella sceneggiature, magari con ospiti autori che sappiano esplorare sfacettature diverse dell’inquilino di Craven Road. E invece così non è, ormai da anni… e forse così non è mai stato.
Ma devo confessare che ho letto questo albo gigante con un certo piacere perverso… se non altro perché Gualdoni ha scritto due storie, ovvero quelle più brevi. La prima storia “standard” è di Andrea Cavaletto, una storiaccia su un parassita che infesta un edificio. La secondo è di Giancarlo Marzano, su un serial killer collezionista di lingue. Entrambe, sia dal punto di vista grafico (autori Alessandro Baggi e Roberto Rinaldi) che della sceneggiatura, potrebbero essere definite vintage. La prima in particolare non è nulla di che, ma mi ha riportato piacevolmente a certi horror trash anni 80, dove l’ambientazione esageratamente marcia, malsana, era la vera protagonista della storia. La seconda storia è costruita con attenzione maggiore, ma anch’essa è notevolmente diversa dalle storie della serie regolare, forse sono gli sguardi dei personaggi, forse la storia non esattamente da educande, ma mi ha ricordato quando leggevo i primi 100 numeri di DD, con storie che magari non erano sempre eccezionali, ma in qualche modo marcavano la propria diversità con quanto di altro era in edicola in quegli anni.
Anche le storie di Gualdoni non sono proprio male, sebbene la seconda sia quasi un “contenuto speciale”… ma riprende bene la tematica del ricordo, avendo come protagonista una comparsa dei primi cinque volumi di Dylan Dog. Direi che nel breve il buon Giovanni pare esprimersi meglio… anche se continuo a non poterne più di leggere il suo nome su due terzi degli albi!
In conclusione… se si fosse trattato di albi regolari non so, ma per 6,20€ e per l’albo gigante vale la pena fare uno sforzo 🙂

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