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The Amazing Spider-man (Marc Webb, 2012)

Qualche mese fa, all’uscita di The Amazing Spider-Man nelle sale, ricordo un coro di recensioni spernacchianti e solo una che lo dipingeva come un capolavoro. Anzi, a dire il vero lo spernacchiamento era iniziato anche prima, quando il costume di Spidey venne svelato nei primi trailer e fu chiaro che le scene d’azione e gli effetti speciali erano di livello piuttosto bassino per il 2012. Mi sono quindi avvicinato al film con un notevole pregudizio, mi sono fatto la mia opinione, poi sono andato sui classici siti d’informazione e critica cinematografica (my movies, imdb e compagnia bella) per raccogliere immagini ed info e… solo recensioni positive! E non solo tra gli spettatori medi che non hanno mai letto una pagina del fumetto, anche qualche fan di vecchia data di Peter Parker la pensa così! Ma in effetti sia i detrattori che gli apprezzatori (ammazza che brutta parola) hanno qualche ragione. Andiamo a capire perché.
Briciole di storia: Sam Raimi erano praticamente pronti a partire con il quarto episodio del loro Spiderman, dopo una terza avventura piuttosto tribolata, resa difficile fin dall’inizio da divergente sulla direzione da prendere, sui nemici da combattere etc. etc. Venne scritta una prima sceneggiatura, poi una revisione, infine entrambe le parti si resero conto che non era possibile una mediazione. Raimi venne escluso dal progetto e venne annunciato che il nuovo regista sarebbe stato Marc Webb, un giovanissimo (classe 74) regista di bellissime speranze (al suo attivo il più che discreto e romanticissimo 500 days of Summer), che però fino a quel momento non aveva mai diretto una singola scena d’azione.

Emma Stone nud.. Come dite? Fotomontaggio? Davvero???

Come protagonista venne scelto il poco conosciuto Andrew Garfield, Emma Stone ebbe la parte della fidanzatina Gwen Stacy e Webb dichiarò che il film si sarebbe basato più sulla serie Ultimate che sullo Spider-Man originale, e che avremmo visto un Peter Parker sedicenne sviluppare i propri poteri e la propria personalità, ed affrontare il lutto della perdità dei genitori prima e dello zio poi.

Primi dubbi sulla cosiddetta “sindrome di Dawson”: Emma Stone è fica, dovrebbe fare dei porno e dimostra sicuramente qualche anno meno di quelli che ha. Quasi lo stesso si può dire per Garfield, che fico non è ma sembra ancora giovanotto. Però… resta sempre un ventinovenne che interpreta un sedicenne. Credibilità zero.

Due parole sulla trama: Peter Parker è uno studente bravino ma vittima di bullismo, innamorato della bella Gwen che se ne va in giro sempre tutta scosciata, ma che può farci, è un nerd hipster che ha persino uno skateboard vintage. Non ce la farà mai a trombarla.

scosciata!!!

Un giorno Peter trova in cantina una borsa che apparteneva al padre scomparso. Inizia ad indagare e scopre che il padre lavorava con il monco dottor Curtis Connors sugli incroci tra razze diverse. Il dottor Connors lavora alla Oscorp Corporation, così Parker decide di infiltrarsi in un giro guidato e scopre che… beh, innanzitutto che Gwen Stacy è per motivi impossibili da capire (pedofilia?), sebbene sedicenne, già fidatissima assistente e protetta del grande scienziato, ovviamente in minigonna. Poi, infilandosi in un corridoio a caso, capita in mezzo a dei ragni OGM, uno dei quali lo mozzica sul collo, e…

SPAIDERMEN, TU SEI L’UOMO RAGNO, SPAIDERMEN, CHE FORTE SEI TU! SPAIDERMEN, LA TUA RAGNATELA, SPAIDERMEN, TI PORTA LASSU’!

Acquisisce i poteri di Spider-Man, si costruisce uno spara ragnatele che gli consente di ondeggiare tra i palazzi (come tutti i sedicenni saprebbero fare) e usa i suoi poteri prima per trovare il ladro che ha ucciso suo zio per sua negligenza (dimenticavo la sottotrama! ops!), poi per cercare di salvare il mondo dal supercattivo Lizard, che chissà mai chi potrebbe essere! Tutto questo cercando di nascondersi dal padre di Gwen, il capitano George Stacy, che vuole catturare Spider-Man ritenendolo pericoloso e soprattutto vuole impedire a Peter di trombargli  la figliola, ecchecazzo.

Parliamo della qualità del film. Innanzitutto va detto che, età e costume di merda a parte, Andrew Garfield ed Emma Stone sono azzeccati come protagonisti. Spidey è un buonissimo attore, ed il suo personaggio è decisamente più simile (sarcastico, nerd, combattuto) a quello dei fumetti rispetto a Tobey Maguire.

Ci sono dei buchi di trama difficili da comprendere. Come già detto: la Stacy che ha accesso completo a uno dei laboratori più importanti del mondo, Parker che a sedici anni sarebbe già da premio Nobel, poi si fa vedere in faccia da mezzo mondo… Nonostante questo, i primi sessanta-settanta minuti scorrono benino. Fa un po’ incazzare l’odiosa estetica hipster che tra tre anni sarà già passata di moda, ma questa è stata una scelta commerciale anche vinta, visto il botteghino. E’ una storia d’amore contrastata tra un ragazzo difficile e una fichettina che non se la tira quanto potrebbe. Webb ha già dimostrato che le storie d’amore le sa raccontare.

Poi arriva Lizard, Spidey inizia a volare tra i grattacieli e… non ci siamo più.

Guardo film di tutti i tipi, anche vecchi e con scarso budget. Difficilmente mi lamento degli effetti speciali, ma questo Spiderman è proprio plasticoso e malfatto. Le scene d’azione ce la mettono tutta per essere dinamiche, ma risultano piatte, poco interessanti, girate senza la giusta mano. Serviva affidarsi a un bravo artigiano, invece Webb (che ripeto, nelle sue cose è bravo) ha diretto tutto secondo il suo gusto, e il film pecca proprio in quello che dovrebbe essere il suo io principale: il film di supereroi.

Francamente non mi sento di dire che si tratta di un brutto film. Capisco anche le recensioni positive e capisco che chi voleva uno Spider-Man meno Raimizzato (ma io i primi due capitoli li ho adorati) sia rimasto soddisfatto. Ma non è un film per me, per un trentenne che ha letto l’Uomo Ragno per la prima volta quando ne aveva dodici. La generazione Twilight, invece, l’adorerà.

Però una botta a Emma Stone gliela darei.

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