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2012 top 5: musica!

Come accade ormai da molti anni anche nel 2012 ho ascoltato per la maggior parte dischi vecchi, possibilmente in vinile… questo non vuol dire che non sia uscita roba interessante… come i 5 dischi qui sotto!

5- Slash – Apocalyptic Love

Ne ho già parlato… nel frattempo ho continuato ad ascoltare il disco, ed ho superato anche le mie residue resistenze sul cantante Myles Kennedy. Slash ruggisce ancora, e se il rock classico continua a sfornare ancora dischi di questo livello non è ancora giunta l’ora della pensione!
Track consigliata: No More Heroes
4- Testament – The Dark Roots of Earth
Tornano anche gli ultimi eroi del thrash metal, e lo fanno con un disco anni luce avanti rispetto al tutto sommato deludente The Formation of Damnation. Dark Roots of Earth riprende il discorso lasciato in sospeso ormai 14 anni fa (cavoli…) con The Gathering, disco furioso, adrenalinico ma persino elegante, con una sezione ritmica impressionante e pezzi quasi perfetti. Da ascoltare!
Track consigliata: Dark Roots of Earth
3- Baroness – Yellow & Green
Con Yellow & Green i Baroness ridefiniscono il loro concetto di heavy rock… non più rumore puro, altoparlanti alzati a 11, accordature bassissime, ma una pesantezza concettuale, un’attenzione inedita alla forma canzone, per un (post?) rock psichedelico, con voce pulita, un disco che i vari Muse e Radiohead se lo sognano… Non facile, sorprendente anche per chi i Baroness li ha sempre seguiti, ma Yellow & Green è un disco che ha le carte in regola per essere adorato da molti.
Tranch consigliata: Eula
2- Danko Jones – Rock and Roll is Black and Blue
Anche di questo ne ho già parlato… francamente la cosa più sorprendente, anche per me, è che qualcuno l’abbia scalzato dal primo posto 😀 Disco rock quasi perfetto, trascinante dal primo all’ultimo pezzo, con riff che sono già dei classici. I Danko Jones continuano a non sbagliare mai…
Track consigliata: Get Up!

1- Huntress – Spell Eater
Eccolo, il mio disco dell’anno. Incredibile, evocativo, esoterico, dannatamente pesante, heavy metal a tal punto da essere orgogliosamente fuori moda. Gli Huntress nell’atteggiamento ricordano quei gruppi primi anni 80 tipo Helstar o Cirith Ungol, fieri del loro essere eroi dell’underground. Nella loro musica il metal (puro e semplice metal) si sporca di influenze black, doom, rock settantiano. Sono divenuti (relativamente famosi) perché la cantante, vera e propria sacerdotessa pagana, è un ex coniglietta di Playboy… ma se l’immagine è importante, quello che ci sta dietro è ancora meglio.
non che la bimba sia male…

Track consigliata: Spell Eater!

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