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E ora chi si vota?

Innanzitutto, io sono sempre stato di sinistra e rimarrò per sempre tale. Per formazione familiare, storia personale, perché mi viene naturale esserlo. Dirò di più, da quando ho iniziato a vivere la politica in maniera più diretta ho sempre fatto il tifo per le minoranze, nel partito più grande della sinistra italiana. Ho iniziato sostenendo Luigi Berlinguer, ho continuato con gli storici tempi della mozione ecologista di Fulvia Bandoli, con Ignazio Marino, fino all’ultima sbandata leggermente più a destra (ma per una buona causa) con Renzi. Sono sempre stato un paladino delle cause perse, uno di quelli a cui veniva data ragione a posteriori, mentre prima mi dicevano “è vero, ma…”. E andando avanti con i ma siamo arrivati a questo punto. Che senso ha votare ancora PD? Probabilmente nessuno, in quanto il PD non esiste. 
Cosa succederà?
I rumors parlano di una aggregazione di sinistra che andrebbe a comprendere Vendola, l’attuale sinistra PD (con Barca) e forse Ingroia. Il PD rimarrebbe su posizioni più centriste, probabilmente a fare da ponte tra sinistra-sinistra e i centristi di Monti, in un possibile ed entusiasmante tentativo di grande coalizione moderatissimamente progressista. Francamente è l’ipotesi più probabile ed anche quella teoricamente migliore.
MA!
Lasciamo un attimo da parte Beppe Grillo, che comunque potrebbe emergere come vero trionfatore dal disfacimento del PD. Ci torniamo dopo.
La sinistra-sinistra, guidata da Vendola o da Barca o chissà da chi, appare al momento come una formazione identitaria e – ahimè – forzosamente minoritaria. Barca, per quello che ho sentito e letto di lui, non mi dispiace, ma non è certo un leader carismatico e non ha proposte fantascientifiche per un rilancio del paese. Ok, non servono proposte fantascientifiche, ma senza un qualche slancio i voti li prendono gli altri. E poi il dramma: dal PD sembrerebbero essere intenzionati ad aderire alla nuova formazione le componenti dei Giovani (e già la parola giovani fa ridere) Turchi – quelli di Entusiasmo Orfini, quello che ha detto che non potevano votare Rodotà perché lui non li ha chiamati per chiedere di essere votato – e, brivido brivido, i DALEMIANI. Che già il fatto che esistano ancora i Dalemiani è un segno della morte della speranza. E io mi rifiuto di contribuire ancora con il mio voto all’elezione anche di un solo dalemiano.
Il centro-centro-sinistra parrebbe ormai destinato a finire in mano a Renzi. E francamente, ok, io Renzi l’ho pure votato alle primarie, come leader di una coalizione bilanciata da una sinistra forte per me sarebbe perfetto. Ma con Renzi resterebbero gli ex-margheriti, gente come FRANCESCO BOCCIA, uno che è sposato (o fidanzato, non m’importa manco nulla) con NUNZIA DI GIROLAMO del PDL e francamente a sentirli parlare non si capisce se sia più di destra l’uno o l’altro. Gente come Fioroni, Letta, insomma quelli che hanno affossato Prodi e hanno impedito con i loro veti di pensare anche solo minimamente all’ipotesi Rodotà al Quirinale. Renzi avrebbe la forza di fare fuori tutta questa gente senza il supporto di una sinistra forte e comunque di una spinta al rinnovamento proveniente dalla base del partito? ne dubito. E io mi rifiuto di contribuire ancora con il mio voto all’elezione anche di un solo vecchio democristiano.
Torniamo appeppe.
Molti, nella mia situazione, faranno questo ragionamento: il PD si è rovinato e perderà la metà dei suoi voti. Qualcuno dal centro tornerà ai montiani o al PDL, altri da sinistra si sposteranno verso le frange estreme, ma molti altri, specialmente i giovani e i più delusi, finiranno per rivolgersi ai grillini. E con un Berlusconi che tornerà stabilmente sopra il 30%, con un PD che scenderà – se va bene – al 20%, l’unica speranza di un Parlamento non in mano totalmente alla destra sarà, ahimè, il M5S. Che, non a caso, sta sottolineando sempre più apertamente le sue origini di movimento di sinistra, non so se avete sentito la conferenza stampa di Beppe Grillo oggi… Sicuramente questo governo in arriva cambierà la legge elettorale, ma se un M5S al 30% diventasse a breve termine il principale competitor di Berlusconi… molti, moltissimi, potrebbero pensare di votarlo turandosi il naso, così come fino ad oggi si sono turati il naso votando PD.

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