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Demon Eye – Leave the light

Il passato, si sa, è passato, e le operazioni nostalgia lasciano quasi sempre il tempo che trovano. Sono molte, ahimè, le band che cercano di ritrovare in un modo o nell’altro il vibe dei bei anni perduti del grande (hard) rock’n roll, e quasi tutte falliscono miseramente, a volte per mancanza di onestà, più spesso per mancanza di mezzi. Quasi tutte, ho detto, perché sempre più raramente si trovano gruppi che stupiscono.

Quando misi per la prima volta sul lettore “Leave the Light” degli statunitensi (North Carolina) Demon Eye pensai che fosse una ristampa di un oscuro gruppo di inizio anni 80, capace di contaminare l’hard rock più oscuro con il primordiale heavy metal. E invece il disco è uscito a gennaio 2014! Tutto, dal songwriting, alle linee vocali, alla registrazione, strilla a gran voce OLD SCHOOL! …e per una volta possiamo dirlo in senso positivo! Lungi dall’apparire b-side scartate dai Witchfinder General, i pezzi dei Demon Eye sono freschi, coinvolgenti, sempre in bilico tra doom metal alla Pentagram e aperture più classiche e Purpleiane. Ottimo il riffing, buonissima la sezione ritmica, perfettamente calibrata per il genere la voce del cantante Erik Sugg, Leave the Light propone 11 tracce tutte di alto livello, tra le quali segnalerei l’opener Hecate, Fires of Abalam e The Devil Knows the Truth. 
Leave the Light è solo il debutto della band, che precedentemente aveva fatto uscire appena un EP, ma ascoltando il disco i Demon Eye sembrano in giro da una vita. E speriamo che continuino così, per magari un giorno sbarcare anche nel nostro paese.
Voto: ****

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