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Serie che dovreste proprio recuperare #2: Oz

Oz è stata una delle serie che mi hanno fatto capire come doveva essere una serie televisiva moderna, capace di raccontare senza reticenze storie troppo lunghe, troppo difficili o persino troppo scomode per il cinema, dando il giusto spazio a tantissimi personaggi senza sacrificarne nessuno, magari perché non interpretato da un nome di richiamo al botteghino. Non ringrazierò mai abbastanza il mio amico Marco per avermela fatta scoprire.
Protagonista di Oz non è un personaggio, ma la prigione stessa. Il penitenziario di Oswald, ed in particolare il suo quinto braccio, il Paradiso, dove i detenuti vengono rinchiusi non nelle classiche celle con le sbarre, ma in stanze con vetri in plexiglass, interamente visibili dalle onnipresenti guardie. Al centro del braccio c’è l’atrio, dove i detenuti passano la maggior parte del loro tempo a guardare la tv, giocare, pregare, allenarsi… ma anche a complottare, spacciare droga, cercare di uccidersi a vicenda.
Non appena un nuovo detenuto mette piede nella prigione è costretto, volente o nolente, a decidere da che parte stare. Il braccio è infatti diviso tra vere e proprie gang rivali, alcune in alleanza tra di loro, altre in vera e propria guerra.
Gli Zombie: ovvero gli afroamericani. Inizialmente guidati da Jefferson Keane, ma il membro più rappresentativo diverrà presto il folle Simon Adebisi.
è un mistero come quel cappello resti su
La Fratellanza Ariana: ovvero i nazisti, guidati da Vernon Schillinger, uno dei personaggi più terribili ma anche (ovviamente) affascinanti della serie. Alleati dei nazisti sono i Centauri, motociclisti guidati inizialmente da Scott Ross.
I Siciliani: la mafia è inizialmente il gruppo più potente del Paradiso, avendo il controllo dello spaccio di droghe. Il capo è Nino Schibetta, che poi lascerà il posto al figlio Peter quando verrà ucciso, e poi ad Antonio Nappa. Ma il personaggio più mitico dei siciliani è senza dubbio Chucky “the Enforcer” Pancamo…
I Musulmani: Oz è nato quando ancora le Torri Gemelle erano in piedi, ed il gruppo dei Musulmani rappresenta per gran parte della serie il mondo dei “buoni”, che cercano di mettere pace tra gli altri. Guidati da Kareem Said.
I Latinos: i latino americani, guidati per gran parte della serie dallo spietato e cinico Raoul “El Cid” Hernandez, grande carisma… interpretato dal mitico Luis Guzman!
Gli Irlandesi: gruppo poco numeroso e dall’ovvia composizione, ma molto importante nella storia di Oz. La loro guida è Ryan O’Reilly, al centro di alcune tra le trame principali della serie.
Oltre a loro, nel Paradiso ci sono i Gay, i Cattolici e gli Altri, ovvero coloro che non godono di nessuna affiliazione.
Oz, approfittando della libertà concessa da HBO, può essere definita come un vero e proprio crudele horror dentro un’ambientazione estraniante e quasi futuristica. Il Paradiso nasce come esperimento sociale per il bene dei detenuti, ma è subito evidente come la prigione sia un microcosmo difficilmente redimibile. Nella serie non mancano terribili omicidi, stupri, umiliazioni, torture. Il personaggio simbolo della serie è probabilmente Tobias Beecher, semplice avvocato e padre di famiglia in prigione perché ha ucciso una bambina di nove anni investendola guidando ubriaco. Beecher entra in carcere come vero e proprio pesce fuor d’acqua, diventa la “puttana” di Schillinger che lo stupra ripetutamente e gli marchia a fuoco una svastica sulla natica. Beecher viene ripetutamente umiliato, inizia a drogarsi e lentamente cambia, divenendo una persona completamente diversa da quella che era all’inizio. Prima ribellandosi al suo “padrone” Schillinger (cacandogli anche in faccia davanti agli altri detenuti), poi scoprendo di essere omosessuale ed innamorandosi di un altro detenuto, lo psicopatico Keller… ma non voglio svelare più nulla della trama… Dovete assolutamente guardare Oz e scoprirla da soli! La serie ha quasi venti anni sulle spalle, ma non li dimostra affatto. In  Italiano sono arrivate solo le prime quattro stagioni, ma la quinta e la sesta sono tranquillamente reperibili sottotitolate.
Voto: *****

2 thoughts on “Serie che dovreste proprio recuperare #2: Oz”

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