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La fogna del sabato #6: Enbilulugugal – The End Is Extremely Fucking Nigh

La notizia dell’uscita del nuovo album degli ENBILULUGUGAL mi ha riempito di gioia. Come ricorderete (???) avevo molto apprezzato (!!!) il loro precedente “The Day After”, ed è bello scoprire l’evoluzione musicale di un gruppo, è un po’ crescere insieme a loro, no?
ENBILULUGUGAL – THE END IS EXTREMELY FUCKING NIGH
The Day After era un colto concept album. Questo… boh, non lo so, non ho trovato informazioni a riguardo, ed ho qualche difficoltà a capire i testi. Per esempio la canzone che sto ascoltando ora, IX, ha un testo che per quanto riesco a comprendere dovrebbe fare:
YAAAAAAAAAAARGHHHH
BBRRRRZZZZZZZZZZZTTTT
SSSSOOOOOOOOOOOOOOO
YEAAAAAAAAAAAAAAHHH
AAAAAAHHHHHHHHHHHH
Magari c’è qualche virgola sbagliata, ma il senso dovrebbe essere questo. 
Interessante anche il sistema dei titoli: i pezzi sono numerati, così uno può pensare di capire sempre a che punto del disco siamo… peccato che i titoli siano:
1. …
2. IX
3. XIII
4. XXXIII
5. …..
6. LXVI
7. XCIV
8. ……..
9. The Bright Side (Those Poor Bastards Cover) 
Ok, almeno sono in ordine crescente. E i pezzi coi puntolini sono una finezza! La cover dei Those Poor Bastards inizia quasi come un pezzo di musica, ma poi continua facendo “YEBBBEEEBEEEHHEBEBHEHBBEEBEEEEEEEAAARGH”.
Una nota simpatica: nel pezzo XIII mi sembra di sentire sullo sfondo delle capre che belano. Le capre sono un tema ricorrente nelle canzoni degli ENBILULUGUGAL, come si deduce dalla loro discografia. Molte delle loro canzoni parlano di capre, capre sataniche, vomito di capra o anche di come scopare le capre. Argomenti magari non per tutti, ma certo interessanti.
Il genere degli ENBILULUGUGAL può essere a mio parere definito “urla a casaccio”. Quando ho fatto cominciare il disco ho pensato fosse difettoso, inizia con un rumore terribile come di uno stereo che si suicida. Ma no, è voluto. Poi migliora, non molto ma migliora, ed alla fine è una sorta di black metal che ronza con gente che vomita sopra una base dalla quale emerge una linea di basso incredibilmente (a volte) comprensibile. Il tutto è registrato con lo stereo della Chicco.
Fa molto piacere anche notare come gli ENBILULUGUGAL siano cresciuti anche di numero. Se nel precedente full lenght il cantante e vero mastermind Izedis Apirikubabadazuzukanp era accompagnato solo dal fido KumSlinger a basso e chitarra, ora la line-up ha subito una rivoluzione. KumSlinger non c’è più (evidentemente le sue prestazioni avevano deluso) sostituito da Tiger Throat, che purtroppo però non canta, e non può così sfoggiare la sua tigresca gola. Ma non solo: questa volta abbiamo anche un batterista, AntiHuman. 
Concludendo, gli ENBILULUGUGAL sono una realtà ormai più che affermata nel sottogenere della gente che vomita male, esistono da ormai 13 anni e non accennano a voler smettere.
Peccato.
Cosa ne pensi Brick?
Lo sospettavo.
Se comunque volete ascoltarvi i pezzi (vi prego si) eccovi il link

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