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Maze Runner – Il labirinto del cazzo

Tanti e tanti anni fa, almeno una decina, due amici aspiranti scrittori mi proposero di collaborare ad un esperimento di romanzo a sei mani nel quale avremmo dovuto scrivere un capitolo a testa. Provai ad iniziare io, e buttai giù un capitolo su dei ragazzi che si risvegliavano senza memoria (e nudi, ma questa parte non l’hanno ripresa :D) all’interno di delle stanze sicure nel bel mezzo di un complicato labirinto, mentre nei cunicoli delle creature biomeccaniche davano loro la caccia. Nella mia testa doveva venirne fuori una via di mezzo tra The Cube e L’Implacabile, ma il progetto non decollò mai e mi rimane solo quel primo capitolo, che probabilmente non era neppure granché.
Qualche anno prima, invece, avevo iniziato a scrivere la storia di un vampiro adolescente che poteva resistere alla luce del sole e che si iscriveva ad una scuola dove conosceva e si innamorava di una ragazza umana, ma lo abbandonai perché mi sembrava troppo stupido.
Questo per dirvi che se volete conoscere la trama del prossimo successone young adult potete venire a frugare nei miei vecchi esperimenti letterari, c’è roba per tutti i gusti! Io punto sul fantasy dove il Sole è stato oscurato ed un gruppo di maghi e tecnocrati hanno cercato di rimediare creando un sistema di enormi fari per illuminare la Terra. Era una bella idea, l’unico problema era che il cattivone della serie era poco carismatico. Quasi quasi la riprendo in mano!
Detto questo dovrei forse parlarvi del film tratto dal mio capitolo che nessuno ha mai letto dai romanzi di James Dashner, ma in realtà l’unico commento che mi viene in mente è un’alzata di spalle.
Si, perché Maze Runner è un filmettino teen-action passabile, ma che ignora sistematicamente ogni possibile spunto interessante. Una trentina di maschi adolescenti devono convivere senza una donna per tre anni e non si sviluppa neppure un rapporto omosessuale? E non si scannano per trombare la prima ragazza (anche discreta) che appare improvvisamente nelle loro vite? Visto che hanno armi che riescono ad incidere i muri e il labirinto cambia secondo uno schema, perché non incidere nei muri il percorso da fare? C’è tutto un complotto/un esperimento/qualcosa dietro, ma il contesto politico è completamente ignorato ed il tutto si limita ad una contraddizione tra il branco che vuole seguire le regole e l’unico che vuole cambiarle per migliorare. E lo fa IN SOLI TRE GIORNI! Tutti gli altri quindi erano degli idioti? Perché non possono provare a salire SOPRA il labirinto, visto che i ragazzi sono in grado di costruire strutture anche molto alte? Se il protagonista ad un certo punto ritrova la memoria, perché semplicemente non dice agli altri cosa sta succedendo e invece continua ad apparire sorpreso da qualsiasi cosa? Come fa il ragazzo “cattivo” a ritrovare gli altri alla fine? Ma soprattutto PEEEEERCHEEEEE’?
Ok, molti di questi interrogativi sono probabilmente spiegati nei libri. Libri che però non ho nessuna intenzione di leggere, mi limiterò a guardare il seguito quando uscirà, visto che in fondo con due chili di popcorn la visione passa in fretta. Ma seriamente, è un film con del potenziale edulcorato da tutte le parti che potevano renderlo davvero interessante.
Voto: *

One thought on “Maze Runner – Il labirinto del cazzo”

  1. una delle pellicole più sprecate (e idiote) viste di recente…

    va beh, la cosa più interessante a questo punto è: ci puoi svelare quale sarà il tuo prossimo scritto a essere saccheggiato che diventerà un successo mondiale?

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