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Corri Timberlake, corri!

Abbiamo un regista (Brad Furman) giovane ma reduce da un buonissimo film come The Lincoln Lawyer, un cast che comprende Justin Timberlake, Ben Affleck (reduce dal capolavoro Argo!), Gemma Arterton e Anthony Mackie, un argomento interessante come il poker online… tutto mi sarei aspettato da questo Runner Runner tranne il filmettino di serie B che si è alla fine rivelato essere.

Richie (Timberlake) è una specie di ragazzo prodigio con padre alcoolizzato che ha perso quasi tutto quello che aveva col crollo di Wall Street. Così studia per prendere una specializzazione ed intanto ha organizzato una specie di circuito di gioco d’azzardo online nel suo campus. L’università, ahimè, non è molto d’accordo e minaccia di espellerlo, ma Richie ha bisogno di soldi per pagare gli studi… Prova a giocarsi tutto online, e sembra avere grande successo, ma andando avanti scopre che uno dei giocatori fa scelte che non possono essere reali. E’ una truffa!  Così se ne va in Costarica a cercare Ivan Block, il re del gioco online, che apprezzando le sue capacità ne fa uno dei suoi bracci destri… ma l’FBI è in agguato per capire cosa c’è di losco dietro l’organizzazione.

Dalle battute iniziali del film mi sarei aspettato una cosina quantomeno divertente anche se non esaltante, un po’ alla 21 Blackjack, ma quando l’azione si sposta nel centroamerica il tutto si banalizza, diventa una storia di corruzione e malavita molto piatta, da straight to dvd del 2000. Timberlake un poco si impegna, gli altri sembrano rilassarsi al calduccio e finita lì. Alla fine il filmetto si lascia guardare, ma tutto qui. Runner Runner? Piatto piatto.

Voto: *

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