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Episodio uno: Unbreakable Kimmy Schmidt

Una delle mie serie comedy preferite degli ultimi anni è senza dubbio Orange is the New Black, la prima di questo genere prodotta da Netflix. Come potevo quindi lasciarmi sfuggire la seconda?
UNBREAKABLE KIMMY SCHMIDT
Quattro ragazze sono state tenute rinchiuse per quindici anni in un bunker sotterraneo da un autoproclamatosi santone che sosteneva che fosse arrivata l’apocalisse. Dopo essere state liberate da un’incursione dell’FBI e apparse su tutti i media per loro arriva il momento di ritornare ad una vita normale… una di loro, Kimmy Schmidt, decide però che invece di tornare al suo paesello dell’Indiana preferisce ricominciare una nuova vita nella metropoli per eccellenza… New York!
La serie ovviamente punta tutto sullo spaesamento di una ragazza di 29 anni che nonostante tutto quello che le è successo rimane allegra e solare, ma che è stata rapita a 14 anni e segregata da quel momento in poi, quindi se ne va in giro vestita come una teenager, non conosce gli smartphon, si compra delle scarpe con le lucine dietro e sogna di baciare il suo primo ragazzo. Kimmy Schmidt è… indistruttibile. Ma anche uno spasso 🙂 Nelle prime due puntate (ok ho barato, non ho visto solo l’episodio uno) il divertimento arriva soprattutto dagli incontri con gli altri bizzarrissimi personaggi della serie, il coinquilino nero gay, l’affittuaria svampita e probabile spacciatrice, la ricchissima signora sull’orlo (e oltre) di una crisi di nervi presso la quale trova lavoro… tutte figure molto caratteristiche e divertenti, anche se a rischio di divenire solo macchiette. 
Dialoghi intelligenti, bravi attori (bravissima la protagonista Ellie Kemper), in più lo show riesce a non tacere su argomenti non facili da trattare in una serie puramente comedy (la segregazione, il trauma, l’alcolismo…) senza buttare tutto in vacca. Sicuramente da seguire! Si sta già filmando la stagione 2!
Voto: ***

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