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Episodio Uno: Blunt Talk

Lo confesso fin da subito: ho guardato l’Episodio Uno di questa settimana solo per vedere Patrick “Jean-Luc Picard” Stewart alle prese con una sitcom sboccata… detto questo…
BLUNT TALK
Walter Blunt è un vecchio giornalista inglese, ossessionato dal suo passato di soldato nella guerra delle Falklank e dal suo presente di conduttore di talk show di successo negli USA… anche se di successo è una parola grossa, visto che l’audience sta calando fin troppo rapidamente. Dopo una serata triste in cui ha alzato il gomito un po’ troppo Blunt viene sorpreso dalla polizia mentre sta succhiando le tette ad una prostituta transex, e reagisce andando fuori di testa e mandando all’ospedale un agente. Rilasciato dietro pagamento di cauzione convince il network a lasciarlo andare in onda un’ultima volta, con una auto-intervista in cui spiegherà la sua versione dei fatti.
Blunt Talk è… sboccato e fuori di testa, come si conviene ad una serie prodotta da Seth McFarlane. Il vero motivo d’interesse è appunto vedere Patrick Stewart che con aria compassata da vero gentiluomo inglese succhia le tette ad un transessuale, si droga, sviene a causa di pasticche errate, dice cose assurde e così via. Il problema è che questo è anche l’unico motivo d’interesse. Personalmente sono arrivato in fondo alla prima puntata facendomi qualche risata, ma anche senza nessuno stimolo a guardare le successive. Una serie così, da sbirciare nei tempi morti. Ma chi li ha, tempi morti?
Voto: * 1/2
Continuerò a guardarla: no.

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