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Episodio Uno: Outsiders!

Outsiders WGN America episodio uno

Mi sono imbattuto in questa serie piuttosto casualmente: capelloni che vivono in una comunità isolata tra le montagne degli Appalachi, una buona dose di superstizione, Ryan Hurst che è sempre stato il mio preferito in Sons of Anarchy… Perfetta per me, no?

Outsiders

Outsiders WGN America episodio uno

E’ intrigante, Outsiders. La nuova serie di WGN America ha un episodio pilota non privo di difetti, ma ha anche tante potenzialità. Potrebbe evolversi in una schifezzuola ma anche in un piccolo capolavoro… e vi dirò, sono ottimista. Scritta da Peter Mattei e prodotta da Paul Giamatti e Peter Tolan, è la storia della comunità dei Farrell, che da duecento anni vive tra le montagne, seguendo leggi e tradizioni proprie, scendendo a valle solo occasionalmente, per rubare in veri e propri raid tutto ciò di cui ha bisogno e che non riesce a procurarsi da sola. I Farrell sono temuti ed esistono leggende su di loro che li fanno apparire come vere e proprie creature mistiche, capaci di fondersi con la natura o almeno di usarla a proprio vantaggio, quindi la legge ha sempre fatto in modo di ignorarli fin quanto possibile. Ma ora che nelle montagne è stata trovata una gigantesca miniera di carbone gli sforzi per cacciarli dovranno necessariamente moltiplicarsi…

Outsiders Ryan Hurst

Outsiders offre moltissimi spunti nei suoi primi 45 minuti. Uomo contro natura, uomo contro uomo, uomo contro modernità, il richiamo della civiltà contro il fascino della tradizione, la fedeltà alla famiglia contro la fedeltà al buon senso, l’attrazione/repulsione verso il diverso, le lotte di potere, l’utilità del denaro, il rifiuto della violenza, il perdono, perché no anche l’amore… Tantini, non è vero? In una recensione ho letto definito Outsiders come dramma shakespeariano: forse è presto per dirlo, sicuramente la serie ha tanti punti in comune con Sons of Anarchy, non solo uno dei protagonisti. Difficile però capire come si evolverà, anche se sarà interessante vedere come si evolveranno i rapporti all’interno di questa strana comunità che è difficile definire interamente buona o malvagia…

Forse le due storyline più ricche di potenzialità all’interno dello show sono quelle che vedono al centro il rapporto con l’esterno. Asa (Joe Anderson) è un Farrell che era scappato dalla comunità ed ha trascorso dieci anni in California. Poi è tornato, e per sei mesi ha accettato di farsi rinchiudere in una gabbia per essere accettato di nuovo nella comunità. Cosa è successo per averlo convinto a tornare? E quale è il suo ruolo nella profezia che sembra dover decidere i destini del clan? Il suo è il personaggio più tormentato anche nei rapporti con il resto dei cugini, alcuni dei quali non accettano il suo rientro, e anche quello più al centro di eventuali risvolti mistici della vicenda… Hasil (Kyle Galliner) vede durante un raid in un grande magazzino la cassiera Sally-Ann, e sembra innamorarsene. La sua attrazione per quello che succede a valle potrebbe portare numerosi guai nella comunità…

Outsiders quad

Come dicevo, la serie non è perfetta. C’è poco da salvare almeno a prima vista in questa comunità di superstiziosi illetterati che vivono completamente al di fuori della legge, e si fa fatica a identificarsi con qualche membro del clan che non sia appunto Hasil o Asa. Le azioni di alcuni di loro sono apertamente terribili, ma d’altro canto è difficile anche parteggiare per la legge che fino ad ora è stata quasi sottomessa, e si decide a muoversi (con tante reticenze che andranno anch’esse spiegate…) solo quando è il potere del Dio Denaro a smuovere la situazione. La carne messa al fuoco nel primo episodio è fin troppa, e sarà difficile rispondere a tutte le domande in una prima stagione di 13 episodi. Schifezza o chicca? Ancora non si può dire. Aspettiamo. Per ora, incuriositi. Eccovi il trailer!

Voto: ***

Continuerò a guardarla: si.

2 thoughts on “Episodio Uno: Outsiders!”

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