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The Visit: cosa si fuma Shyamalan

The Visit

Sono passati ormai molti mesi dall’uscita di The Visit. Ho letto commenti, recensioni, ho cercato di non avere troppi spoiler perché si sa, se si spoilera Shyamalan si perde tutto il gusto dei suoi film, ma avevo cercato comunque di farmi un’idea. Senza riuscirci. Perché una recensione dice che è un film horror spaventoso, un’altra dice che è una schifezza, una che è noioso ma il twist finale lo nobilita un po’… a chi dovevo credere?

The Visit

Facciamo un passo indietro.

Sciamalaian (così è più semplice) ha costruito tutta la sua carriera sul suo primo film importante: Il Sesto Senso. La cosa è più che comprensibile, visto che il film con Bruce Willis e col bimbo di merda che [SPOILER SU UN FILM CHE HA QUASI VENTI ANNI, DIO QUANTO SONO VECCHIO] vede la gente morta è stato:

1- un capolavoro
2- un incasso incredibile.

Quindi era anche naturale che Sciamalaian tentasse di ripetere sé stesso, anche sotto le spinte dei produttori. Solo che non è mica facile.

Tutto sommato gli era venuto anche abbastanza bene Unbreakable, che pur avendo come protagonista ancora Bruce Willis non era una copia del film precedente, poi, ogni film che passava, Scialamammamaialan ha cominciato a svaccare. Sempre di più. Fino al disastro più completo. E allora cosa gli rimaneva? Tornare ad essere indipendente, all’horror, a un piccolo film in found footage…

The Visit

The Visit

La versione femminile (ma ancora senza puppe) di Dawson Leery e il Rocco Hunt bambino biondo (ma con meno talento) sono i figli di una madre single. Il fallimento del suo matrimonio li ha complessati, lei è ossessionata dal cinema ma non riesce a guardarsi allo specchio, lui (che ha 13 anni ma ne dimostra 8) è ossessionato con LA FICA come tutti i tredicenni sani di mente, ma già il fatto che faccia rap freestyle insomma, tanto furbo non può essere, poi ogni tanto nei momenti di tensione si ferma, immobile, quando dovrebbe invece agire, e non riesce a sbloccarsi. Ah, ed è ossessionato dai germi. Insomma i due siNpatici bYmbi lasciano la mammina per una settimana col suo nuovo fidanzato, che l’ha invitata a una crociera per trombarla finalmente senza i marmocchi tra i piedi rilassante, e se ne vanno dai nonni. Che non hanno mai visto, perché la mamma se ne è andata di casa a 18 anni litigando con loro, e da quel momento non si sono più parlati. Così la piccola Dawson decide di filmare tutto e di farne un documentario interessantissimo.

The Visit è questo documentario.

Perché sarebbe un horror? Perché i due nonnini sono due VECCHI STRANI.

The Visit

In effetti se The Visit si fosse chiamato VECCHI STRANI (o VECCHI DI MERDA) sarebbe stato più comprensibile. Non voglio dirvi cosa succede di preciso perché tutto il divertimento sta lì, però tutto il film è un susseguirsi di:

– telecamera riprende uno dei due vecchi che si comporta in modo strano
– bimbo impaurito
– bimbo che il giorno dopo chiede spiegazioni
– la spiegazione è che loro sono vecchi e quindi sono strani
– telecamera riprende uno dei due vecchi che si comporta in modo strano

…e così via.

Che uno pensa vabbé, son ragazzini, cazzo ne sanno loro. A fare montaggio professionale o a mettere i video dei rap su youtube per conquistare le fiche sono capaci, a cercare su wikipedia “comportamento dei vecchi normali” no?

Il film continua così, tra una sorpresa, uno spavento e le cose che diventano sempre più bizzarre in maniera preoccupante. Ma vabbé, intervistiamo la nonna e chiediamole quale animale vorrebbe essere! Fino al – TA DAH! COLPO DI SCENA! – che era pure piuttosto telefonato secondo me, ma capisco che qualcuno possa essere sorpreso. Paura, terrore, arriva pure Shpalman a un certo punto.

Ok, ma vi sfugge qualcosa.

Sono vecchi.

Dategli una spinta e i loro femori andranno in frantumi.

Insomma, sto film è una cazzata. Si salva solo per un motivo.

The Visit

THE VISIT FA RIDERE DALL’INIZIO ALLA FINE!!!

Ora io non so se l’intento di Sciachimicaman fosse quello di far ridere. Sospetto che lui abbia preso quasi tutto il film sul serio e ci abbia inserito qualche vaccata così, per far parlare di sé, ma se The Visit è nato come una parodia fintamente seria dei found footage assume quasi un senso, una nobiltà che altrimenti sarebbe impossibile attribuirgli. Si dai, mi piace considerarlo uno Scary Movie meno smaccato, una strizzata d’occhio agli appassionati per dire “avete visto? Sono Sciamammammarian, sono uno di voi, dico le cazzate, mi fumo le canne, ma alla fine del film metto ancora il twist come firma dell’artista”.

Ecco secondo me Sciolinaman fuma roba buona. E visto che sono a favore della legalizzazione della cannabis vi dirò che mi sono divertito. Se The Visit va preso come una trashata megagalattica, voto si. Se lo prendete come un film serio, evitatelo come la peste. O almeno fumatevi anche voi qualcosa di buono prima.

Voto serio: :P:P:P:P:P
Voto trash: ****

4 thoughts on “The Visit: cosa si fuma Shyamalan”

  1. La divisione tra voto vero e voto Trash mi sembra il modo migliore per giudicarlo.
    Un film che ha 50% di cose buone e 50% di cose ad uso ridere 😉 Cheers!

  2. anch’io appartengo al club “delusi da Shyalaminchia”
    comunque questo mi è piacciucchiato; proprio perché non l’ho preso come un horror “vero”, ma come una parodia

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