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The Guest – l’ospite dopo tre giorni puzza

The Guest

Lo confesso! Ho iniziato a guardare The Guest convinto che fosse un altro film, il più recente The Gift. Dopo pochi minuti mi sono accorto che avevo sbagliato titolo, e… vabbé, ho continuato a guardarlo lo stesso, dopotutto anche il film di Adam Wingard era tra quelli che mi ero ripromesso di vedere quantoprima, visto che le recensioni lette in giro sono ottime, il suo You’re Next mi era piaciuto, c’è Maika Monroe che è sempre un bel vedere e… insomma, sono passati due anni dall’uscita, era l’ora, no?

The Guest

Adam Wingard è sicuramente un regista particolare. Attraverso l’amico Joe Swanberg è stato anche coinvolto nel movimento mumblecore, sempre derivato in salsa horror, ma il vero successo è arrivato proprio con You’re Next, una sorta di slasher home invasion girato nel 2011 ma distribuito solo nel 2013, e da molti considerato il miglior horror dell’anno. Come quello, anche The Guest è stato scritto da Simon Barrett, e al di la dell’appartenenza al cinema di genere i punti in comune tra i due film sono più numerosi di quanto può sembrare a prima vista.

Maika Monroe in The Guest

Maika Monroe in The Guest

Non so se sarete d’accordo con me, ma la visione dei due film di Wingard, in particolare dei loro inizi, ha provocato in me un particolare effetto straniante. Forse è proprio un retaggio del mumblecore, ma You’re Next iniziava come una commedia dark sociale, The Guest invece come un thriller televisivo anni 80. Entrambi hanno un inizio lento, quasi rilassato prima di abbandonarsi alle esplosioni di follia insite nel genere. Ma quando inizia a carburare, Wingard si diverte. Nel suo film precedente usava per scopi non esattamente previsti dal libretto delle istruzioni un frullatore, e anche qui non lesina certo in sangue e gore. Un punto debole di You’re Next era la recitazione non esattamente all’altezza, qui le cose vanno decisamente meglio, un po’ perché Maika Monroe in versione figlia zoccola è irresistibile, ma soprattutto perché Dan Stevens è una piacevolissima sorpresa e la cosa migliore del film. E’ un perfetto protagonista da film d’azione anni 80, ma sa anche recitare, in maniera davvero convincente! Il suo personaggio è quello che rimane alla fine della visione, in parte mi ha ricordato Michael Myers e non mi meraviglierebbe vederlo protagonista di qualche sequel…

The Guest

Non diretto da Wingard, probabilmente, visto che il regista sta per sfornare l’atteso The Woods e prossimamente dovrebbe dedicarsi al remake di Death Note!

Voto: *** 1/2

7 thoughts on “The Guest – l’ospite dopo tre giorni puzza”

  1. Wingard è uno forte, sperso non scazzi con “The Wood”, personalmente ho amato moltissimo questo film, che mescola un pò “Terminator e un pezzo di “Halloween” insieme, un vero “WTF” come dice la (guardabile) Maika 😉 cheers!

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