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Ghostbusters non è una porcata

Ghostbusters 2016

Si, avete letto bene, il nuovo Ghostbusters non è una porcata e non si merita tutte le accuse e le offese che ha ricevuto fin da prima dell’uscita. E’ una commedia innocua, dal buon ritmo, a tratti divertente e recitata bene.

Il problema è che si tratta di un film che manca completamente i propri obiettivi.

Ghostbusters 2016

Non voglio stare a far paragoni con l’originale perché primo sarebbero impietosi (l’originale è un capolavoro), e secondo non credo che i classici siano intoccabili. I remake si possono fare, sia che siano uguali all’originale sia che li si vogliano fare completamente diversi. Un remake può essere bello o orribile esattamente come una storia nuova, i vecchi fan brontoleranno sempre e saranno sempre scontenti, ma i remake non vengono fatti per loro ma per le nuove generazioni, che gli originali non li hanno potuti vedere a cinema e probabilmente li vedrebbero come datati, con effetti speciali antiquati e colonna sonora fuori moda. Non voglio fare paragoni ma nel corso della recensione vorrei sottolineare alcune differenze fondamentali, le differenze tra un bel film e un film sbagliato.

La storia di Ghostbusters la saprete, tre scienziate svitate si trovano disoccupate e decidono di mettere in piedi un’agenzia di acchiappafantasmi. Assumono un bonazzo come segretario e reclutano nel gruppo un’altra donna che li aveva portati a conoscenza di un caso. Ecco quindi il primo problema di Ghostbusters…

I PERSONAGGI

Erin Gilbert (Kristen Wiig) ha scritto in gioventù un libro sul paranormale, ma ora vorrebbe tenere nascosto questo lato del suo passato per costruirsi una solida carriera come professoressa di fisica alla Columbia. Quando il suo passato esce allo scoperto decide di chiedere alla co-autrice Abby di far ritirare il libro dal mercato, ma si fa trascinare in una caccia al fantasma che finisce su internet, e così viene licenziata. Non le resta altro da fare che aprire l’agenzia di acchiappafantasmi con la vecchia amica…

Ghostbusters 2016 Kristen Wiig

Abby Yates (Melissa McCarthy) era una compagna di classe di Erin e la sua migliore amica. Ha scritto con lei il libro sul paranormale, ma non se ne è mai vergognata e continua a portare avanti le sue ricerche, convinta di poter dimostrare che tutte le teorie su cui ha lavorato sono vere.

Gostbusters 2016 Melissa McCarthy

Jillian Holtzmann (Kate McKinnon) è un’ingegnere nucleare, una donna geniale con grandi capacità anche manuali visto che costruisce in prima persona tutti i marchingegni che servono al gruppo. E’ anche molto bizzarra, goffa, timida, esagerata nei suoi atteggiamenti.

Ghostbusters 2016 Jillian

Patty Tolan (Leslie Jones) è un’impiegata della metropolitana di New York che vede un fantasma in una galleria e porta il caso all’attenzione delle tre acchiappafantasmi. Dopo il primo tentativo di catturare il fantasma si propone come quarta componente ufficiale del gruppo, convinta che la sua conoscenza di New York sarebbe fondamentale per contrastare la sregolatezza delle altre tre. Parla da sola a voce molto alta…

Ghostbusters 2016 Leslie Jones

Kevin Beckman (Chris Hemsworth) viene assunto come segretario e receptionist dalle acchiappafantasmi anche perché è l’unico che si presenta per il lavoro. E’ bello ma completamente cretino. Erin si invaghisce di lui…

Ghostbusters 2016 Chris Hemsworth

Il cast funziona alla perfezione ed è praticamente perfetto. E allora volete sapere dove sta il problema? Il problema è che tutti i personaggi si comportano da veri idioti. Anche i geni del gruppo dimostrano la propria intelligenza usando paroloni buttati lì a caso e comprendendo rapidamente la situazione, ma i loro comportamenti sono incoerenti. Le tre idiote originali si fanno licenziare come delle cretine. Aprono un’attività senza avere la minima idea di come pubblicizzarla e senza neppure sapere esattamente cosa avrebbero dovuto fare. Non sono capaci neppure di fare dei volantini decenti! Dopo avere appena aperto e senza nessun cliente in vista decidono di assumere un segretario, perché evidentemente ne sentono il bisogno, e ne assumono uno che non serve assolutamente a niente se non come eye candy. E non solo: testano armi pericolosissime in maniera completamente casuale, e quando rischiano di distruggere mezza città fanno una risata. Uccidono un uomo in maniera altrettanto idiota e non ne pagano le conseguenze, anzi vanno avanti come se nulla fosse. Lasciano una scia di distruzione lungo tutto il loro cammino ma si muovono noncuranti.

Completamente idiote.

Secondo problema. Prima dell’uscita del film si era sparsa la voce che Ghostbusters fosse la rivincita femminista verso un mondo non a misura di donna. Nel film originale i protagonisti erano dei nerd, oggi i nerd sono quasi considerati degli eroi e allora spazio ai veri esclusi della società moderna: le donne! Evviva, giusto?

Ok non ci esaltiamo troppo...

Ok non ci esaltiamo troppo…

Nel film viene fatta qualche battuta femminista che strappa anche qualche sorriso, tipo quando dicono che online ci sono commenti che sostengono che fare gli acchiappafantasmi non sia un lavoro da donne. Frecciatina ben assestata, ma…

1- queste donne non sono escluse dalla società in quanto donne. Anzi, Erin avrebbe avuto quasi sicuramente una cattedra alla Columbia. Sono escluse dalla società in quanto completamente cretine.
2- la figura di Kevin serve solo a fare della satira sessista ribaltata, una strizzata d’occhio grossolana che nelle intenzioni del regista (uomo) Paul Feig sarebbe probabilmente una sorta di vendetta per come le donne vengono trattate nel resto dei film hollywoodiani, ma che pur facendo ridere a momenti sortisce l’effetto opposto.

Questo senza considerare per esempio il ruolo delle minoranze, tipo i cinesi che sono unti e puzzano di fritto e il ragazzo delle consegne che è sempre in ritardo e non ascolta le richieste. Questo sarebbe il film progressista e femminista? Ma per favore… nel Ghostbusters del 1984 i protagonisti erano uomini ed avevano una segretaria, ma Janine non era certo una fica senza cervello, anzi, era una donna cinica e con i piedi piantati fin troppo a terra. Il Ghostbusters del 1984 era più progressista di questo…

Ghostbusters 2016 07

L’altro problema poi è che è impossibile identificarsi con queste cretine (a meno di non essere cretini. Io lo sono, ma in maniera diversa). Chi potrà mai guardare a queste sceme come alle proprie eroine?

Arriviamo al problema numero 3…

L’AVVENTURA?

L’avventura manca.

Il primo Ghostbusters in particolare era un film sicuramente comico, ma con una componente avventurosa fortissima ed estremamente seria. Gli acchiappafantasmi erano in pericolo, la città era in pericolo, i fantasmi facevano paura.

Ghostbusters

Oggi, nonostante gli effetti speciali siano sicuramente mille volte più avanzati, i fantasmi sono di plastica e non fanno paura. Sono dei pupazzoni grossi ma innocui, mentre nell’originale il loro apparire innocui li rendeva ancor più minacciosi per contrasto. Le acchiappafantasmi sono in pericolo, ma fino all’ultima scena sembrano non prendersi mai sul serio, e anche nell’ultima scena manca completamente il senso di urgenza, di ultima possibilità che avrebbe dovuto essere obbligatorio in un momento del genere. Le scene di azione sono semplicemente fatte malissimo, prive di ogni credibilità, affrontate senza il minimo senso, con movimenti casuali, armi usate a random, flussi incrociati senza nessuna conseguenza. Eppure Spy, dello stesso regista, non era così male da questo punto di vista. Cosa è successo?

Ok, dalle mille e passa parole che ho scritto emerge un quadro a dir poco negativo. Eppure ho scritto che Ghostbusters non è una porcata, ma un film scorrevole, a tratti divertente, dal ritmo incalzante. Potrà piacere a qualcuno, soprattutto tra i più giovani. Il problema è che si tratta di un film sostanzialmente inutile, un bubblegum pop da masticare e sputare senza rimpianti. Non si salva neppure la musica, visto che i molteplici remake del tema originale sono a dir poco pessimi.

E allora a che serve?

Voto: *

4 thoughts on “Ghostbusters non è una porcata”

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