Che bello che bello, ci avviciniamo a settembre e questa rubrica torna a rifiorire con tanti bei film. Ma soprattutto con un film di SQUALI VERI, SERIO, CON UNA GRAN FIC al quale in Italia hanno dato un nome di merda? Ma perché, perché, PERCHE’ ACCIDENTI A VOI? Allora vi meritate Sharknado!
Vabbè iniziamo.
PARADISE BEACH – DENTRO L’INCUBO, di Jaume Collet-Serra. Con Blake Lively, Óscar Jaenada, Sedona Legge
Genere: squali
Siamo alla Warner Bros Italia, che distribuisce il film nelle nostre sale. Il megadirettore globale prende in mano il foglio con le prossime uscite e vede un film che lo incuriosisce, perché la protagonista è quella FICA ATOMICA di Blake Lively (che si merita il prossimo Venerdì Gnocca, è deciso). Così va a parlare con il genio responsabile dei titoli italiani.
– Uhm… The Shallows? Ma che film è questo?
– E’ un film con gli squali e Blake Lively che sta in costume.
– Bella la seconda parte, la prima non mi convince…
– Eh ma sai, gli squali sono tornati di moda. Hai visto il successo di Sharknado?
– Boh forse hai ragione. Per sicurezza comunque facciamolo uscire ad Agosto! Ma poi The Shallows che titolo è, che cazzo vuol dire?
– Ah boh, non lo so proprio.
– Senti con questo titolo nessuno capirà che si tratta di un film di squali. Andiamo da John Peter Sloan a chiedere cosa vuol dire The Shallows!
Il megadirettore si dirige nella inglesissima casa di John Peter Sloan, e gli sottopone il quesito.
– Senti Peter, abbiamo una cosa difficilissima da tradurre… THE SHALLOWS! Che cazzo vuol dire?
– Beh ma è molto facile. Acque poco profonde.
– Come “acque poco profonde”?
– Acque poco profonde. Yes.
– No no senti, non può proprio funzionare. Primo perché c’è già stato DEEP WATER, potevano fare NOT SO DEEP WATER se volevano farsi capire. Non possiamo tradurlo così, poi non si capisce che ci sono gli squali, non si capisce che c’è una strafica sempre in costume, non si capisce che deve far paura… che senso ha?
– Mister se mi permette avrei io grande idea per un film di squali!
– Dimmi signor Peter Sloan. A proposito ma il nome è John e il cognome Peter Sloan o il nome è John Peter e il cognome è Sloan.
– Questo non importante. Senti mia grande idea: SQUADILLAC E DINOSAURI.
– …
– …
– Sai cosa penso di questo titolo?
– Cosa?
– Che sia SQUALLIDO! AHAHAHAHAH!
– …
– …
– …
– Penso che tornerò dal genio responsabile dei titoli italiani.
[mezz’ora dopo]
– Allora, The Shallows vuol dire ACQUE POCO PROFONDE. Come lo traduciamo?
– Ma che ne so… Paradise Beach?
– Ma che cazzo c’entra scusa?
– Boh.
– Vabbé dai, ma aggiungiamo al titolo qualcosa che faccia capire che si tratta di un film DE PAURA!
– PARADISE BEACH – DENTRO L’INCUBO
– GENIO!!!
E niente.
Perché dovreste guardarlo: Blake Lively e un film di squali serio!!!
Perché non dovreste guardarlo: siete nazisti per i titoli originali e/o avete fatto indigestione di squali in vacanza in Salento (succede)
Il (pre)giudizio del Cumbrugliume: BELLO ABBESTIA! (e la bestia è uno squalo)
ESCOBAR, di Andrea Di Stefano. Con Benicio Del Toro, Josh Hutcherson, Brady Corbet
Genere: colombiano
Eh insomma la droga va di moda. Prima c’è stato Breaking Bad, poi la splendida serie Narcos, ora è Benicio del Toro con il suo bel visino pulito ad interpretare l’icona anche pop della Colombia degli anni 80, il re del narcotraffico Pablo Escobar!
Perché dovreste guardarlo: storia affascinante e attore perfettamente in parte
Perché non dovreste guardarlo: sarà meglio di Narcos, con così poco tempo per sviscerare una storia così complessa? E Andrea di Stefano (italianissimo) esordisce con un film così complesso?
Il (pre)giudizio del Cumbrugliume: da vedere!
IL CLAN, di Pablo Trapero. Con Guillermo Francella, Peter Lanzani, Lili Popovich
Genere: thrillerone
IL CLAN CELENTANLa vera storia della famiglia Puccio, accusata di tradimenti e omicidi nella Argentina degli anni 80.
Perché dovreste guardarlo: regia solida, attori preparati, un’altra storia interessante
Perché non dovreste guardarlo: se devo scegliere un film ambientato nel sud america degli anni 80… beh, scelgo Escobar!
Il (pre)giudizio del Cumbrugliume: un film medio, semmai da recuperare in seguito
IL DIRITTO DI UCCIDERE, di Gavin Hood. Con Helen Mirren, Aaron Paul, Alan Rickman
Genere: terrorismo etico
Fermare un attacco terroristico dovrebbe essere una priorità ovvia, ma se questo comporta un attacco letale ed ingenti danni collaterali, allora le cose si complicano… ultimo film di Alan Rickman.
Perché dovreste guardarlo: oltre agli ottimi interpreti c’è anche una splendida regia
Perché non dovreste guardarlo: dovrebbe essere anche un film di azione, ma mi puzza di roba cervellotica e noiosa..
Il (pre)giudizio del Cumbrugliume: meglio aspettare qualche recensione prima di decidere
ESCONO ANCHE:
TORNO DA MIA MADRE, di Eric Lavaine. Con Alexandra Lamy, Josiane Balasko, Mathilde Seigner
Genere: commedia francese
Ecco bravo, ciao. Vai.
MA LOUTE, di Bruno Dumont. Con Fabrice Luchini, Juliette Binoche, Valeria Bruni Tedeschi
Genere: grottesco
Si, tanto uscirà in tre sale d’essai. Se ne esistono ancora.
MIA MADRE FA L’ATTRICE, di Mario Balsamo.
Genere: documentario
DOCUMENTARIO ITALIANO INUTILE DELLA SETTIMANA!!! EVVIVA!!!
I titolisti italiani sono sempre i numeri uno 😉 Per altro horrorino super estivo che esce a pochi giorni di distanza dall’altro horror dai toni e le atmosfere tipicamente estive ovvero “The Witch” (Eh!!?).
Meglio dei titolisti solo la distribuzione di uno strambo Paese a forma di scarpa. Cheers!
The Shallows e Il clan saranno miei, ho già ansissima per il primo!!!
Evviva gli Squali 😀