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Saturday is Sharkday #2: Sharkenstein!

Sharkenstein

Come si fa a non adorare uno come Mark Polonia? IMDB lo accredita di 38 film come regista, un paio all’anno, quasi tutti evidenti rip-off di titoli più famosi. Nel 2016 ad esempio, prima di questo Sharkenstein, ha già diretto Bigfoo vs. Zombies, che sempre su IMDB vanta un impressionante voto di 2.2, mentre nel 2015 aveva dato il meglio di sé con ben quattro film: Death Reel, del quale non esistono locandina, trama, attori e quindi probabilmente neanche il film, il quasi altrettanto misterioso Channel 13, che vede accreditato nel cast solo il fratello John Polonia e nessun altro ma che in qualche modo ha avuto 5 recensioni, sufficienti a concedergli il miglior voto della sua carriera (5.4/10), Amityville Death House, che ha una bella locandina vintage e vanta (?) la presenza di Eric Roberts e soprattutto Jurassic Prey, il cui voto di 1.7/10 me lo fa apparire davvero succulento. Ma non parliamo d questo, oggi è sabato e il sabato è il giorno degli squali. Quindi…

SHARKENSTEIN

Sharkenstein

Siamo nell’inverno del 1942, le sorti della Germania nella seconda guerra mondiale sembrano voler cominciare a cambiare, ma c’è ancora un esperimento che potrebbe cambiare tutto… il terzo reich invia i propri uomini in un laboratorio segreto, dove sono nascosti il cuore ed il cervello di Frankenstein, e smantella tutto. Usare degli squali assemblati ed immortali come armi, forse, potrebbe essere la svolta decisiva…

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Settanta anni dopo, delle immagini di repertorio rubate chissà dove ci portano a Katzman Cove,  una idilliaca località di vacanza, presumibilmente in America. Ahimé però idilliaca solo in apparenza, visto che facciamo subito la conoscenza di Duke Lawson, della guardia costiera, che appare molto preoccupato per alcuni turisti scomparsi con la loro barca. Cosa sarà successo loro?

Sharkenstein

Quando Lawson si volta, notiamo che il posto di mare dove è ambientato il film non è ovviamente quello delle immagini di repertorio trasmesse fino a un minuto prima. Vabbé. Qui il mare è piuttosto cupo, e la costa verdissima, mentre prima c’erano spiagge enormi… Il mistero è fittissimo, e anche leggendo il titolo del film non riesco proprio ad immaginare comunque cosa ci possa essere di pericoloso in un posto così. Anche una ragazza che vediamo camminare tranquilla nella spiaggia ci porta a pensare al relax, alle ferie ormai trascorsa a… O CAZZO COSA STA SUCCEDENDO?

Sharkenstein

Ecco, il mostro di Sharkenstein è questo, un pupazzone appiccicato come capita davanti alle immagini riprese. E allora, avrete capito di che film si tratta.

UN FILM BELLISSIMO, NO?

I protagonisti del film, comunque, sono altri tre. Titus Himmelberger è Coop, un ragazzo ggiovane con il cappellino all’indietro.

Sharkenstein Titus Himmelberger

James Carolus è Skip, un ragazzo che per sembrare ancora più ggiovane tiene il cappellino DI TRE QUARTI. PErò, ovviamente, è vecchio.

Sharkenstein James Carolus

Sono giovane e alla moda

Poi c’è Madge, interpretata da Greta Volkova, una ragazza intellettuale che ama leggere, e quindi ha gli occhiali.

Sharkenstein

L’allegra combriccola vuole passare una bella vacanza, quindi decide di noleggiare una barca guidata da un uomo che per qualche motivo non parla. Intanto un pescatore porta a galla qualcosa di inquietante…. questa cosa qui.

Sharkenstein

Duke Lawson (che è uno che se ne intende) la vede e dice “sembrano morsi di vari squali messi insieme”. Il pescatore dice che la cosa non ha senso, ma Duke Lawson (che è uno che se ne intende) dice che “nulla ha più senso da queste parti”, e allora tutto ok. E ovviamente capisce che c’è un altro squalo più grande e in grado di cacciare anche grandi squali bianchi. Duke Lawson sa tutto, ragazzi. Ha intuito tutto dopo dieci minuti. Ora chiamerà la guardia costiera e i marines e…

Ma prima, andiamo a scoprire chi è l’artefice di tutto questo: un nostalgico del regime nazista che ha tenuto (in due recipienti aperti e neanche pieni) il cuore ed il cervello di Frankenstein (ok, del mostro) per tutto questo tempo, per creare lo squalo assassini definitivo e fare contenta la buonanima di Hitler.

Sharkenstein

Si capisce che è uno scienziato pazzo perché ha il camice sporco di sangue senza motivo

Lo scienziato guarda cosa fa lo squalo dal suo monitor, non si capisce dove sia posizionata la telecamera che lo inquadra ma insomma, lui è un uomo di scienza, avrà trovato il sistema. Guardate che potente computer ha a disposizione.

Sharkenstein

E insomma, non voglio svelarvi tutta la trama. Sappiate che il gruppo di amici si troverà in difficoltà e finirà per trovare il nascondiglio segreto dello scienziato pazzo. Ci arriveranno a nuoto, ma trenta secondi dopo saranno di nuovo asciutti e con i vestiti che si erano tolti. Lo squalo attaccherà ancora, ribellandosi anche al proprio creatore, sarà impossibile da controllare e nel momento decisivo salirà sul molo e verrà colpito da un fulmine.

Quindi morirà elettrificato, e fine.

…NO, SCIOCCHI! Il fulmine è ciò che ha riportato in vita Frankenstein, non ve lo ricordate? Quindi su Sharkenstein avrà un effetto benefico, potenziando la sua parta umana e tramutandolo in un clone gommoso degli street sharks!

Sharkenstein

Farà inoltre la sua apparizione una folla inferocita, perché una folla inferocita può sempre risolvere le cose. Ci saranno morti traumatiche, sacrifici dolorosi, ci sarà tanta dinamite perché anche la dinamite si trova un po’ dappertutto. Ovviamente Duke Lawson saprà sempre cosa fare e conquisterà il cuore di Madge. E altrettanto ovviamente lo squalo sarà distrutto da una esplosione che provocherà fiamme ma lascerà intatto l’edificio sotto di lei. Sono le famose bombe intelligenti.

Sharkenstein è uno di quei film talmente scemi che quasi fanno il giro e diventano belli. E’ un film di squali fatto con un’ignoranza che ha quasi del sublime e attori raccattati qua e la. Non è un film, è spazzatura. Ma per alcuni la spazzatura può anche sembrare divertente… e confesso che mi sono fatto grasse risate. Caro Mark Polonia, sappi che ti amo. Il voto può essere mille linguacce o cinque stelle, è uguale. Non conta. Quello che conta è l’ultima immagine del film cioè questa.

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SHARKENSTEIN VIVE!

 

6 thoughts on “Saturday is Sharkday #2: Sharkenstein!”

  1. Avevo messo gli occhi addosso a questo film, solo sulla base del titolo e della locandina, che in un film così, di solito è l’unica cosa bella 😉 Dovrò vederlo per forza! Cheers

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