fbpx
logo

Saturday is Sharkday #8: Shark Night – Il Lago del Terrore

Shark Night 3D poster

È ufficiale: mi sono desensibilizzato. Dopo aver visto squali volanti, squali zombie, squali sulla sabbia, squali giurassici e chissà quante altre cose, non mi stupisco più di nulla. Il risultato è che un film come Shark Night – Il Lago del Terrore, mi sembra perfettamente normale. E normale fa rima con banale.

Shark Night 3D poster

In fondo cosa c’è di strano? Ad ognuno di noi è capitato di organizzare una gita alla villa al lago di un amico con la speranza di passare qualche giorno rilassante tra sesso, birra, sci nautico e amichevoli interazioni coi vicini bifolchi, solo per vedere i propri piani rovinati da una caterva di squali di mille razze diverse che chissà come sono andate a finire nel lago, che però è salato e allora non è poi così strano, dai, ci saranno arrivati in seguito a uragani o inondazioni. È piuttosto normale anche che all’unico vostro amico di colore, che casualmente è anche una stella del football in procinto di andare a guadagnare miliardi nella NFL, venga strappato un braccio da uno squalo toro, ma che lui non muoia, anzi, che neanche un giorno dopo sia pronto a scendere nell’acqua per vendicarsi di chi gli ha strappato la speranza di una lucrativa carriera. È normalissimo che uno a cui è stato strappato un braccio un giorno prima finisca per uccidere uno squalo armato di una lancia, no? È normale che il telefono non prenda, e che l’unico modo per contattare soccorsi sia andare via in barca, perché non esistono vie di terra nel raggio di chilometri. È normalissimo che questi benedetti ragazzi proprio non vogliano capire che se l’acqua è infestata di squali forse sarebbe meglio starci lontano ed evitare moto d’acqua e diavolerie infernali del genere. La cosa poi più normale di tutte è che il film sia strapieno di belle gnocche in bikini che sono anche dispostissime a mettersi in topless davanti alla telecamera, ma solo di spalle, perché non vogliamo mica che degli spettatori vedano delle tette, giusto? Potrebbero vietare il film ai minori!

Shark Night 3D Il lago del terrore

Presto, scappa dallo squalo mentre mi inquadrano il culo!

E allora, visto che il film è così normale, forse dovrei recensirlo come un film normale, e non come uno del sabato squali.

Shark Night – Il Lago del Terrore è uscito nei cinema nel 2011 (negli USA, da noi è apparso direttamente su Sky Cinema) in piena sbornia da 3d, quando si pensava che un film in misere due dimensioni non potesse interessare più a nessuno. In effetti in originale si chiamava Shark Night 3D, da non confondere con lo Shark 3D che è uscito da noi l’anno successivo, che in originale si chiamava Bait. Ma non facciamo troppo casino.

Shark Night 3D

Intanto, per distrarvi, eccovi un culo

Il marketing del film sembrava infallibile. Abbiamo il 3D, come lo sfruttiamo al meglio? Cosa vuol vedere la gente, in 3D? Ok Avatar, e poi? Esatto, tette & culi e se avanza tempo anche qualche attacco di squali. La produzione furbamente ha basato gran parte della pubblicità e dei trailer sulle curve delle protagoniste, la bionda Sara Paxton (che viene dalla Disney e ha una gran confidenza con l’acqua, visto che ha interpretato una sirena in Aquamarine) e le brunette Katharine McPhee (ex American Idol che ha anche registrato un duetto con Andrea Bocelli) e Alyssa Diaz (che ha recitato a lungo nella soap opera Così Gira il Mondo ed è apparsa recentemente in Ray Donovan)… I loro sederotti in bikini sono sicuramente un bel vedere e in fondo la loro recitazione non è così pessima, ma visto che parliamo di un film di squali evidentemente rivolto a un pubblico di teenager… dove sono le tette?

Shark Night 3D

Eccole… ops, no, solo di spalle!

Il cast maschile è composto da bei ragazzotti con gli addominali come Dustin Milligan (90210), Chris Carmack (The O.C.), Chris Zylka (10 Cose che Odio di Te, The Secret Circle) e Sinqua Walls (Teen Wolf). Grande talento qui non ce n’è, e la cosa è piuttosto evidente anche se Shark Night non richiede certo le doti interpretative del Riccardo III.

Shark Night

Gli attori maschi sono stati scelti per la loro abilità nel wrestling subacqueo

La regia è di David R. Ellis, e dispiace un po’ che sia il suo ultimo lavoro prima della morte improvvisa a soli 60 anni. Ellis è stato per molti anni quello che potremmo definire un onesto artigiano del cinema, ha iniziato come attore e quasi subito a trovato successo come stuntman e stunt coordinator, anche per film importanti come Scarface, Arma Letale, Giorni di Tuono o… la serie tv di Baywatch. A fine anni 80 ha cominciato a farsi notare anche come assistente alla regia o come regista di seconde unità, fino all’esordio vero e proprio dietro la macchina da presa con il film per ragazzi Quattro Zampe a San Francisco, il cui protagonista canino aveva la voce di Michael J. Fox. Il vero successo arrivò al suo secondo film sette anni dopo: Final Destination 2, nel 2003, incassò oltre 90 milioni di dollari a fronte di un budget di 26. Un film sciocchino e divertente, come sciocchini e divertenti sono stati i suoi lavori successivi, di discreto successo, come Cellular, Asylum e soprattutto Snakes on a Plane, che diventò un caso soprattutto su internet e dette il via a una serie di terrificanti imitazioni. Nel 2009 Ellis fece il botto con The Final Destination, quarto capitolo della saga che portò a casa ben 180 milioni di dollari nonostante recensioni non certo esaltanti. Per Shark Night ci si attendevano cifre simili, ma fu ben presto chiaro che le presenze ai botteghini non sarebbero state certo paragonabili. Il film si portò a casa comunque 40 milioni a fronte di un budget di 28, quindi missione compiuta anche stavolta, però…

Shark Night

Però cosa? SQUALI CHE SALTANO!!!

Però insomma, un anno prima era uscito Piranha 3D, il film che presumibilmente ha ispirato la realizzazione di Shark Night, e QUELLO SI che era sopra le righe, pieno di sangue, nudità gratuite, pescioni che spuntavano fuori dallo schermo. Una cazzata, ma una cazzata divertentissima e piena di tette. La rivista Empire lo definì “tutto quello che Snakes on a Plane prometteva di essere e invece non è stato”, e Ellis probabilmente se ne è avuta male, avrà cominciato a battersi il petto gridando “AH SI? VE LA FARÒ VEDERE IO!”. Finendo, ahimé, per fallire.

Shark Night

Chiudiamo la recensione del film con dei bikini? Ma si, dai!

Si può apprezzare il tentativo di inserire tante razze di squali diverse, ognuna con le proprie caratteristiche, dagli squaletti in miniatura a quelli più grandi – e che salti! -, si possono apprezzare i bikini delle attrici e il tentativo di non buttarla troppo in vacca, si possono alla fine apprezzare anche gli effetti speciali. Torniamo al discorso iniziale della desensibilizzazione, dopo aver visto cose tipo Zombie Shark anche gli effetti speciali sul filmino della comunione di mio cugino sembrano magie della computer graphic, quindi non fate troppo conto su questo giudizio. Ma insomma, benino, dai. Il problema è che Shark Night provoca troppi sbadigli, non scandalizza, non spaventa, non ci fa vedere neanche un capezzolo.

A che serve, Shark Night?

Voto: mezzosqualo

P.S. Dopo i titoli di coda c’è un video rap con gli attori che cantano, e per quanto triste quella è probabilmente la cosa più divertente del film.

Gli altri titoli del Sabato Squali:

#1: Paradise Beach e In The Deep

#2: Sharkenstein

#3: Ghost Shark

#4: Atomic Shark

#5: Planet of the Sharks

#6: Ice Sharks

#7: Dam Sharks!

6 thoughts on “Saturday is Sharkday #8: Shark Night – Il Lago del Terrore”

  1. Quindi come film ben poca cosa, anche a livello di divertimento. Al massimo potrebbe essere un decente “Bikini contest” 😉 Cheers

  2. Non perdetevi il prossimo episodio: SHARKMETAL (squali metallari rompono i timpani a tutti)
    e sono immortali: “heavy metal never gonna die”

  3. Anch’io l’ho trovato deludente quando l’ho “zinefilato”: una cosa sono gli squali assurdi che ti fanno morir dal ridere, un’altra un film così inutile che se la tira da “serio”. Allora è meglio ma mascella assassina di Casper Van Dien in “Shark Attack” 😀

  4. Questo l’ho visto sicuramente e non è male, soprattutto per le donzelle vale la pena 😀
    A proposito se passi da me c’è uno squalo a tre teste che ti aspetta! 😉

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.