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A love song, my darling, a Moonlight serenade…

Moonlight

Che dite, cominciamo con la sigla?

Otto candidature agli Oscar. OTTO. Mica una. Miglior film, miglior regista, migliori attore ed attrice non protagonista, colonna sonora, sceneggiatura non originale, montaggio, fotografia. Eppure fin dai primi trailer di questo Moonlight ho sentito puzza di un film un po’ snob e un po’ furbetto, fatto apposta per piacere agli Oscar. Sarà anche per via di quella locandina così perfetta, tutta nei toni del blu e del viola?

Moonlight

Una locandina che tralaltro consente subito di capire cosa ci propone il film: la storia della crescita di un ragazzo narrata nei canonici tre atti. Chiron da bambino, da adolescente, da adulto.

Chiron è un bambino afroamericano che cresce in un ambiente difficile: sua madre è una drogata e il padre non c’è, e lui stesso si esclude dalla compagnia dei suoi coetanei che lo chiamano “piccolo”. L’unico modo di trovare il conforto di un sostituto della famiglia è la compagnia di Juan (Mahershala Ali, sempre bravissimo) e Teresa (Janelle Monáe… splendida pure lei). Lui gestisce un giro di spaccio di droga, lei è la sua donna, ma sono gli unici a trattare Chiron con rispetto e a donargli un porto sicuro dove attraccare in momenti di difficoltà.

Moonlight

Chiron da adolescente scopre dolorosamente la sua sessualità diversa da quella degli altri. Tutti lo prendono in giro per la sua presunta omosessualità, gli scherzi e gli insulti si fanno sempre più pesanti e solo l’amico Kevin gli resta vicino. Teresa continua ad essere un punto di riferimento insostituibile, nonostante Juan sia morto qualche tempo prima. Con Kevin Chiron prova il primo impacciato approccio con il sesso, ma alla fine i pregiudizi sembrano dover prevalere. La legge della strada non perdona.

Moonlight

Chiron adulto è un uomo forte, che nella strada ha preso il posto di Juan. Gli insulti e le discriminazioni sembrano essere un ricordo lontano, ma dentro di lui è ancora presente il ragazzo di qualche anno prima, e basta una telefonata inaspettata di Kevin per risvegliare qualcosa…

Moonlight

La prima cosa che salta all’occhio in Moonlight è la bellezza delle immagini. Provate a scegliere a caso qualche fotogramma, è molto probabile che venga fuori un piccolo quadro. La messa in scena è studiata alla perfezione, come l’uso dei colori, delle simmetrie, delle luci. Il tutto però risulta allo stesso tempo molto naturale, tutto il lavoro che c’è dietro arriva in un secondo momento, ma non è mai soverchiante nei confronti della storia e dell’ottimo lavoro degli attori. Il regista Barry Jenkins è quasi uno sconosciuto, ha diretto un film nel 2008 e poi pochissimo altro, e prima di Moonlight ha fatto anche il carpentiere. Eppure ha un grande talento visivo e non solo, e sentiremo molto probabilmente parlare ancora di lui in futuro. Moonlight parla di temi importanti con toni estremamente seri, ma non è una palla enorme come sospettavo, anzi pur senza avere un ritmo sostenuto si guarda con piacere, ed è riuscito a mantenere alta la mia attenzione per tutta la sua durata. È un film difficile ma delicatissimo, decisamente riuscito e molto promettente.

Detto questo… otto candidature agli Oscar? Decisamente no. Anche solo in questi primi quattro mesi del 2017 ho già visto numerosi film migliori di questo. Che resta un gran bel film meritevole di essere visto, ma insomma… viene da chiedersi il perché di tanto hype. Saranno le polemiche degli ultimi anni per Oscar troppo bianchi ad avere influito?

Voto: ***

Per altri pareri su Moonlight eccovi una breve carrellata di altre recensioni (segnalatemene pure altre se mi sono sfuggite!):

Cobra Verde
Il Bollalmanacco di Cinema
Non c’è Paragone
Pensieri Cannibali
White Russian

2 thoughts on “A love song, my darling, a Moonlight serenade…”

  1. Film prepotentemente sopravvalutato, che cerca di supplire alle carenze della scrittura (la cui natura teatrale a volte è insostenibile) con l’accumulo dei drammi.

    Tra l’altro, per una volta, oltre al fastidio, ho provato noia nel guardarlo. Cosa mai accaduta!!!!111!!!1

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