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Saturday is Sharkday #21: 2-Headed Shark Attack

Ci sono film che nascono da sogni fatti da bambini. Ci sono film che nascono da incubi. Dal lavoro di una vita, da intuizioni di un momento, da collaborazioni importanti o da svolte inaspettate.

Eppoi ci sono film come 2-Headed Shark Attack, che nasce dalla risposta alla domanda “come facciamo a fare il modo che il nostro film appaia sempre al primo posto nelle ricerche su Netflix?”. La Asylum ci ha costruito molte delle sue fortune, soprattutto in quel periodo, con film come 11/11/11, 3 Musketeers, la saga di 2012 e così via. Qui ci mette anche gli squali, in una sorta di prova generale di Sharknado, cosa vogliamo di più per una nuova edizione di Saturday is Sharkday?

2-Headed Shark Attack poster

Nel 2012 si sapeva già che gli squali tiravano tantissimo. Non eravamo ancora arrivati al massimo livello, ma ci si avvicinava moltissimo. Erano già usciti almeno un paio di Mega Shark, tanto per fare un esempio, di cui uno diretto da un regista che con le creaturacce e la Asylum aveva già avuto a che fare: Christopher Ray. Nel 2012 l’eroico regista aveva già diretto capolavori del calibro di Reptisaurus, Megaconda e quell’Almighty Thor rip-off pezzente del superdio nordico Marvel con Kevin Nash e un protagonista con la faccia da supertonto che purtroppo non ho mai trovato il coraggio di guardare. Insomma, mancava solo una bella idea, e sappiamo bene come nascono le idee alla Asylum.

Come, non lo sapete? Beh, grazie ad uno scoop ho una fotografia scattata di nascosto dentro la sede della Asylum che vi spiegherà tutto.

Asylum

Ecco, durante le riunioni dello staff creativo a un nano ubriaco e bendato vengono date delle freccette, e lui deve tirarle contro questi bersagli. Il risultato deciderà la trama del prossimo film. Una regola che non tutti conoscono è che se il nano non colpisce i bersagli ma una delle 69 spogliarelliste presenti alla riunione, sarà lei a decidere senza alcun vincolo la trama, e sarà anche assunta come protagonista.

“PERCHÈ LA FRECCETTA NON HA COLPITO ME???”

Nel caso di 2-Headed Shark Attack il nano ha colpito ovviamente “squali” nel primo bersaglio, ed ha avuto la fortuna di prendere “tira due volte” nel secondo, cosa che ha consentito di inserire sia “Più teste” che “tette”, E noi ne siamo veramente contenti.

Smentisco invece la voce che gira che le frecce abbiano colpito Carmen Electra e Brooke Hogan, entrambe scelte come protagoniste esclusivamente per il loro talento nella recitazione.

Carmen Electra 2-Headed Shark Attack

The talented Mrs Electra

Di cosa parla 2-Headed Shark Attack? Ma veramente volete saperlo? Siete sicuri di non voler tirare ad indovinare? Vabbé, io ve lo dico, ma non rimaniate delusi. Parla di uno squalo a due teste che attacca le persone. Incredibile, non è vero? La procace Carmen Electra qui è la moglie del capitano Babish, che ha portato la sua classe di studenti in giro per i sette mari per insegnare loro biologia marina, o tecniche di navigazione, o non ho capito bene cosa. In ogni modo gli studenti sono più impegnati a dire cazzare e a prendere il sole in bikini che a tentare di imparare qualcosa. Oh, a proposito, l’ho già detto che l’80% degli studenti sono gnocche in bikini, vero? Lo immaginavate lo stesso? Bene così, state cominciando a capire.

“Che ne pensi Bob, lo mangiamo?” “Massì Bill, mettiamo qualcosa sotto i denti.” “Vorrai dire qualcuno! Ahahahahah!”

La nave Sea King si imbatte presto nel cadavere di uno squalo ucciso dallo squalo a due teste del titolo, che arriva, danneggia la barca e costringe il gruppo a ritirarsi presso un atollo lì vicino. Ovviamente (la parola “ovviamente” è ovviamente la più usata nelle recensioni del Sabato Squali) gli studenti cominceranno a fare i cazzi loro, isolandosi e consentendo alla bestiaccia di mangiarli uno a uno. Scusate, mi correggo: a due a due.

2-Headed Shark Attack ci regala il consueto repertorio di pessima recitazione, dialoghi osceni, comportamenti idioti dei protagonisti, effetti speciali fatti da mia nonna con il commodore 64 e roba del genere. Ci sono anche scene bellissime dove si vede in maniera evidente che il bestio utilizzato è di gomma ed ha I DENTI DI GOMMA, e tutto ciò è bellissimo.

Due scene da salvare nel film: quella in cui nascondendosi in mezzo metro d’acqua il bisqualo impedisce un imminente threesome con tette e baci lesbici, e quella in cui lo squalo prende l’isola a testate distruggendola.

2-Headed Shark Attack

“Scusate, si può rimandare l’arrivo dello squalo di qualche minuto?”

Sì lo so, vi ho spoilerato tutto il film, ma tanto non avevate intenzione di guardarlo davvero, giusto? Se proprio siete curiosi, su Youtube si trova 2-Headed Shark Attack riassunto in due minuti, ed assolutamente questa è la modalità di fruizione ideale per un film del genere. Credetemi. Anche se alla fine si ride comunque.

Ah, nel seguito le teste sono diventate tre. Ovviamente.

Non sono riuscito a convincervi? Leggete queste altre recensioni!

Going to The Asylum
Non C’è Paragone
Il Zinefilo

4 thoughts on “Saturday is Sharkday #21: 2-Headed Shark Attack”

  1. Il dettaglio sul dentone di gomma è una chicca, riassume tutta l’operazione, altro gran pezzo, sono sempre belli questo sabati squaleschi 😉 Cheers

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