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Anche i Netflix sbagliano: Iron Fist

Iron Fist

Lo dico o non lo dico? Lo dico o non lo dico? Ok, lo dico. Tanto lo hanno già detto tutti. Iron Fist è una delusione. Per me la prima vera delusione del Marvel Universe televisivo netflixiano.

Iron Fist

Lo so, a tanti (tipo LoSpo!) non era già piaciuta Jessica Jones, ma a mio parere se facciamo eccezione per qualche puntata davvero troppo lenta rimane una serie notevole. M0lti altri hanno trovato lenta anche Luke Cage, che secondo me soffre solamente per una serie di avversari non all’altezza e per un inizio un po’ fuorviante. C’è anche chi ha criticato aspramente la seconda serie di Daredevil, che certo non è splendida come la prima e ingrana solo quando arriva il Punitore, ma averne…

Ecco, Iron Fist è la prima delusione vera. Forse perché mi aspettavo qualcosa di molto diverso…

Iron Fist

Mi aspettavo QUESTO!

Quando si è cominciato a parlare di Iron Fist la mia prima reazione è stata “Iron Fist chi?”. Poi sono andato a informarmi su Internet e mi sono reso conto di aver letto in passato qualche storia di Pugno d’Acciaio, in Italia fino a poco tempo fa si chiamava così. Un personaggio minore della Marvel, citato soprattutto come nemico giurato della Mano e nato durante l’innamoramento degli Stati Uniti per Bruce Lee negli anni 70. Onestamente non lo ricordavo come membro dei Difensori, ma visto che il supergruppo ha avuto nella sua storia un numero di esponenti più elevato di quello degli amanti di Brooke in Beautiful era comprensibile che me ne fosse sfuggito qualcuno. Anche se la mascherina gialla avrebbe dovuto rimanermi impressa.

La seconda reazione invece è stata “che bello, una serie di arti marziali su Netflix!” Ecco, mi aspettavo proprio questo: botte, calci volanti, scene d’azione spettacolari. Daredevil mi aveva abituato bene: i tanti colpi dati e presi dal diavolo di Hell’s Kitchen si sentivano eccome, così come si vedevano nei giorni successivi i lividi sul suo corpo. Il dolore del protagonista era palpabile, gli scontri erano girati benissimo e trasudavano sangue, sacrificio, intensità.

Daredevil

Ne ho prese tante eh… ma devi vedere come è conciata la sua mano!

Il problema di Iron Fist è… che il protagonista non sa picchiare, e il regista non lo aiuta a mascherarlo. Non speravo certo in una roba tipo The Raid e non me ne frega nulla delle solite polemiche sul whitewashing che hanno criticato la scelta di un attore non asiatico, ma… non c’era un americano che  sapeva tirare veramente due calci? Finn Jones (già Loras Tyrrel nel Trono di Spade) ha anche un faccino simpatico (riccioli biondi a parte), ma proprio nel ruolo del leggendario Iron Fist stona un po’. Inoltre sembra che questa serie sul kung-fu… sia stata scritta da uno a cui non frega nulla del kung fu.

Iron Fist

Che palle il kung fu, meglio fare l’hipster scalzo a Central Park!

Iron Fist è una serie pigra. È pigra perché sceglie quasi sempre le soluzioni più semplici. È pigra perché trascura i dettagli (si poteva fare peggio la scena in cui il protagonista salta sopra il taxi che gli stava venendo incontro?), se ne dimentica altri e si ricorda di altri ancora troppo tardi. È pigra perché in qualche modo spreca la figura della coprotagonista Colleen Wing (Jessica Henwick, già Nymeria Sand nel Trono di Spade… ehi, hanno saccheggiato tutti gli attori minori!), che appare la più brava nel muoversi ed è anche discretamente gnocca. È pigra perché introduce alcune svolte nella trama nel modo più asettico possibile. È pigra perché cita altri nomi, luoghi e citazioni del Marvel Cinematic Universe svogliatamente, e soprattutto con il personaggio di Claire Temple fa un lavoro di collegamento davvero banale (e a momenti stupidino). È pigra, soprattutto, perché mostra in alcuni momenti delle potenzialità notevoli, ma le spreca malamente pochi secondi dopo.

Iron Fist

Qui tocca fare tutto a me… girl power!

È una serie confusa nelle motivazioni di alcuni dei protagonisti e nelle loro decisioni di perdonarsi e considerarsi nuovamente amici nello spazio di mezza puntata, è povera nella presentazione dell’ambientazione della mitica K’un-Lun (budget troppo povero?), è noiosetta in qualche puntata durante la quale ho fatto fatica a non addormentarmi.

È una serie di botte date male. Ed è un peccato perché al di là di questo non era una brutta serie, la Mano è un nemico pericoloso e affascinante e avrà un ruolo importante nel futuro, e persino Finn Jones potrà avere un impatto diverso nei Difensori. In fondo lui l’impegno ce lo mette, e si vede. Alla fine, la sensazione prevalente è quella di una grande occasione perduta. Peccato. Per la prossima serie di botte che ne dite di Gareth Evans?

Voto: * 1/2

P.S. Per la gioia di Lucius Etruscus ci sono anche un paio di scene di ascensori di menare. Tristissime anche quelle.

9 thoughts on “Anche i Netflix sbagliano: Iron Fist”

  1. Sono al quinto episodio e mi sta prendendo abbastanza, non ci ho visto il mezzo disastro che ci hai visto tu. Sicuramente la trovo superiore a Luke Cage…

  2. Arrivo tardi, ma concordo “alla cieca”: gli americani amano le arti marziali a chiacchiere, perché tanto è vietatissimo mostrare qualcosa di violento e soprattutto gli attori sono incapacitati a muoversi in qualsiasi modo. Usano stuntman pure per rispondere al telefono, soprattutto quelli che dicono di non usare stuntman 😀
    Per questo una serie televisiva sulle arti marziali è quanto di più difficile esista: non dubitavo che sarebbe stata una prova fallita per la Marvel, che non le usa neanche a fumetti. Ricordo l’imbarazzo con Shan-Chi, maestro di Kung Fu, cheNON usa MAI il kung fu se non per una o due vignette su cento pagine…

  3. P.S.
    Non è che saresti così gentile da segnalarmi l’episodio con il “fight in an elevator”? Vorrei metterlo in scaletta ma non ho alcuna intenzione di vedere la serie 😛

  4. Senza ombra di dubbio la serie più debole del poker calato da Netflix, Jessica Henwick pensavo fosse l’anello debole, invece è una delle cose più riuscite della serie, la sua Colleen Wing risulta migliore della Misty Knight di “Luke Cage”.

    Il problema grosso sta alla fonte, Daredevil nel fumetto picchia, ma con una non specificata tecnica, ed è anche uno dei pochi se sanguina perché di base, non ha super poteri (esclusa la non-vista radar), ma escluso lui, le botte nei fumetti Marvel sono generici combattimenti “Buoni vs Cattivi”, se lo guardo come adattamento televisivo di un personaggio che richiede una sospensione dell’incredulità medio alta, mi è sembrato riuscito.

    Come serie sulle arti marziali proprio no, migliora (di poco) nel corso degli episodi ma dal punto di vista “Botte” era lecito aspettarsi molto di più, non si sono impegnati più di tanto con Iron Fist e si vede. Cheers!

  5. Come ho scritto anche da Cassidy, se ci facciamo caso, anche i primi due\tre episodi di “Daredevil” erano abbastanza lenti come tempi, quindi credo che questo sia una sorta di marchio di fabbrica della serie marvelliane della Netflix. In quanto a questa serie in particolare credo che la scelta peggiore sia stata quella di prendere attori che non conoscessero quasi niente delle arti marziali in una serie dedicata ad un personaggio decisamente “action” come l'”Iron Fist” dei comics.

  6. Qualche giorno (o settimana?) fa proprio qui da te commentavo il primo episodio, dicendo che non mi era sembrato così malaccio. E invece a serie finita non posso che concordare con te. Un’occasione sprecata, sprecatissima. A livello di scrittura innanzitutto, ma anche a livello di realizzazione, come fai notare. Peccato peccato.

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