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Very Pop Blog – I miei anni ’80!

Macho Man Ultimate Warrior

Aaaahhhh, gli anni ’80! Decennio mitico, che ha influenzato le vite di tutti noi. A giudicare dai vari recenti Stranger Things, I Guardiani della Galassia, Turbo Kid e via dicendo pare che abbia segnato in maniera indelebile anche chi è nato dopo gli anni 90, ma non è questo che importa! Quello che importa è che Cassidy e Pietro mi abbiano entrambi taggato nel delizioso giochetto inventato dal prolifico Miki Moz, e allora… regole please!

In cosa consiste il tag?
1- Elencare tutto ciò che per noi sono stati gli anni ’80, in base ai vari macroargomenti forniti (nota: parlare del vissuto dell’epoca, non di ciò che il decennio rappresenta per noi oggi! Chi non era ancora nato può parlare invece per esperienze indirette);
2- Avvisare Moz dell’eventuale post realizzato, contattandolo in privato o lasciando un commento sul post originario!
3- taggare altri cinque bloggers, avvisandoli.

E allora vai con gli anni ’80!

I miei anni '80

MUSICA:

Poca, ahimé. In casa dei miei genitori non si ascoltava molta musica, fatte salve le sporadiche cassette di Celentano o Gaber. E allora l’ovvio rifugio del men che decenne mini-Cumbrugliume erano le sigle dei cartoni animati (Cavalieri del Re > Cristina d’Avena), anche se il mio ricordo musicale più definito sono le serate del Festival di Sanremo passate ad aiutare la mia mamma a registrare ogni canzone dalla radio, cercando di stoppare nel momento migliore per non perdere neppure una nota ma evitare di prendere le voci dei presentatori. EBBENE SÌ, REGISTRAVO COSE TIPO QUESTA!

CINEMA:

Soprattutto le proiezioni estive nel cinema all’aperto, anche se il primo film che ricordo di aver visto al cinema è stato CHI HA INCASTRATO ROGER RABBIT!

Chi ha incastrato Roger Rabbit

Ma certo che si tratta di un film adatto ai bambini, sciocchino!

FILM:

L’appuntamento immancabile era quello con i film Disney che – mi pare! – andavano in onda il venerdì su Rai Due. Quindi Quattro Bassotti per un Danese, Pomi d’Ottone e Manici di Scopa, Mary Poppins, FBI Operazione Gatto e lui, il mio mito: il maggiolino HERBIE!

Herbie

Trovatela voi un’altra auto capace di arrivare prima e terza nella stessa gara!

Poi ovviamente c’erano i western (anzi: i film COI BOI) che guardava mia nonna, i Goonies, Giochi Stellari… ma di questi film se ne parla altrove 😉

COMICS:

Letteralmente QUALSIASI COSA MI PASSASSE TRA LE MANI. Sì, Lando e Corne Vissute comprese. Ero piccolo, ma dovevo capire come funzionava, capitemi! Comunque Disney, Braccio di Ferro, Sturmtruppen, Tiramolla, qualche supereroe e ovviamente anche lui: GEPPO!

Geppo

GIOCHI:

L’elenco potrebbe farsi infinito. Il fortino e il galeone delle Playmobil. L’aereo delle Lego, perché ero per la par condicio. Le biglie, sia quelle di vetro che quelle di plastica con i ciclisti da usare in spiaggia. Il pallone, ovviamente Poi c’è una cosa di cui vi voglio parlare più sotto e… il Subbuteo! Giocato con i doppioni delle figurine Panini ma anche usando delle squadre di calcio molto particolari, formate dividendo per colore GLI EXOGINI e schierandoli sul panno verde!

Exogini

VIDEOGAMES:

Ho iniziato molto presto. L’Atari 2600 quando ero davvero piccolissimo, e poi il mitico Commodore 64! I ricordi più forti sono con Street Fighter 2 sul coin op, ma era già il 1991 almeno, quindi… Barbarians, violentissimo, trovato in una delle mille cassette pirata che compravo in edicola con il falsissimo nome di DUELLO BARBARO!

Chi se lo scorda il bestio verde che recuperava le teste dei nemici decapitati?

TELEVISIONE:

Caterve di diseducativissimi cartoni animati. Eppoi la cosa più diseducativa di tutte, per la quale mia nonna mi rimproverava sempre: IL WRESTLING. Con il commento di Dan Peterson, ovviamente.

Macho Man Ultimate Warrior

Giusto uno zinzinnino sopra le righe

CIBO:

Sono diventato una buona forchetta solo in seguito. Negli anni 80 sono stato tirato su a PANE E NUTELLA, ma negli ultimi giorni ho in mente due cose che ahimé nei negozi non si trovano più: i chewing gum a forma di sigaretta, per imitare i grandi, ma soprattutto quelli in busta a forma degli SPINACI DI BRACCIO DI FERRO. Erano gli unici spinaci che mangiavo, ovviamente.

spinaci braccio di ferro

LIBRI:

Potrei copiare ed incollare la risposta di Cassidy pari pari. I romanzi di Giulio Verne (ricordo che lessi anche Le Tribolazioni di un Cinese in Cina, che la mia maestra non aveva mai neppure sentito nominare), i librigame… aggiungo la versione semplificata, gli Scegli la tua avventura, e i mitici GIALLI JUNIOR della Mondadori! Esiste un titolo più anni ’80 di questo?

SHOPPING:

Boh! Per me lo shopping era andare a comprare le buste di exogini, sognando di poter prendere magari la PIRAMIDE!

LIFE:

Le partite a pallone, le bmx lanciate a folle velocità nei sentieri, le case segrete costruite con due assi in posti sperduti, le chiacchierate senza fine… 🙂

RICORDO DELL’EPOCA:

Una foto, un disegno o una immagine che vi rimanda a quegli anni.

Il castello dei Masters! PER IL POTERE DI GRAYSKULL!

Castello Grayskull

Cazzo… me lo ricordavo meno brutto!

Spero che mi perdonerete se non taggo nessuno, ma sono arrivato come al solito tardissimo e avete già nominato tutti voi… facciamo così, chi fosse rimasto fuori faccia finta di leggere il suo nome qui sotto… e buon divertimento 😉

25 thoughts on “Very Pop Blog – I miei anni ’80!”

  1. Non so come mai noi cresciuti negli anni Ottanta tendiamo ad avere esperienze così incredibilmente simili: temo che quando faranno un’iniziativa per gli anni Duemila ognuno avrà vissuto esperienze uniche..
    Forse avevamo accesso a meno possibilità e quindi alla fin fine le cose erano più comuni: i canali televisivi erano pochi e li vedevamo tutti, i libri per ragazzi erano tutti uguali e i fumetti non è che fossero centinaia. Oggi c’è mille di tutto e forse tutti crescono separati…

    • È anche vero che tutto tendeva ad unire la comunità piuttosto che a dividerla. Il gioco era quasi sempre collettivo, io quando mi annoiavo prendevo la bici da solo e andavo a cercare qualche amico, oggi un genitore medio rabbrividirebbe all’idea di un figlio di 7-10 anni in giro non si sa dove, non si sa con chi. Oggi le esperienze sono più solitarie e personali, già da piccoli davanti a un computer o una console e con il controllo stretto degli adulti…

      • Di sicuro oggi tutti i bambini sono sorvegliati speciali, qualcosa di impensabile all’epoca. Mia madre mi cacciava a pedate di casa perché voleva che facessi amicizia invece di stare da solo, e non aveva la minima idea di dove andassi: anche quando si diceva “vado lì”, nessuno controllava.
        Però le esperienze comuni erano tutte solitarie: quando giocavi al Commodore nella maggior parte dei casi giocavi in solitaria, mentre oggi la tendenza dei giochi è tutta alla comunità. Quando oggi un bambino è chino sul cellulare quasi mai è solo: sta comunicando, sta chattando, sta socializzando, sta parlando e condividendo con altri. Cose per noi impensabili, all’epoca, quando ogni tanto capitava di giocare insieme ai videogiochi ma per lo più di stava fuori a cazzeggiare e a non fare nulla, attività ignota ai bambini di oggi, perennemente occupati in qualcosa.
        Sono mondi diversi: alla mia epoca “Drive in” lo vedevano tutti, ma tutti sul serio, ognuno però a casa sua. Oggi con mille canali e mille show che nascono e muoiono velocemente non esiste nulla del genere, così si sta tutti su YouTube a creare da soli i propri show condivisi. (Vedi YouTuber e similari.)

        • Probabilmente in questo senso ho avuto un’esperienza diversa dalla tua. Per me i videogiochi, sia a casa che al bar, erano quasi sempre un’esperienza collettiva. Gli altri bambini del paese venivano da me a giocare con il Commodore o andavamo da un altro che aveva il NES. Quando possibile giocavamo in due, altrimenti uno giocava e gli altri guardavano aspettando il loro turno. Hai ragione a dire che oggi i ragazzi sono SEMPRE connessi, ma… non so, a mio parere è come se fosse una socializzazione che mette in risalto il singolo piuttosto che il gruppo. Hai ragione, ognuno crea il proprio show, ma la vedo una cosa più legata all’adolescenza che all’infanzia (o alla pre-adolescenza). Anzi ti dirò che alcuni youtuber “bambinI” mi fanno un po’ paura… È una riflessione che meriterebbe probabilmente una sede più appropriata, ma molto interessante. 🙂

          • Sicuramente ho avuto un’esperienza diversa, visto che di una classe di trenta bambini eravamo forse in tre ad avere un Commodore, quindi giocare insieme ad altri era difficile. Ma anche lì era divertente guardare e fare battute, ma oggi i giochi sono studiati principalmente per un’esperienza condivisa: lo “standalone” è l’eccezione, non più la regola. (Guarda Rainbow Six, che viaggia solo in multiplayer!)
            Non so se c’era più individualità prima o oggi, ma ci dovrebbe essere sempre: appena cala di livello si diventa “branco” e si fanno spesso cose molto sbagliate. Meglio un solitario individualista che un gregario sociale 😛

  2. Ma Barbarian è tratto dal film italiano di Deodato? XD
    Grandissimi gli Exogini, li ricordano davvero in pochi.
    Ottimi anche i fumetti, quando l’edicola era davvero prolifica (oggi Geppo &co. sono nelle buste sorpresa…!)
    Beh poi i Masters, il mio giocattolo preferito assieme ai Lego.
    Vero, il Castello non era così epico, specie dopo averlo visto in tv, ma faceva la sua figura^^

    Moz-

    • No dai, gli exogini erano un mito assoluto! Io ci inventavo qualsiasi tipo di gioco, dal Subbuteo al wrestling alle olimpiadi! Barbarian era un gran gioco, come gran gioco era International Karate Plus, l’unico picchiaduro 1 vs 1 vs 1 che mi ricordi! Geppo… lo compravo nelle buste anche all’epoca 😉

  3. Non sai quante volte avrei voluto un “Herbie” tutto mio, anche adesso 😀
    Perché anche per me è un mito e i suoi film li ho visti tutti, più e più volte 😉

    • Non son tutti Masters? Vedo Kobra Khan, Blade, Saurod, la rastrelliera, Man-at-arms, Moss Man e Teela (fila di dietro).
      Modulok, Re Hisss, Skeletor, Hordak, He-Man, Roboto (fila avanti) 😮

      Moz-

          • Hai colto la battuta XD pensavo cascassi nel tranello Hordak=non Masters, per via che compare in Shee-ra, che è lo spinoff di MOTU

          • In realtà Hordak versione giocattolo è parte comunque della linea Masters. Per non sprecare un così promettente personaggio, ne fecero l’avversario di She-Ra (nelle action figures e minicomics è Catra l’antagonista di She-Ra^^)

            Moz-

    • Le uniche cose che non mi quadrano sono il bastone di Skeletor (non è lo scettro di Havoc) e il rotaterrore di Hordak (che roba è? XD)

      Moz-

  4. Adesso capisco l’origine della tua rubrica del Venerdì, logico se il tuo primo film al cinema si chiama “Chi ha incastrato Roger Rabbit?” 😉 Scherzi a parte, ti ringrazio per aver partecipato, mi hai confermato quello che era ben più di un sospetto, abbiamo molto in comune, tra cui i mitici Exogini e la WWF! Cheers

  5. Il mitico Barbarian con la sua mossa segreta che decapitava l’avversario. Gran gioco.
    Mi sa che siamo cresciuti negli stessi anni visto le tante cose in comune. 🙂
    Ottima classifica!

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