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Occupy Avengers

Occupy Avengers 01

Da qualche anno non sono più un lettore accanito dei supereroi Marvel. Mi tengo informato (più o meno) su cosa succede in generale, leggo qualcosina che trovo qua e la, ma non saprei dire nel dettaglio cosa accade a uno o all’altro personaggio. Ma quando mi sono capitati in mano gli albi della serie di Occupy Avengers ho detto… perché no? 🙂

Occupy Avengers 01

Così ho scoperto che Hawkeye ha ucciso Hulk. O meglio, Bruce Banner. Credo. Pensavo che Hulk non fosse abbattibile così facilmente, ma insomma sicuramente c’è di mezzo qualche storia particolare che magari un giorno recupererò (magari no). Fatto sta che il povero Clint Burton ora si trova in una difficile situazione intermedia: per molte persone è un vero eroe, per i supereroi (quelli grossi) molto meno. Così intraprende un viaggio per i luoghi meno conosciuti d’America, dove Iron Man, l’Uomo Ragno e Thor non si farebbero mai vedere, alla ricerca di torti da sistemare forse piccoli e quasi insignificanti su scala globale, ma importantissimi per gli abitanti di questi posti.

Occupy Avengers è quindi una serie che potremmo definire piccolina, anche se nel suo andamento risente ovviamente del resto degli eventi dell’Universo Marvel. Ma spesso proprio nelle serie piccoline si può riuscire a dire qualcosa di più riguardo alla nostra realtà…

Occupy Avengers è come è facile intuire un fumetto pieno di sottotesti politici, distribuiti con intelligenza da David Walker (già al lavoro su Cyborg, Powerman and Iron Fist e sulla versione a fumetti di Shaft… che sono proprio curioso di provare!) e disegnati alla grande da Carlos Pacheco. I primi due albi ci portano all’interno di una riserva indiana dove l’acqua (unica ricchezza della tribù) è stata contaminata. Qui Hawkeye trova la collaborazione del primo dei compagni di viaggio che formeranno questo nontropposupergruppo: Red Wolf. Come, non sapete chi è? Beh neanche io, non più di tanto. Comunque è un supereroe minore pellirosse, che ha perso gran parte dei poteri (e della memoria) dopo l’evento Secret Wars. Vi basta? Fatevelo bastare, comunque la serie è leggibilissima anche fuori dal contesto e… anche piuttosto divertente. Una bella riflessione sulla figura dell’eroe, e un viaggio in una dimensione più umana dell’universo Marvel. Negli albi successivi entrano a far parte del gruppo anche altri supereroi più o meno noti, e c’è da divertirsi anche a scovare tutte le citazioni nascoste qua e la. Voglio citare solo come nota di merito i due simpatici fratelli pellirosse Fireheart, che rubano la scena ogni volta che appaiono.

Occupy Avengers

Altra nota positiva (o no?): Occupy Avengers mi ha fatto venire voglia di leggere altri albi Marvel per sapere come sono andate certe altre cose raccontate negli albi successivi. Quindi la domanda ora è rivolta a voi… che faccio? Quali della cinquantina di albi editi dalla casa delle idee dovrei assolutamente leggere per non perdermi la trama principale? E ne vale la pena?

Grazie, e… sì, il consiglio è di leggere gli otto albi usciti finora!

Voto: ****

 

2 thoughts on “Occupy Avengers”

  1. Sei più avanti di me, sono ancora fermo alla vecchia maniera, ovvero aspetto l’edizione italiana in edicola, mi piace sommergermi di carta evidentemente 😉 In ogni caso si, Occhio di Falco ha ucciso Bruce Banner sulla pagine di “Civil War II”, anche se il dottore aveva già ceduto i suoi poteri gamma (e la maledizione di diventare grosso e verde) al giovane Amadeus Cho, che ora è (tieniti forte) “Il fichissimo Hulk”, personaggio che malgrado il nome incredibilmente funziona.

    Occhio di falco invece, è da tempo protagonista di sue storie soliste, per altro molto belle, di cui questo “Occupy avengers” mi sembra voglia ripercorrere il tono. Avventure meno super ma comunque eroiche, con protagonista un eroe che di fatto è solo un umano con un ottima mira. L’Evento “Secret Wars” è stato frammentario e non mi ha convinto molto, visto che questo è stato di tuo gradimento (e ti ringrazio per il post, leggerò questa serie non appena sarà disponibile) ti consiglio la serie “Hankeye” di Matt Fraction e David Aja 😉 Cheers

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