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Botte da orbi #11: Atomica Bionda

Atomica Bionda

Charlize Theron ha 42 anni. A 15 anni, a Johannesburg, vide davanti ai propri occhi sua madre uccidere il padre alcoolizzato che minacciava di picchiare entrambe. Fu in seguito assolta per legittima difesa. È stata una ballerina di buon livello prima di dover interrompere la carriera per un infortuno, una modella richiestissima e il culo più famoso d’Italia, a 18 anni, nel famoso spot Martini. A 19 anni si è trasferita negli USA comprando un biglietto di sola andata: sapeva già che avrebbe sfondato a Hollywood. Fu notata da un agente mentre urlava contro il cassiere di una banca che non voleva cambiarle un assegno speditole dalla madre. In seguito, licenziò lo stesso agente perché continuava a proporle parti sempre uguali, che non le interessavano. Bellissima ma ancora non conosciuta per le doti da attrice (era anche stata nominata come peggior attrice per Sweet November), nel 2003 intepretò una serial killer in Monster; per la parte ingrassò quindici chili e si imbruttì sepolta sotto chili di trucco. Roger Ebert definì la sua interpretazione una delle più grandi performance della storia del cinema. Vinse un Oscar, un Golden Globe, un SAG Award, l’Orso d’Argento e decine di altri premi. Ha avuto un’altra nomination all’Oscar (per North Country), tre ai Golden Globe e chi più ne ha più ne metta. È considerata universalmente una delle grandi attrice del nostro tempo, e spacca i culi. Sa stupire e commuovere ma è anche stata Furiosa in Mad Max: Fury Road. E a 42 anni è diventata la protagonista di uno dei più sconvolgenti film di azione (di menare!) che si siano mai visti in Occidente.

Atomica Bionda

Sigla!

Vi ricordate di John Wick, vero? Un piccolo film con una star in declino come Keanu Reeves è diventato un piccolo caso del cinema action? Perché? Si possono fare numerose ipotesi sui motivi, ma la principale secondo me è che è stato girato da gente che ci credeva tantissimo, e questa convinzione è arrivata sullo schermo, facendo appassionare il pubblico e consentendogli di passare sopra a qualche imperfezione. John Wick è stato girato da due registi, anche se poi è stato accreditato il solo Chad Stahelski. David Leitch, che fino ad allora era noto principalmente come stuntman in un miliardo circa di pellicole anche di altissimo livello, era citato solo tra i produttori. Sarebbe dovuto essere accreditato nel seguito, ma lasciò l’incombenza al solo Stahelski per andare a dirigere questo Atomica Bionda. ora, visti entrambi i due film, possiamo capire da quale parte stesse il talento maggiore…

Atomica Bionda

Atomica Bionda è tratto dalla graphic novel (una volta si diceva fumetto!)di Anthony Johnston e Sam Hart  The Coldest City, che non ho letto. La Theron è Lorraine Broughton, l’Atomica Bionda del titolo, una spia inglese dell’MI6 mandata a Berlino nei giorni della caduta del muro per recuperare la Lista di tutti gli agenti doppiogiochisti sulla scena, contenuta in un microfilm nascosto in un orologio che l’agente KGB Yuri Bakhtin ha rubato a un altro uomo dell’MI6 dopo averlo ucciso. Inoltre deve scoprire chi è Satchel, un altro doppiogiochista che ha lavorato per il servizio segreto inglese per anni ma contemporaneamente passava informazioni ai russi.

Atomica Bionda

Non sembra la trama di un film di menare, giusto? Agenti segreti, misteri, una ambientazione storica importante, è più roba da James Bond che da Yuri Boyka. Ma la trama da spy story è solo un travestimento, sotto gli abiti eleganti e le notti negli hotel di lusso ci sono i lividi, le mazzate, le risse maestralmente nelle scale dei palazzi fatiscenti della vecchia Berlino Est. È intricata al punto giusto perché le si presti l’attenzione che merita, ma è pur sempre in secondo piano, piena di stereotipi, perché il punto focale deve essere un altro.

Atomica Bionda

Si vede subito cosa interessa a David Leitch, nella prima inquadratura di una Theron dolorante, livida, piena di bozzi, che entra in una vasca piena di ghiaccio per trovare un minimo di sollievo. Quando ne esce, rivestita di tutto punto, sempre elegantissima nella camminata anche con quindici centimetri di tacco, sembra un’altra persona. Ma sotto gli occhiali scuri i lividi si intravedono ancora…

Atomica Bionda

 

Atomica Bionda è film di menare travestito da spy story perché la risoluzione finale di ogni conflitto è in una scena di botte. Pugni, calci, spinte, cariche, oggetti lanciati, fracassati sul nemico, la scena non è un semplice sfondo per le azioni dei protagonisti ma viene utilizzata attivamente. Ci sono un paio di piani sequenza magnifici realizzati con l’aiuto di un paio di trucchetti evidenti all’occhio esperto, ma lo stesso impressionanti. Quello per le scale fa cadere la mascella, forse ancor più se si sono visti i video di backstage dove è ancora più evidente quanto la Theron si sia impegnata per mettere tutta se stessa in un ruolo che altre attrici del suo calibro avrebbero snobbato. E invece serviva proprio una grande attrice per far sentire tutti i lividi, le contusioni, le botte e la forza di volontà per rialzarsi.

Atomica Bionda

David Leitch è stato intelligente: le ha affiancato altri grandi attori e caratteristi (James McAvoy, John Goodman, Toby Jones…) per far risaltare le scene dove serviva recitare, un’altra bella gnocca (Sofia Boutella) che fa la spia giovane ed ancora inadeguata per un gioco così complesso e contribuisce al momento erotico di una pellicola che deve essere anche sexy, e tanti attori/stuntman che fanno sì che le botte facciano male davvero. Ci ha messo una fotografia elegante e fredda, con luci spesso bluastre, una colonna sonora poppissima ed elettronica che sottolinea bene il periodo scelto (micidiale, persino troppo a volte), una costruzione della scena curata in ogni dettaglio ed apparentemente algida, ma scaldata dal fuoco sacro delle botte e del sangue.

Ne esce un giochino divertentissimo, a tratti spettacolare, che nella sala del cinema mi ha fatto stringere i denti e voltare la testa più di una volta, mentre pensavo “ouch, questo fa male davvero”. È la magia del cinema, baby, e questo è puro cinema. Ne voglio ancora.

Voto: **** 1/2

14 thoughts on “Botte da orbi #11: Atomica Bionda”

  1. Andrò a vederlo Mercoledì sera, quindi non ti leggo prima ma sono già gasato!
    In compenso sto studiano, ho la colonna sonora (fighissima) in coppia da giorni 😉 Cheers

    • Grandissima colonna sonora! Mia moglia l’ha apprezzata tantissimo, per me forse in alcuni momenti è persino troppo soverchiante, ma di certo rimane impressa e sottolinea alla perfezione alcuni momenti!

  2. Stupendo, uno dei migliori film dell’anno. E la Theron si conferma una delle più brave (ed eclettiche) attrici in circolazione!

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