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Surgeon X

Surgeon X

Quando ho letto per la prima volta il titolo Surgeon X ho pensato “che bello! Un mutante che usa i suoi poteri per fare il chirurgo!” È vero, c’è già stato Dr. Strange, ma il nostro amico di casa Marvel ha presto abbandonato la professione medica per dedicarsi a ben altro, quindi non vale. Ero davvero curioso di leggere cosa avrebbero inventato, e in più nella cover del primo numero ho notato un nome che ha risvegliato più di un ricordo: Karen Berger. Se non sapete chi è, probabilmente siete cresciuti senza mai leggere Preacher, Hellblazer, Sandman, The Invisibles e tutti gli altri titoli poi confluiti nell’etichetta Vertigo che hanno sconvolto il mondo dei fumetti dalla fine degli anni 80 in poi. Karen Berger era l’editor di tutte queste opere, forse l’editor pù famosa nel mondo del fumetto americano… sicuramente la più significativa per me. Da qualche anno non rileggevo più il suo nome da nessuna parte, e solo dopo ho scoperto che si era praticamente ritirata, prima di essere convinta a tornare sulle scene (per la Image!) dalla scrittrice/produttrice/regista di documentari e programmi soprattutto per la BBC Sara Kenney.

Surgeon X

L’unico piccolo problema è che Surgeon X non è un fumetto su un supereroe chirurgo. Proprio no. O quantomeno non nei numeri che ho letto 😀

La Kenney (al suo esordio nel mondo dei fumetti) ha una formazione scientifica, e oltre a curare documentari ha lavorato per molti anni al medical drama inglese Casualty, così ha maturato una forte sensibilità riguardo alle problematiche della medicina. La vittoria di un Wellcome Trust  l’ha convinta a provare un nuovo ed inedito metodo di sensibilizzazione del pubblico: il fumetto. Inizialmente avrebbe voluto parlare delle disparità di accesso ai vari trattamenti nel mondo, ma andando avanti nelle sue ricerche è stata colpita da alcuni articoli sulle crescente resistenza dei batteri agli antibiotici, così Surgeon X è diventato ciò che è adesso.

La serie parla di un futuro prossimo (tra circa venti anni) in cui quasi nessuno dei normali antibiotici funziona più, un’apocalisse che forse non è così vicina, ma che potremmo davvero vedere; così mentre la ricerca continua frenetica il mondo è diviso tra coloro ai quali è concesso ancora l’accesso ai trattamenti e chi si deve arrangiare con metodi che riterremmo primitivi. L’Inghilterra è guidata da un nuovo partito di estrema destra, ma tra attentati, proteste e mezze rivolte le cose sembrano poter andare anche peggio, e il principio di eguaglianza è ormai un ricordo.

In questo mondo si muove Rosa, una chirurga che si ribella di fronte allo stato delle cose, con una madre anche lei ricercatrice morta in circostanze misteriose e tutto il resto della famiglia intricato ad alti livelli nel mondo medico. Anche lei, però, non chiede certo di curare tutti, anzi…

Surgeon X

La storia della Kenney è molto interessante e i primi numeri di Surgeon X hanno fatto un discreto rumore alla loro uscita. Si tratta di una lettura davvero interessante e con ottime potenzialità, ma con almeno un paio di problemi.

Il primo e più evidente: la parte grafica non è all’altezza. I disegni di John Watkiss (poi, ahimé, morto di cancro ad inizio anno) sembrano venir fuori direttamente dal passato della Berger, da quel Sandman di cui ha disegnato alcuni albi. Il suo è un tratto che già non amavo venti anni fa, e che con il tempo non è certo migliorato. Un disegnatore più moderno avrebbe secondo me giovato alla leggibilità. Anche i colori (di James Devlin) sono pastosi e freddini, davvero niente di che.

Il secondo è che Sara Kenney deve ancora trovare un po’ di dimestichezza con il linguaggio del fumetto, le sue sceneggiature non sono sempre chiarissime e l’intreccio delle trame può migliorare. Tutto è un po’ confuso, e gli sviluppi narrativi sono affrontati in maniera ancora caotica.

Non ho ancora avuto modo di leggere gli ultimi albi e non so se la serie ha già un finale o se per i nuovi capitoli ci sarà un nuovo disegnatore, per il momento Surgeon X mi pare un’occasione in buona parte mancata, nonostante delle ottime potenzialità… che comunque potrebbero trovare ancora compimento in un prossimo futuro, se l’Image Comics deciderà di continuare con l’esperimento.

Per gli interessati, Surgeon X sta per arrivare anche in Italia, visto che la Magic Press ha annunciato l’uscita del volume proprio mentre stavo preparando questo articolo!

Voto: * 1/2

2 thoughts on “Surgeon X”

  1. Quando ho letto il nome di Karen Berger ho fatto un salto così sulla sedia, questa è stata l’unica a concedere carta bianca a Neil Gaiman il risultato è stato “Sandman”, mentre ha fatto quadrato intorno al talento di Garth Ennis, i risultati parlano da soli.
    I disegni in effetti non sono il massimo, però se la Magic Press ci ha messo le mani sopra, quasi quasi gli do un occhiata, grazie per la dritta 😉 Cheers

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