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Dylan Dog – Il Pianeta dei Morti – Nemico Pubblico n.1

Il Pianeta dei Morti

Nella copertina dell’ultimo speciale de Il Pianeta dei Morti sembrava che i ritornati stessero inseguendo Dylan Dog, ma a guardare bene si notava come il nostro ingrigito Investigatore dell’Incubo si stesse in realtà muovendo parallelamente a loro. Non un caso. Come non è un caso che nello speciale 30 – Nemico Pubblico n.1 – appena uscito, il nuovo copertinista Marco Mastrazzo (bravissimo) ce lo ritragga fermo, quasi sorridente, ad assistere all’orda di zombie che sta correndo verso qualcos’altro (o chissà, scappando da qualcos’altro), sullo sfondo di una Londra in rovina.

Il Pianeta dei Morti

Un anno fa Alessandro Bilotta giocava con i concetti di fine ed inizio, su consapevolezza ed oblio, sui modi diversi di affrontare la tragedia di un mondo che finisce. Oggi riprende il discorso da dove l’aveva lasciato, spostando solo leggermente la prospettiva e mostrando un’altra tragedia: quella della trasformazione. Xabaras non accetta il proprio invecchiamento e cerca il siero della vita eterna, Marlene non accetta di diventare brutta e si sottopone a continue operazioni di chirurgia plastica. I tentativi di entrambi sembrano destinati al fallimento, e persino loro sembrano esserne consapevoli, ma ciò nonostante continuano imperterriti con un altro esperimento, un’altra operazione di blefaroplastica, tentando di illudersi che questa sarà la volta buona e dopo tutto sarà risolto. Anche i Flagellanti si illudono di poter raggiungere la vita eterna, magari rinunciando a tutto in quella che stanno vivendo, mentre i morti lentamente ma inesorabilmente marciscono. Dylan Dog affronta l’evoluzione dei propri incubi e del proprio passato che ritorna, e il mondo prova a portare avanti la propria normalità, tra sale bingo semivuote e serate al pub, banali lamentele e prostituzione. Con ostentata indifferenza: l’indifferenza di un dottore che non si preoccupa di prescrivere i medicinali più adatti, quella dei giovani che sembrano non accorgersi di un anziano in piedi sull’autobus, l’indifferenza nei confronti dei sentimenti altrui.

L’indifferenza nei confronti di una città che – pure lei – marcisce lentamente. Rifiuti ovunque, pozzanghere ed erbacce in ogni tavola, mura ammuffite e rotoli di carta igienica persino dentro l’ospedale. C’è anche chi reagisce, chi combatte, chi si abbatte… chi si è arreso dentro, ma prova ancora ad indossare una maschera all’esterno.

Il Pianeta dei Morti - Nemico Pubblico n.1

Chi dice che Dylan Dog dopo il numero 100 non ha più senso di esistere dovrebbe davvero provare a leggere Il Pianeta dei Morti: questo futuro alternativo così intenso e drammatico sta continuando ad evolversi ed a stupire, e dopo qualche storia di assestamento ha raggiunto risultati incredibili. La differenza tra fumetto popolare e d’autore non esiste, se a scrivere è uno come Alessandro Bilotta, capace di trattare con profondità e sottigliezza temi complessi, ma allo stesso tempo di mantenere vivo l’orrore strisciante che ha sempre reso imperdibili le migliori storie di Dylan Dog. Se il disegno era stato un punto debole dell’ultimo speciale, qui Sergio Gerasi fa un lavoro perfetto, con tavole pulite e dettagliate e chiaroscuri pittorici di gran livello. In Nemico Pubblico n.1 ci sono le atmosfere del miglior cinema gotico e il marciume della modernità. Perderselo sarebbe un delitto.

Voto: **** 1/2

2 thoughts on “Dylan Dog – Il Pianeta dei Morti – Nemico Pubblico n.1”

  1. Uno dei migliori capitoli del pianeta dei morti a mio giudizio, ottima la storia, ottimi i disegni. Leggerlo una volta l’anno è un crimine all’umanità!

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