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Fargo – la terza stagione

Fargo terza stagione

Ai Golden Globe del 2015 tutti o quasi si aspettavano un trionfo per la serie televisiva più elogiata di quell’anno: True Detective. E invece a sorpresa a festeggiare fu Fargo, che addirittura con Billy Bob Thornton soffiò a Woody Harrelson e Matthew McConaughey una vittoria come miglior attore protagonista che sembrava quasi scontata. Io avevo atteso Fargo con curiosità, perché il cast mi sembrava davvero notevole, e il film è sempre stato uno dei miei preferiti. Ma anche con una certa preoccupazione, visto che questo Noah Hawley per me era sostanzialmente uno sconosciuto (Bones decisamente non era abbastanza per farmi una idea positiva su di lui) ed entrare nel perfetto meccanismo dei Coen senza sciuparlo era un’impresa difficilissima.

Fargo

E invece, wow! Nella mia classifica di fine anno Fargo arrivò al secondo posto, perché True Detective era effettivamente un capolavoro, ma un secondo posto vi sembra poco? Divorai la serie e ne volevo ancora, e l’anno dopo la seconda stagione fu l’ennesima sorpresa. Ambientazione spostata a quasi trenta anni prima, cast completamente diverso, atmosfere aggiornate ma c’era lo stesso odore di capolavoro nell’aria. E stesso secondo posto nella mia classifica di fine anno, ma lasciamo perdere 😀

Quest’anno la terza stagione di Fargo ci offriva un ritorno al futuro nel 2010, una coppia di fratelli protagonisti interpretati entrambi da Ewan McGregor, una potenzialmente mitica donna il libertà vigilata con il corpo di quella super gnocca di Mary Elizabeth Winstead, un David Thewlis cattivone dal sorriso smagliante.

Fargo Terza Stagione

Si chiama eufemismo, è una accettabilissima figura retorica!

Un cast notevole, un altro inverno gelido, un’attenzione nella costruzione di ogni singola inquadratura forse ineguagliata parlando di televisione. Thewlis ha costruito una storia su due fratelli che non potevano essere più diversi: uno ricco, di successo, curatissimo e con la tipica famiglia felice, l’altro povero, sgraziato, sfortunato e in grado di prendere tutte le decisioni sbagliate, ma anche innamorato di una donna forte, bellissima, con una personalità soverchiante… ma che lo ama a sua volta. Questa sbilenca simmetria che resta in ipotesi viene richiamata in moltissime inquadrature, con uno studio delle location attento e costante. Si potrebbero prendere decine di screenshot a caso e comunque pescare delle belle immagini, perché anche la terza stagione di Fargo (forse persino più delle precedenti) è fatta davvero bene.

Fargo terza stagione

Eppure ho fatto un po’ di fatica.

Forse, semplicemente, il mio cervello può accettare solo un certo numero di storie ambientate durante il gelido inverno del Minnesota (o di quelle parti), con dei criminali strani, un’agente di polizia semplice e testarda (qui è la brava Carrie Coon), con uno humour nero a permeare il tutto. Forse un anno di pausa non è bastato, o forse è stato troppo lungo e semplicemente mi sono fatto prendere da altro… Non lo so.

Fargo terza stagione Winstead nuda

Scusate le spalle

So che anche la terza stagione di Fargo mi è piaciuta! Alcuni episodi sono dei piccoli capolavori, il finale è splendido, la Winstead si meriterebbe una statua ogni volta che entra in scena, è pur tornato Mr. Wrench… Insomma, non posso dirne male. Mi è mancato un po’ di trasporto. Non sono riuscito a farmi prendere dalle vicende dei fratelli Stussy allo stesso modo in cui mi avevano preso il Lester Nygaard di Martin Freeman l’Ed Blumquist di Jesse Plemons. Ewan McGregor non è riuscito a stupirmi, e anzi in certi momenti ho sbadigliato al suo ingresso in scena. David Thewlis è un cattivo fin troppo esageratamente sgradevole, e la storia giallo/nera non ha lo stesso mordente delle prime due.

Fargo terza stagione

Ho fatto fatica alle prime puntate, ho continuato perché questo è Fargo e si meritava sicuramente più di una chance, e sono stato ripagato con un ottimo crescendo. Ma sono stato anche felice di leggere che Hawley non sembra avere più storie, e che questa potrebbe essere l’ultima stagione… perché davvero non ho voglia di guardarne una quarta. Magari tra qualche anno cambierò idea, per ora sono felice che Fargo si sia concluso appena in tempo.

Voto: ***

4 thoughts on “Fargo – la terza stagione”

  1. Molto d’accordo, il ritmo è sempre lo stesso, forse un pelo più lento del solito, anche io ci ho messo una vita a finire la stagione, ma sono comunque contento di averlo fatto, tra omaggi ai libri finti, a “Il grande Lebowski” e un utilizzo fighissimo di “Pierino e il lupo” la stagione regalata tanti gran momenti, anche quello che hai immortalato nell’immagine “a posteriori” ecco 😉

    Non so quanti altri gelidi inverni (ottima scelta di parole complimenti!) potrà ancora sfornare Noah Hawley, ma questo è andato, anche grazie a Mary Elizabeth Winstead che ho trovato assolutamente splendida, nuda o con tutti i vestiti addosso, quando recita e quando semplicemente entra in scena, in un cast di ottimi attori lei vince il premio non solamente per… Culo 😉 Cheers

    • L’episodio che utilizza Pierino e il Lupo è quello della svolta, da una prima parte troppo deludente al rilancio della seconda… sulla Winstead non possiamo non concordare 🙂

  2. Sono decisamente d’accordo. Una stagione discontinua, che non mi ha convinto del tutto. David Thewlis come cattivo è ai limiti del ridicolo e Ewan McGregor, un tempo mio idolo, non mi è piaciuto in questo doppio ruolo.
    Meno male che c’è una Mary Elizabeth Winstead sontuosa, sia fisicamente che a livello recitativo, che per il suo personaggio!

  3. La Winstead mi ha folgorato in BrainDead. Era sufficiente che ci fosse solo lei in scena e il resto non aveva quasi significato. Il potere della gnocca o la recitazione sublime, mah, forse entrambe, visto che poi mi ricorda una mia vecchia conoscenza…cazzarola se le assomiglia in certe inquadrature. La prima volta che l’ho vista, m’è preso un colpo. Poi ho capito che si chiama Mary Elisabeth Winstead quindi non può essere chi-dico-io. A parte questa babosa aneddotica, Fargo adoro il film e questa terza devo ancora godermela, quindi lo farò sicuramente dopo questo tuo post. Però True Detective, la prima stagione è superiore a qualsiasi cosa abbia mai visto; i due protagonisti da applausi a scena aperta.

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