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White Gold – balliamo con lo stronzo

White Gold

“E adesso che guardiamo?”

Non è mai facile dare una risposta a questa domanda quando in casa si finisce una apprezzata serie tv. Provo sempre a tenere qualche proposta alternativa pronta, ma chi vive in famiglia (anche solo in due!) sa che non è facile mettere d’accordo i gusti di tutti. Quella serie è troppo noiosa, quell’altra è troppo angosciante, stasera non ho voglia di un film… c’è sempre quell’intermezzo di indecisione che rischia di protrarsi all’infinito. Per fortuna da qualche giorno anche in casa mia c’è Netflix a dare una mano. Oltre alle serie più note, originali e non, i consigli del servizio di streaming propongono continuamente alternative alle quali non avrei mai pensato, che però ci fanno pensare “perché no?“. White Gold è una di queste.

White Gold

Quando qualche mese fa l’ho visto comparire sulla programmazione BBC non vi ho prestato molta attenzione. Prima di tutto perché una sitcom sui venditori di finestre non mi attirava granché, e in secondo luogo perché non avendo mai visto Gossip Girl non avevo idea di chi fosse Ed Westwick, che nella serie del CW Network interpretava Chuck Bass e qui è il protagonista, lo stronzissimo ma carismatico venditore Vincent Swan. Uno sguardo alla locandina e mia moglie ha subito esclamato “ehi, è quello di Gossip Girl!“. Diciamo che convincerla a guardare la serie è stato piuttosto facile. E sono bastati i primi minuti per convincere definitivamente anche me, visto che la serie inizia con la versione in inglese (cantata da Laura Branigan) di Gloria di Umberto Tozzi. Fantastico, no?

White Gold è ambientata nel 1983, quando la politica di riscatto delle case popolari proposta da Margaret Tatcher provocò un piccolo boom di ristrutturazioni e miglioramenti alle abitazioni. Miglioramenti come l’installazione di finestre a doppi vetri, specialità della Cachet Windows dove Vincent Swan è di gran lunga il miglior venditore, utilizzando tecniche spesso non esattamente etiche ma senz’altro vincenti. Vincent è un arrivista, cocainomane, frequentatore di prostitute e mai attento alle necessità della famiglia. Insomma, non è certo un personaggio positivo. Diciamo pure che è un vero e proprio stronzo. Mia moglie dice che in Gossip Girl faceva più o meno la stessa parte, ma con ancora più soldi. Beh, con quella faccia cos’altro ci si potrebbe aspettare?

White Gold

Gli altri tizi che gravitano attorno alla Cachet Windows sono anch’essi piuttosto peculiari. Il secondo venditore Brian Fitzpatrick (James Buckley), è anch’esso un assatanato con tendenze esibizioniste, il terzo Martin Lavender (Joe Thomas, entrambi apparsi in Inbetweeners) è il timido ex bassista della band di Paul Young, uscito da essa appena prima che diventassero famosi, il loro capo è un pazzo irascibile, la segretaria completamente svampita e così via. C’è da divertirsi, con tante situazioni sgradevoli e piene di cattivo gusto ma… sicuramente coinvolgenti, anche se non a livello empatico.

White Gold

La colonna sonora è un grosso incentivo a continuare a seguire puntata dopo puntata. Non c’è solo Gloria, o Paul Young, ma anche i Foreigner,  Clash, Duran Duran, Gary Numan e decine di altri trascinanti pezzi del periodo. Viene voglia di ballare, e anche se proprio avete i piedi incollati a terra almeno non vi addormenterete!

White Gold

Musica a parte, la ricostruzione storica del periodo è ben fatta ed estremamente pop. Ottimi i colori, gli oggetti di scena, la scelta delle gag. Una serie che si affronta con il sorriso! White Gold è stata un gran successo in Inghilterra ed è stata confermata per la seconda stagione, e ho proprio l’impressione che quando anche quella farà capolino su Netflix non ci sarà bisogno di chiedere “E adesso che guardiamo?“.

Voto: *** 3/4

3 thoughts on “White Gold – balliamo con lo stronzo”

  1. Niente, sembra che tu abbia pescato i dialoghi dal soggiorno di casa Cassidy, la frase fatidica “E adesso che guardiamo?” è il domandone che torna puntualmente 😉 La mia Wing-Woman, appassionata di Gossip Girl (madonna che dormite che mi sono fatto su quella serie!) ha puntato questa serie proprio per la presenza di Chuck Bass. Quindi ti ringrazio a nome suo per questo tuo post, potrò dirle che questa serie merita un occhiata 😉 Cheers

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