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Zappa e Spada – viva lo spaghetti fantasy!

Zappa e Spada

ZAPPA E SPADA – SPAGHETTI FANTASY

Di Diego Cajelli, Giovanni De Feo, Lorenzo Fantoni, Michele Gonnella, Jari Lanzoni, Federica Leonardi, Mala Spina, Davide Mana, Alessandro Vicenzi, Luca Mazza, Nerdheim, F.T. Hoffmann
A cura di Mauro Longo

Acheron Books, 194 pagine
Prezzo versione Kindle 5.27€
Prezzo versione cartacea 11.05€

Zappa e Spada

È convinzione quasi universale che il fantasy sia un genere letterario tutto anglosassone. Chissà perché, poi, visto che in un ideale pantheon di precursori del genere, insieme al Beowulf e ai cicli bretoni, non sfigurerebbero certo nomi come Ariosto, Boiardo e persino Collodi o addirittura il Decameron. Perché quindi non cercare una via italiana al fantasy, che non si limiti a scimmiottare Tolkien, o peggio Terry Brooks e le campagne fatte in casa di D&D ma che introduca caratteristiche nuove e recuperi quanto di buono abbiamo fatto in passato. La tradizione popolare delle nostre province potrebbe offrire spunti pressochè infiniti (il progetto Italia Doppelganger ne è una avvincente rilettura moderna), ma c’è anche molto altro. C’è Brancaleone da Norcia a cui guardare, c’è l’esempio dello Spaghetti Western che ha saputo rileggere in quella chiave centinaia di storie diverse, dai samurai a Shakespeare… perché non fare lo stesso con il fantasy?

Ecco, Zappa e Spada fa proprio questo. Mauro Longo ha riunito un bel parterre di autori che comprende nomi noti (Mala Spina, Davide Mana, Diego Cajelli…) ad altri meno conosciuti o addirittura esordienti, e il risultato è stato pubblicato da Acheron Books in un bel volume (o in un bell’ebook, se preferite!) che potete cercare su Amazon (così mi arriva anche una piccola percentuale per comprare altri bei libri come questo!) o nella vostra libreria preferita.

Dodici racconti non possono essere ovviamente tutti allo stesso livello. Tra i migliori ci sono il collettivo Nerdheim con il Mangiare del Sandrone, che addirittura arriva a rileggere Gigi e Andrea, la colta e ironica Tre Diavoli in Fausto di Davide Mana, La Lingua del Santo di Alessandro Vincenzi e l’esilarante Tanfo di Gulo di Michele Gonnella. Qualcuno è più derivativo, o meno ispirato, ma arrivato in fondo al volume solo uno proprio non mi è piaciuto, ovvero il pretenzioso Il Monco, Il Lurco, la Laida di Luca Mazza. Ci sono racconti dove l’umorismo è la componente principale e altri dove a prevalere sono atmosfere più oscure, alcuni utilizzano un registro linguistico alto e altri bassissimo, alcuni nominano luoghi reali della nostra Italia e altri ci fanno viaggiare in altri mondi, ma tutti rispettano il mandato originale, ovvero raccontare di un fantasy senza eroi, dove i protagonisti sono gente comune, abituata appunto a menar la zappa più che la spada.

La missione, è decisamente compiuta insomma. Ogni appassionato del genere dovrebbe averlo già preso. Gli altri… siete sempre in tempo. Vi prometto che vi divertirete!

E speriamo che un secondo capitolo arrivi presto!

11 thoughts on “Zappa e Spada – viva lo spaghetti fantasy!”

  1. Ottima idea, davvero. Un fantasy made in Italy può esistere eccome.
    Spero in altre di queste iniziative.
    Alla fine anche Lsdyhawke era ambientato in un contesto italiano, e in parte pure Berserk, quindi… pure all’estero pensano che il nostro mondo vada bene^^

    Moz-

    • Forse noi siamo troppo abituati al folklore italiano – e a scuola non lo bazzichiamo tanto, o almeno, non pervenuto alle scuole che ho fatto io 😛
      Aggiungiamo che la cultura “alta” italiana sembra allergica al fantastico, pare che possa esistere solo Verga o Eco…

      • Penso sia più per il secondo motivo. Per gli anglosassoni il folklore è cultura alta, noi quasi ci vergognamo delle storie locali che venivano tramandate fino alla generazione dei nostri nonni…

    • Hai proprio ragione, dobbiamo ritrovare l’orgoglio per le nostre radici… abbiamo la storia e il folklore più ricchi del mondo! 🙂

  2. Ne ho letto bene ovunque ed inoltre stimo molto alcuni degli autori.
    Avessi i soldi…
    Metterlo in wish list comunque non costa nulla.

    • Io lo presi un paio di mesi fa approfittando di una offerta… altrimenti avrei scelto il cartaceo, visto che non costa poi molto più dell’ebook 🙂 In ogni modo mi fa piacere dare qualche spicciolo a autori emergenti nostrani, per supportare una scena sempre più interessante!

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