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Red Sparrow: catatonica bionda

Red Sparrow

RED SPARROW

Regia di Francis Lawrence

Con Jennifer Lawrence, Joel Edgerton, Matthias Schoenaerts, Charlotte Rampling, Mary-Louise Parker e Jeremy Irons
Titolo originale: Red Sparrow
Genere: la spia che venne dal freddo
USA, 2018
Durata 139 noiosissimi minuti

Red Sparrow

Jennifer Lawrence non è solo bellissima, è anche una attrice davvero brava. Lo si era intuito fin da subito, fin dai primi film come The Burning Plain o Un Gelido Inverno. C’è sempre stato qualcosa in lei, un carisma capace di elevare e nobilitare anche piccoli film, dalle pellicole d’autore ai franchise commerciali come gli Hunger Games. Certo non sono mancati i film anche bruttini nella sua carriera, ma possiamo dire tranquillamente che nessuno dei flop è stato davvero per colpa sua, ed è difficile trovare molte altre attrici capaci di passare con successo da Il Lato Positivo a Madre!, passando per gli X-Men e American Hustle. Quando è uscita la notizia di questo Red Sparrow (tratto dal bestseller di un vero agente CIA!) ho pensato subito che con un film del genere era impossibile sbagliare! La Lawrence assassina russa capace di tutto, disposta a usare il suo corpo in ogni modo… dopo Atomica Bionda una storia così ha scritto sopra $UCCE$$O con ben 3 $!

Eppure il nome del regista avrebbe dovuto farmi sospettare qualcosa. La Lawrence ha fatto la fortuna di almeno un paio di registi che devono il successo più alla protagonista scelta che al talento dimostrato, e tra questi sicuramente c’è il solo omonimo Francis Lawrence, uno che senza il suo apporto probabilmente sarebbe ormai riconosciuto da tutti come una pippa qualsiasi. Come abbia fatto il simpatico Francis ad avere tutte queste chance con attori famosi è difficile dirlo: deve essere uno con cui è bello lavorare, altrimenti non si spiega come sia potuto passare dal mediocre Constantine al meno che mediocre Io Sono Leggenda appunto agli Hunger Games… Nei film con Katniss a essere larghi di maniche si può dire che abbia fatto il compitino, contribuendo con buona fantasia al successo della serie. Al di là di qualche costume originale, comunque, la regia in sè non aveva mai dimostrato capacità fantascientifiche… niente a che vedere con David Leitch, per intendersi, ma per un film così si spera che abbia dato il meglio di sè, giusto?

Red Sparrow

Sbagliato.

Le prime avvisaglie dell’insuccesso si possono far risalire a una sua intervista nella quale dichiarava che Red Sparrow era “un film di spie, ma senza gadget e con pochissima azione”. In che senso “pochissima azione”? E perché lo dici come se fosse una cosa positiva? C’era di mezzo comunque la storia del nudo integrale della nostra Jennifer, quindi si poteva almeno sperare in atmosfere sordide e un erotismo da far venire gli occhi a cuore.

Red Sparrow

Ri-sbagliato.

Ve lo dico subito, Red Sparrow è una palla allucinante che vi farà faticare per tenere gli occhi aperti. Questo nonostante non manchino sangue, sesso e sorprese, un trio che può quasi rivaleggiare con l’Ortolaniano Azione, Avventura e Atette. La Lawrence veste e spesso sveste i panni di Dominika Egorova, una ex prima ballerina del Bolshoi che vittima di un infortunio viene convinta dal viscido zietto ad addestrarsi come Sparrow, una delle spie, prostitute ed assassine al servizio del regime russo, questo per continuare a mantenere la madre malata. Lo zio così simpatico ha il volto di Matthias Schoenaerts appena appena tinto di biondo. Uno che pur essendo belga, appena lo vedi viene da catalogarlo come “russo malvagio”, grazie e arrivederci.

Red Sparrow

Segue nel film la parte dell’addestramento, che uno sprazzo di ottimismo potrebbe farci definire come quella potenzialmente più interessante. Il sergente Hartman della situazione lo impersona Charlotte Rampling. Non vi aspettavate una scelta così, vero? Per sembrare più russa, fredda e capace di tutto la Rampling ha scelto di girare le sue scene solo al mattino appena sveglia dopo una sbronza, con gli occhi mezzi chiusi per il fastidio del sole. Io almeno l’ho interpretata così, magari sbaglio. Potremmo aspettarci un addestramento letale, con una Lawrence che viene fatta passare per arma definitiva e addestrata a qualsiasi situazione, e invece gran parte del tempo viene dedicato a insegnarle come fare pompini a sconosciuti facendogli credere di essere innamorata di loro. E nel mucchio dei “giovani e bellissimi russi” che si addestrano insieme a lei non sembra neanche la migliore. Sembra la più indisciplinata, questo sì, ma non mi pare un merito da prendere troppo in considerazione per affidarle un ruolo chiave nello spionaggio occidentale.

Quello che segue è una (troppo) complicata sequela di ipotesi sulla presenza di una talpa americana nei servizi russi e un tentativo di doppio-triplo-quadruplo gioco carpiato con la spia americana Joel Edgerton, che se ha un merito in questo film è riuscire a rendere credibile (a confronto) JLaw. Lawrence non ha assolutamente la finezza per mettere in scena il complesso scacchiere internazionale, così risolve tutto in un macchinoso “USA buono, Russia cattiva” in cui le manovre dei personaggi si intuiscono mezz’ora prima, solo che viene da scartarle perché sembrano troppo banali.

Red Sparrow

Ah, c’è anche Jeremy Irons, che affronta il ruolo con la consueta professionalità e pare l’unico di tutto il cast a prendere la storia sul serio.

A parte la Lawrence. La Lawrence si prende dannatamente sul serio. E viene da pensare che in una storia come questa, centrata al 90% intorno a lei, sempre in piedi, desiderata da tutti, spogliata, picchiata, stuprata, offesa e chi più ne ha più ne metta non abbia visto qualcosa di più di quello che effettivamente c’è. Ancora una volta la colpa non è sua. Mai come stavolta la colpa è di una regia presuntuosa, senza ritmo, di una sceneggiatura sciatta e mal centrata, di un film che sbaglia praticamente tutto.

E allora l’unica vera attrattiva che resta è guardare la Lawrence, sempre bellissima, inguainata in abitini che mettono in risalto il suo fisico o in scene più volte molto audaci. O meglio sarebbe l’unica attrattiva se anche questo non ci fosse negato dall’atmosfera sordida, di sfruttamento, che pare puntare il dito oltre che contro gli aguzzini della Egorova anche verso il pubblico accorso (non in massa) a guardarla sullo schermo. Se fossi in grado di scrivere un’analisi più psicologica della pellicola forse direi che l’unica cosa davvero interessante è questa di togliere tutto. Niente erotismo, niente azione, solo chiacchiere e banalità. Ma purtroppo sono solo uno spettatore annoiato, e alla fine la cosa più interessante di Red Sparrow risultano essere le foto della Lawrence alla prima.

Red Sparrow prima

E alla luce del film che abbiamo visto, non vi sembra ancora più sbagliato?

 

E se volete leggere altri due pareri scritti da gente sicuramente più competente di me, date un occhio a

La Bara Volante
Non c’è Paragone

E senza farlo apposta oggi anche Il Zinefilo esce con la sua recensione del film!

7 thoughts on “Red Sparrow: catatonica bionda”

  1. Sul fatto che JLaw sia un bello spettacolo non ci sono dubbi, ma quando vederla due minuti sul red carpet, è meglio di due ora di red sparrow, vuol dire che abbiamo un problema! Film davvero anonimo, in cui alla bella Jennifer tocca la prova dello spogliarello su grande schermo, insomma tappa obbligatoria per qualunque attrice in rampa di lancia. Non so se il sesso mostrato in maniera così gelida sua una precisa scelta stilistica, a me è sembrato solo molto soggetto a censura, del tipo, vogliamo fare il film in cui JLaw è tutta nuda, ma vogliamo anche fare soldi quindi non possiamo incappare nel visto censura, insomma hai riassunto tutto nel titolo del post un film catatonico 😉 Cheers!

    • Io credo che sia una scelta che avrebbe voluto essere stilistica, ma che appare così perché l’altro Lawrence semplicemente non è in grado… Ho visto che anche Il Zinefilo oggi ha parlato del film, corro a leggere anche la sua recensione 😀

  2. la sobria Jennifer…
    so che andrò un po’ controcorrente rispetto a chi la giudica per altre doti che non siano la sua simpatia, ma a me sta abbastanza sul q***…
    e comunque sì, red sparrow, film insipido, né carne né pesce…

  3. Grazie mille per la citazione. In linea di massima concordo con te: il film non ha ritmo e nulla di creativo in grado di tenerti sveglio… peró c’é Jennifer Lawrence che un ictusino me lo ha fatto venire ecco

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