fbpx
logo

Ritorno a Ritorno al Futuro 2

Ritorno al futuro 2

RITORNO AL FUTURO 2

Regia di Robert Zemeckis

Con Michael J. Fox, Christopher Lloyd, Lea Thompson, Thomas F. Wilson, Elisabeth Shue
Titolo originale: Back to the Future II
Genere: classicone mitico e ancora oggi irresistibile
USA, 1989
Durata: 108 minuti

Un paio di mesi fa ho scoperto che su Amazon Prime Video sono disponibili i primi due episodi di Ritorno al Futuro. Pensavate che mi fermassi al primo?

Ritorno al futuro 2

Anche perché nella mia testa di ragazzino (un po’ cresciutello) Ritorno al Futuro 1 e 2 sono quasi una cosa sola, mentre il terzo è più slegato. La cosa è bizzarra, visto che in realtà è vero proprio il contrario: dalla realizzazione del primo film sono passati quattro anni e inizialmente un sequel non era affatto previsto, ma si sa, il successo… Così, dopo due anni passati a scrivere sceneggiature e mentre Zemeckis era al lavoro sul capolavoro Chi ha incastrato Roger Rabbit, Ritorno al Futuro 2 e 3 furono girati back to back, per risparmiare tempo e denaro. Ma nonostante l’ambientazione western che in teoria avrei dovuto adorare, da ragazzino ricordo di aver guardato i primi due film ogni volta che passavano in tv e fino a consumare le vhs, mentre il terzo… molto meno. E la storia sembra destinata a ripetersi anche da grande, visto che il 3 su Amazon Prime non pare esserci!

Ritorno al Futuro 2

La fase di scrittura del film non è stata semplice, e lo sceneggiatore Bob Gale ha trovato non poche difficoltà nel far quadrare tutti i pezzi del puzzle. Fin da subito ad esempio si è pentito di aver chiuso il primo film con Jennifer nell’auto insieme a Marty e a Doc, perché la cosa ha obbligato a inserirla nella storia. E non solo: l’attrice che la interpretava (Claudia Wells) avrebbe voluto riprendere il ruolo, ma problemi di salute della madre le hanno impedito di accettare. E così la produzione ha dovuto rimpiazzarla (con Elisabeth Shue – ottima, ottima scelta!), ed ha anche dovuto rigirare la scena finale dell’1 con lei, praticamente riprendendo l’originale inquadratura per inquadratura, con minime modifiche.

Riprendere il ruolo di George, il padre di Marty McFly, fu anche più complesso. A Crispin Glover venne fatta un’offerta che lui giudicò inaccettabile, anche se negli anni si sono susseguite versioni diverse sul suo rifiuto. Fatto sta che si decise di andare avanti con una storia in cui lui era morto, e quando ci fu la necessità di mostrarlo vennero usate scene di repertorio del primo film o altre interpretate da un altro attore (Jeffrey Weissman) con un pesante trucco prostetico. Per evitare che il pubblico si accorgesse della sostituzione, inoltre, vennero usati dei trucchetti come inquadrarlo da lontano, fargli indossare occhiali da sole, mostrarlo a testa in giù! La cosa portò a una agguerrita causa legale da parte di Glover e a un cambiamento delle regole di Hollywood… ma intanto Ritorno al Futuro 2 la fece franca!

Avete visto che belle gambe quella? 😀

Ho sempre amato Ritorno al Futuro 2 anche e soprattutto per la cura dei dettagli. Due anni passati a scartare possibilità poco credibili o difficili da raccontare (una versione lo voleva ambientato nel 1967, un’altra nel 1975…) portarono a una sceneggiatura solida e attenta a spiegare bene tutto. Forse pure troppo, secondo qualcuno. Sono rimasto stupito leggendo vecchie recensioni dell’epoca, soprattutto americane, che parlavano maluccio del film definendolo verboso e poco originale. Per certi versi non hanno tutti i torti (la parte centrale rallenta molto e ha un tono quasi da sitcom), ma personalmente ho trovato a dir poco geniale come Zemeckis e Gale siano riusciti a riciclare le stesse identiche battute e situazioni del primo film nel secondo (e poi nel terzo), cambiando dettagli, inflessioni verbali, ribaltando il comportamento dei protagonisti. Lo so, ridere delle ripetizioni è una cosa da bambini… ma io avevo dieci anni quando uscì Ritorno al Futuro 2!

Ok, devo confessare che le ripetizioni mi fanno ridere anche ora

La rappresentazione del 2015 di Ritorno al Futuro 2 fu una delle cose su cui la produzione si concentrò maggiormente: tutto doveva essere credibile e si doveva distanziare dalla visione pessimistica vista ad esempio in Blade Runner. Così la distopia divenne pop, e ancora oggi sogniamo scarpe autoallaccianti, vestiti che si asciugano da soli e hoverboard. Soprattutto hoverboard. Tra tutte le previsioni azzeccate o meno da Zemeckis di cui tanto si è parlato, però, spesso ce ne dimentichiamo una… Il 2015 è dominato da Biff Tannen, lo storico nemico dei McFly, che per esplicita ammissione degli autori era ispirato a… Donald Trump!

Ebbene sì, Ritorno al Futuro 2 ha previsto Donald Trump. Forse almeno di questo dovremmo fargliene una colpa… Ma la verità è che non riesco a volergli male neanche così. Anzi, dimenticavo… Ritorno al Futuro 2 merita ovviamente di apparire nella rubrica più negletta di questo blog!

Due curiosità che ho scoperto da poco: nel film fanno la loro apparizione due tizi poi diventati molto famosi per motivi assai diversi. Il primo, che ebbe una parte importante e tornò anche nel terzo capitolo, era Flea, che ha interpretato il simpatico Needles. Il secondo è Elijah Wood, ovvero il Frodo Baggins del Signore degli Anelli. Identificare lui è decisamente più difficile, visto che era un bambino. Volete un aiutino?

Il film fu tra le altre cose importante anche per meriti squisitamente tecnici: Michael J Fox interpretava quattro parti, e si trovava spesso a dover interagire con… se stesso. L’Industrial Light & Magic (e chi sennò?) ideò quindi il VistaGlide motion control camera system, che permise una naturalezza e una facilità di composizione della scena mai vista prima, rivoluzionando le possibilità. Possiamo dire che senza Ritorno al Futuro 2 non avremmo avuto La Famiglia del Professore Matto! (ok, devo smetterla di trovare difetti al film)

E malgrado tutto quello che ho detto all’inizio, c’è anche un altro motivo per cui continuo a considerare Ritorno al Futuro 2 un classico, ovvero un finale praticamente perfetto. Capace di creare aspettativa, coinvolgere, far sognare… molti altri film recenti dovrebbero prendere nota e provvedere, qui abbiamo un esempio di programmazione, intelligenza, marketing… non è un caso se il film fu uno dei più grandi successi del 1989, e ancora oggi ha schiere di adoratori! Ora aiutatemi, che devo rimediare a qualche errore di gioventù… dove lo riguardo il terzo capitolo?

10 thoughts on “Ritorno a Ritorno al Futuro 2”

  1. Tra il primo e il secondo film la differenza di ritmo si nota, ma poco male, “Ritorno al futuro parte II” è quello che ha contribuito a spiegare al grande pubblico e ad almeno un paio di generazioni, i paradossi temporali, il che è importante, vogliamo mina minacciare il continuum tempo spazio no? Inoltre il finale è esaltante, sta dalle parti del finale aperto de “L’impero colpisce ancora” per quanto mi riguarda, ma forse per certi versi mi esalta anche di più. Quando Marty parte con il «C’è solo un uomo che può aiutarmi!» io mi esalto tantissimo ogni volta 😀

    Ora devi per forza concludere la trilogia con il terzo film, insomma dai, al capitolo western non si può resistere 😉 Cheers!

    • Al tempo mi divertivo quasi più col secondo che col primo, forse perché era come ritrovare dei vecchi amici 🙂 Il terzo capitolo arriverà ovviamente, abbiamo il western nel cuore!

  2. Faccio parte anch’io della schiera adorante.
    Segnalo che qualche anno fa organizzai nel mio blocchino un Trofeo delle Trilogie: in finale arrivarono questa e quella del Padrino (che vinse di misura)

  3. Capolavor senza tempo. Condivido appieno il tuo giudizio e anch’io faccio fatica a digerire il terzo capitolo (nonostante abbia al suo interno delle belle trovate), sarà per il Doc che si rimangia la parola e torna indietro nel tempo con un treno macchina del tempo.

  4. Un po’ più prolisso rispetto al primo, ma comunque adorabile.
    Una saga che rivedo quando posso.

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.