fbpx
logo

Good Girls – casalinghe non poi così disperate


Sottotitolo: quando d’Agosto hai bisogno di una serie leggera da guardare, e un amico accorre in tuo aiuto ricordandoti che in Good Girls c’è Christina Hendricks.  Lei!

Christina Hendricks - Good Girls


Christina Hendricks sono già due ottimi motivi per guardare qualsiasi serie, così ho deciso di cominciarla. Era su Netflix a farmi l’occhiolino da un po’, ma l’avevo ignorata pensando a una sitcom, e invece è una commedia con qualche spunto da drama che esamina la fascinazione per il crimine di tre casalinghe di Detroit, ognuna con un qualche problema da affrontare.

La nostra amica Christina è Beth Boland, moglie (dell’odiosissimo Matthew Lillard) e mamma di quattro bambini, con una bella casa e una vita apparentemente perfetta. Solo apparentemente, visto che scopre che il marito la sta tradendo con la giovane segretaria della sua concessionaria d’auto ed ha mandato la famiglia sul lastrico.

Mae Whitman è Annie, sorellina di Beth che vive una vita piuttosto sconclusionata. Ha divorziato (da Zach Gilford, il Matt Saracen di Friday Night Lights – ma quanto era bello Friday Night Lights?) qualche anno fa e sta cercando di mantenere la custodia della figlia Sadie, che ha evidenti dubbi sulla propria identità sessuale. Annie lavora come commessa in un supermercato, e il misero stipendio difficilmente può bastare a pagare gli avvocati.

Retta è Ruby Hill, migliore amica delle due sorelle e cameriera in una tavola calda. Lei e suo marito Stan (guardia giurata che sta provando a diventare poliziotto) hanno due figli, e la maggiore ha una malattia che necessita una costosissima cura per il suo rene

Come risolvere i problemi di denaro? La migliore idea che viene loro in mente è rapinare il supermercato dove lavora Annie, approfittando della sorveglianza a dir poco scarsa. E incredibilmente il piano riesce.

Good Girls


Gli intoppi arrivano dopo, semmai, visto che qualcun altro stava usando il supermercato per attività non esattamente lecite, e di denaro ci sarà sempre più bisogno. Come se non bastasse il direttore del negozio ha riconosciuto Annie, e minaccia di denunciarla… come affrontare questi casini? Per affrontare questi casini potrebbero esserci due soluzioni: confessare tutto e dichiararsi pentite, oppure gettarsi a capofitto nel crimine. Indovinate cosa scelgono?

Good Girls


Il filone “gente perbene che diventa criminale” è piuttosto inflazionato negli ultimi anni, e la stessa Netflix ha già provato a trovare il suo piccolo Breaking Bad con Ozark (seconda stagione in arrivo). Qui però siamo più dalle parti di Weeds… ve lo ricordate? Con l’altra mitica MILF Mary-Louise Parker spacciatrice di marijuana. Good Girls segue questa falsariga, con gli elementi di commedia a predominare decisamente (almeno nella prima parte) sul resto, e con qualche elemento da casalinga disperata di contorno.

Il risultato è davvero piacevole, e la chimica tra le tre protagoniste ci regala tre personaggi davvero divertenti e carismatici, che fanno chiudere un occhio su qualche banalità della scrittura. Verso il finale si percorrono strade decisamente più cupe, e questo potrebbe portare a sviluppi difficili da decifrare oggi sul futuro della serie (confermata per una seconda stagione dal network produttore NBC). Di cose da dire potenzialmente ce ne sono ancora molte, ma ho l’impressione che la forza di Good Girls sia nel continuare a raccontarle con il sorriso sulle labbra. Vedremo se andrà così. Intanto se cercate una serie estiva senza pretese eccessive questa fa per voi: io me la sono divorata in tre giorni!

3 thoughts on “Good Girls – casalinghe non poi così disperate”

  1. MI lascio sempre convincere dagli ottimi argomenti di Christina Hendricks, ti ho letto con un occhio solo un po’ perché mi sono distratto con la foto di Christina, un po’ perché conto di iniziare la serie a breve, mi sembrava meritevole, ma visto che l’hai già promossa dormo propri otra due guanciali… Che non è un metafora della Hendricks 😛 Cheers

  2. Non mi intriga tanto la trama, tuttavia una possibilità potrei dargliela, sopratutto per quei due motivi tanto interessanti 😀

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.