fbpx
logo

Hot Fuzz – Make Sandford Great Again

Il popolo dei cinefili si divide in due quando si parla di Hot Fuzz: ci sono quelli che pensano che sia il miglior film della Trilogia del Cornetto, e quelli che sbagliano lo ritengono un esperimento non del tutto riuscito. Indovinate come la penso io!?

Ho sempre pensato che un film come Hot Fuzz fosse criminalmente sottovalutato. È da quando lo scorso anno ho visto (e adorato) l’ultimo film di Edgar Wright, ovvero Baby Driver, che avevo in mente di riguardarlo. Ci avevo rivisto lo stesso senso del ritmo, dell’azione, quella gioia assoluta di fare cinema di cui mi ero innamorato. Ci ho messo un po’ ma finalmente l’ho rivisto, e l’ho trovato persino meglio di come mi ricordavo.

Hot Fuzz

La storia è quella di Nicholas Angel (Simon Pegg), il miglior agente di polizia di Londra. Tanto bravo che i suoi colleghi non lo vedono certo di buon occhio, visto che Angel è a dir poco zelante, inflessibile, instancabile, e a confronto i loro meriti paiono scomparire. Così viene “promosso” a sergente e spostato nel villaggio di Sandford, nel Gloucestershire, dove non succede mai nulla e la polizia è quasi una barzelletta. A controllare il paese è la Neighbourhood Watch Alliance, e l’agente Danny Butterman (Nick Frost) può passare le serate a sbronzarsi nel pub senza timore.

Quasi subito, però, Angel si trova ad assistere a un numero elevatissimo di morti che vengono catalogate come incidenti. Nessuno pensa a qualcosa di diverso, ma c’è qualcosa che fa scattare la sua mente analitica… deve trattarsi di omicidi!

Hot Fuzz

Hot Fuzz è un atto d’amore al classico buddy cop movie. Il regista Edgar Wright desiderava girarne uno perché sentiva che era un genere che mancava nella tradizione inglese, così decide di farne uno che mantenesse ben salde le proprie radici ma contemporaneamente abbracciasse la potenza, la spettacolarità, la spavalderia dei film americani. Pegg è il perfetto stereotipo del poliziotto da film: sa fare tutto, ha la faccia da duro, si trova nelle peggiori situazioni… John McClane scansati, arriva Nicholas Angel! Il fatto che abbia appunto il fisico non certo statuario di Pegg è fonte della classica comicità di questo meraviglioso gruppo di collaboratori e amici che avevamo già conosciuto in Shaun of the Dead o nel televisivo Spaced. Ma non si pensi a una parodia pura e semplice: risate e azione sono sempre sullo stesso livello, e il risultato è strepitoso.

Oltre cento film polizieschi sono stati visti ed esaminati per mettere in piedi la sceneggiatura di Hot Fuzz. Interi dialoghi sono stati presi e ricalcati, altri invertiti, alcune scene riproposte in maniera evidente, altre quasi di nascosto. Wright omaggia Kathrin Bigelow e George Romero, Arma Letale e Bad Boys, passando da uno all’altro senza quasi soluzione di continuità. La prima stesura della sceneggiatura era pesantissima, oltre 180 pagine, un po’ perché la trama è molto più intricata e ricca di dettagli di quanto sembri a prima vista, ma soprattutto perché per inserire davvero tutto quello che volevano Wright e Pegg si sono fatti prendere la mano. Qualche taglio in fase di montaggio è stato doloroso, ma ne sono venute fuori due ore tese e divertentissime, e soprattutto una mezz’ora finale che è… la fine del mondo.

Hot Fuzz

Non dico nulla di più perché la svolta finale di Hot Fuzz è una delle migliori che possiate aver modo di vedere in questo genere, e se qualcuno non avesse mai visto il film merita di essere goduta digiuni di tutto. Sappiate solo che è esaltante, e che ripensando a ogni scena precedente del film tutto torna alla perfezione.

Due parole anche su un paio di cameo notevoli: l’uomo vestito da Babbo Natale che attacca Angel a Londra è Peter Jackson, mentre l’ex fidanzata nascosta dietro la mascherina è Cate Blanchett. Entrambi hanno richiesto espressamente di partecipare al film perchè grandi fan di Shaun of the Dead… Un onore non da poco, direi.

Hot Fuzz

Menzione d’onore infine a un Timothy Dalton che funziona come mai (o quasi!) nella sua carriera, e che mette in piedi una scena di lotta da applausi. Come da applausi è tutto il film, che in uno dei momenti topici (che cito nel titolo) richiama pari pari in maniera inquietante il più famoso slogan di Donald Trump. Che Wright abbia ispirato The Donald? È un film talmente bello che potrei quasi perdonargli anche questo…

14 thoughts on “Hot Fuzz – Make Sandford Great Again”

  1. Ho passato mesi, forse anni a consigliare a tutti quelli che conoscevo di correre a vedere “Shaun of the dead”, appena è uscito “Hot Fuzz” ho cambiato canzone, consigliavo a tutti questo film (storia vera). Per me può essere considerato poca cosa solo perché il capitolo successivo della trilogia potrebbe essere anche migliore, ma è un problema che vorrei sempre avere, tre grandissimi film.

    Questo ha una marcia in più perché è il film per noi, per tutti quelli cresciuti con “Point Break”, “Die Hard” e “Arma Letale”, se “Shaun” era una dichiarazione d’amore ai film con gli zombie, “Hot Fuzz” sfoggia lo stesso livello di amore ma per i film d’azione con i poliziotti, una versione in grande della scena della sparatoria mimata con le dita e facendo i rumori con la bocca di una delle mie puntate preferite di “Spaced”. Gran film, gran post e mannaggia a te, adesso ho voglia di rivedermelo! 😉 Cheers

    • Grande Cass, sono d’accordissimo. Anche io amo alla follia la trilogia del Cornetto. Se non altro perché sono tre film sostanzialmente molto diversi tra loro (proprio perché d’ispirazione di diversi generi). Credo che il più sottovalutato sia purtroppo “La fine del mondo”, forse perché nella prima parte fa un po’ fatica ad ingranare?

      I due finali di “Hot Fuzz” e de “La fine del mondo poi sono qualcosa di epico, di esaltante, di meraviglioso

  2. Mi hai reso felice con questo post Mick 😀

    COMMENTO CON SPOILER

    Ecco, dei tre film della trilogia del cornetto questo è il mio preferito. Trovai geniale il discorso “giallo”: Nicholas che fa la bellissima (e validissima) interpretazione sul movente. Poi sì, i colpevoli sono quelli, ma il movente è di merda :D.

    Ci sono scene epiche, quella del ritorno di Nicholas, il finale che ti gasa, personaggi comprimari fantastici, in questo film ci ho visto il divertimento e il gusto di un altro film cult come Bad Taste, poi immagino che gli spettatori madrelingua se lo siano gustati molto di più.

  3. Questo mi manca! Simon Pegg l’ho molto apprezzato nelle saghe di Star Trek e Mission Impossible: oltre a a portare un po’ di comicità sembra quasi “uno di noi” catapultato all’interno di questi film!

  4. Tutta la trilogia è stupenda, ma Hot Fuzz è il più bello: cambiare genere a una storia durante il suo sviluppo sembra renderla incoerente non è da tutti, e questo film lo fa due volte!
    Stupendo!

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.