fbpx
logo

Strike First, Strike Hard, No Mercy… la recensione di Cobra Kai

Chissà se avremmo avuto lo stesso Cobra Kai senza How I Met Your Mother. La fortunatissima (almeno fino al finale) sitcom ha elevato al rango di mito il personaggio di Barney Stinson interpretato dal bravissimo Neil Patrick Harris, e uno dei tormentoni della serie è stato proprio la sua adorazione per Johnny Lawrence, il personaggio interpretato da William Zabka e da lui considerato il vero eroe positivo del film Karate Kid (per un approfondimento vi rimando a un vecchio post di The Reign of Ema!). Un’idea che ha in qualche modo riportato in auge la carriera di Zabka e che insieme al successo dei vari revival anni ’80 che si sono succeduti negli ultimi anni ha fornito a YouTube Premium lo spunto per quello che è stato probabilmente il primo vero successo della versione a pagamento del sito che tutti noi conosciamo: Cobra Kai, appunto.

Trentaquattro anni dopo gli eventi narrati nel film originale, Johnny Lawrence (Zabka, ovviamente) si è ormai quasi dimenticato del lusso in cui viveva quando era adolescente. Alcoolizzato, depresso, con un pessimo rapporto col figlio e incapace di mantenere un lavoro vero, è ridotto a vivere alla giornata, mentre l’antico rivale Daniel LaRusso (Ralph Macchio) ha un grande successo e usa ancora i suoi antichi successi nel karate per pubblicizzare la sua ricca concessionaria di auto. Ma la strada della redenzione a volte finisce per portare dove meno ci si aspetterebbe… alla riapertura del vecchio dojo Cobra Kai, ad esempio, ad allenare giovanissimi perdenti che non avrebbero potuto neanche mettere piede nella vecchia versione da lui frequentata, a una nuova sfida con Daniel San, che forse risulta alla fine meno distante di quanto lui stesso si sarebbe aspettato.

Cobra Kai è un giocattolino evidentemente fatto con due soldi e tanto entusiasmo, ma non si limita a essere una banale macchina sfrutta-nostalgici. Innanzitutto perché è ben scritto, e poi perché i due protagonisti funzionano ancora alla grande. Zabka dimostra di essere abbastanza a suo agio sia nelle parti comiche che in quelle drammatiche, Macchio finalmente può sfruttare la sua naturale faccia da schiaffi e non pretendere più di essere troppo simpatico. I due non sono e non saranno mai grandi attori, ma questa è la parte della loro vita e ne sono perfettamente consapevoli, e così dove non arriva la tecnica riesce ad arrivare il cuore…

Cobra Kai è una sana inversione dei ruoli che si ferma al momento giusto. Simpatizzare per Zabka è fin troppo facile, ma la serie non cede al buonismo e in fondo lui rimane uno stronzetto magari non cattivo, ma al quale sono state insegnate tutte le lezioni sbagliate. Allo stesso modo a bilanciare la paraculaggine del nuovo ricco LaRusso ci sono gli insegnamenti del vecchio maestro, scomparso ma ancora ben presente in spirito (e in flashback dal film) Miyagi. Funziona anche il ribaltone sociale, con il ricco che è diventato povero e il debole del film che ora può permettersi di guardarlo con condiscendenza. Niente lettura politica, ci mancherebbe, ma un altro dettaglio azzeccato.

A funzionare meno è il cast di contorno, più che i vari ragazzi co-protagonisti allenati (bravino soprattutto Xolo Mariduena, che interpreta il nuovo imbrobabile leader del Cobra Kai Miguel Diaz) gli attori impegnati nelle parti più piccole e che spesso fanno fatica a offrire un minimo di credibilità. Colpa probabilmente del budget risicato, e speriamo allora che il buon successo e il rinnovo portino bene per una seconda stagione rischiosa ma che non posso non attendere con curiosità. I dieci episodi che compongono la prima sono perfetti per un binge-watching veloce, divertente, leggero e appassionante. Promosso a pieni voti!

8 thoughts on “Strike First, Strike Hard, No Mercy… la recensione di Cobra Kai”

  1. Ti ho letto con un occhio solo perché la serie è ancora li che mi aspetta (mea culpa), ma proprio perché è promossa anche da te dovrò proprio darmi una mossa. Cheers!

    • Zero spoiler, tranquillo… è da un bel po’ che volevo dire due parole su questa serie, che merita più attenzione di quanta ne abbia avuta finora!

  2. Vista ed apprezzata, anche se alcune “schermaglie” alla fine risultano un po’ telefonate e prevedibili, comunque gran serie!

    • Io mi sono divertito davvero molto! È chiaro che si è trattato di una serie ancora piccolina, ma non si deve necessariamente cercare sempre il capolavoro 🙂

  3. Grazie mille per la citazione! 😘
    Concordo su tutto, a parte qualche altro attore che a me è piaciuto, com quel matto di labbro e il figlio di Johnny.
    Dai che la seconda stagione sta arrivando 😍 il trailer promette bene.

  4. Lo dico? Lo dico! Una selle serie che più mi ha entusiasmato negli ultimi anni, io la trovo semplicemente perfetta, sono riusciti a fare tutto nel modo più giusto possibile. Altro che Game of Thrones e Avengers: Endgame, è la seconda stagione di Cobra Kai la cosa più attesa del 2019 (ok forse ho esagerato! XD)!

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.