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Little Deaths (Hogan, Parkinson & Rumley, 2012)

Sesso & horror sono sempre andati molto d’accordo fin dagli esordi del genere, tra nudi gratuiti, violenze su gentili donzelle, l’erotismo insito in molti stilemi horror (il vampiro su tutti), quindi non stupisce e intriga vedere un film, questo Little Deaths, pellicola inglese del 2011, che si propone di esaminare in tre corti di mezz’ora il rapporto tra eros e thanatos. La piccola morte, così i francesi chiamano l’orgasmo, ed anche se non è proprio l’orgasmo l’argomento principale del film il titolo ci sta proprio bene. Ma i 3 mini-film come sono?
House and Home, diretto da Sean Hogan, ci racconta la storia di una coppia di ricchi viziosi che come hobby attira giovani e belle senzatetto in casa per coinvolgere in giochi erotici… che loro lo vogliano o meno. Il filmettino è narrato elegantemente in toni pastello ed almeno inizialmente non dispiace, sebbene gli attori siano dei cani (forse è anche il doppiaggio che non aiuta?). Arriviamo al momento della carnazza e insomma, c’è ciccia al fuoco. Poi, però, il finale è una cazzatona prevedibilissima… rimane qualche momento simpatico, ma il giudizio finale è mediocre.
Mutant Tool, di Andrew Parkinson, è decisamente più originale in trama e svolgimento. Scienziati nazistoidi producono una potente droga usando come materia prima lo sperma di strane creature che entrano in contatto telepatico con chi ne fa uso. Vicenda anche affascinante, che però è trattata in fretta (risente dei tempi stretti del corto), ha come nel primo caso una recitazione penosetta, non fa paura, non eccita neppure. Al di là di una bella pecorina non si tromba neanche troppo, e allora…?
Il terzo episodio, Bitch, di Simon Rumley, è il migliore dei tre. La sua storia di sottomissione e vendetta zoofila non ne fa esattamente un terrorizzante horror, ma è più coraggiosa, ben narrata (Rumley nel 2010 ha fatto il discreto Red, White and Blue)… insomma, più centrata e disturbante.
Ma basta un episodio discreto su tre a salvare capra e cavoli? Sinceramente in campo horror negli ultimi anni si è visto molto di meglio, sia dal punto di vista degli spaventi che da quello sessuale. Mi aspettavo molto di più, invece almeno due dei tre registi non hanno saputo osare. Il film alla fine risulta piuttosto noioso… evitabilissimo.

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