Per molti appassionati di horror il nome Bryan Smith farà suonare qualche campanello. Si chiamava così l’autista del van che investì Stephen King nel 1999, procurandogli gravi traumi fisici dai quali riuscì a uscire solo dopo sette operazioni chirurgiche e una lunga riabilitazione. E si chiama così anche uno scrittore molto prolifico, della scuola dell’horror più marcio e senza compromessi, a quanto ne so mai pubblicato in Italia ma di buon successo negli USA, dove con la sua Bitter Ale […]