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LoSpo’s Corner: Humans

Humans

Avevo già parlato del primo episodio di Humans quasi un anno fa… era l’ora che sul Cumbrugliume apparisse una recensione della serie completa, non trovate? Per fortuna ci ha pensato LoSpo!

HUMANS

Produzione AMC(USA)/Channel4(ENG)

Una Stagione da 8 episodi da 42 min. ognuno

In Italia è stata portata intorno al mese scorso dal servizio on demand di (uh?) TIMVision (che io ignoravo bellamente esistesse)

Humans

Prima di tutto a me piacciono i robot e piace l’intelligenza artificiale e tutto quello che comporta il confronto della razza umana con queste due branche della fantascienza. Lo dico perché il percorso di avvicinamento a questa serie è tortuoso e parte da lontano, parte un paese dove la natura è selvaggia, il tempo pessimo e le temperature basse, l’Inghilterra? No, la Svezia.

Eh sì, la Svezia. Curioso come in questo paese ci si sappia rapportare al piccolo schermo con tanta semplicità, Real Humans, Wallander, The Bridge, Millennium, sono gli script originali di altre serie che sono state tradotte ed esportate in tutto il mondo (delle volte col botto, una su tutte: Uomini che odiano le donne, che vanta addirittura non uno ma due film, il secondo addirittura con con Daniel Craig).

Evitiamo divagazioni e invece pensiamo a cos’è Humans e soprattutto, com’è. La produzione inglese porta tutto il set nella piovosa Liverpool, ci presenta un futuro non troppo lontano dove le intelligenze artificiali ed i robot sono venduti nei grandi magazzini e tutti ne vorrebbero almeno uno in casa. Tutti ne hanno bisogno, i Synth sono intelligenti, non si lamentano, lavorano bene e sono belli. Avere una synth come Mya in casa significa avere una tata, una badante, una cuoca, una donna delle pulizie… ma non solo.

Humans

I sinth sono belli, fisicati, sono quanto di meglio la razza umana potrà mai produrre e pare che non a tutti piacciano, fino a creare un movimento anti-androidi, che fa da sottofondo a tutta la storia. Il grosso della trama gira su un qualcosa che permette ai sinth di raggiungere l’autocoscienza, diventando a tutti gli effetti una forma di vita intelligente.

Tutte le puntate sono girate con una discreta cura, senza mai avventurarsi in scelte costruite o poco sensate,semplicemente la storia di alcuni androidi che pare stiano diventando senzienti ha sempre il primo piano, è sempre il centro della scena. Succedono diverse cose nel mentre ma la trama principale è sempre lì e tutto quello che viene costruito intorno ha valore di contorno, riempitivo e serve solo a rendere più credibili i fatti principali.

Humans03

L’unica nota stonata è un cast quasi senza esperienza, dove le due eccellenze sono le presenze femminili, Gemma Chan (il sinth) e Kathrin Parkinson (la padrona che non si fida), quasi sempre su una sufficienza abbondante ma nulla di più.

A me questa serie è piaciuta nel complesso e spero possiate dargli una chance, l’intrattenimento inglese, anche se importato, è davvero molto valido. Non so se sono le poche puntate che concentrano in meno spazio una storia e condensa l’azione o perché sono semplicemente bravi a mettere insieme una serie su una buona idea ma tant’è esce un gran buon prodotto.

Ultima nota a margine, per il lancio in Inghilterra hanno creato una finta società di distribuzione di persone sintetiche. Un’idea geniale e bellissima che ha creato la giusta dose di aspettativa.

Perché dovreste guardarlo? Perché la serie si segue bene, il futuro è particolarmente credibile e gli androidi sono davvero interessanti.

Perché non dovreste guardarlo? Perché gira tutto sugli androidi, se cercate qualcosa di differente, di complementare, sottotracce da seguire, comprimari da amare: non troverete nulla di tutto questo.

(NdCumbrugliume: io l’ho trovata davvero bella… anche il cast non mi è sembrato così inesperto! Guardatela senza timore!)

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