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The Nice Guys: investigatori superpiù

Margaret Qualley The Nice Guys

In Italia The Nice Guys, ultimo film diretto da Shane “divinità” Black (uno che ha scritto i vari Arma Letale, L’Ultimo Boyscout e Last Action Hero non può essere meno che una divinità), è stato pubblicizzato come la reincarnazione di Bud Spencer (morto pochi giorni dopo l’uscita italiana) e Terence Hill (ormai impossessato dal demone di Don Matteo) nei corpi di Russel Crowe e Ryan Gosling. E in parte, se vogliamo, è anche vero… diciamo al 50%.

The Nice Guys poster

Nei film di Bud & Terence Bud era quello grosso, placido, che menava tantissimo le mani e accettava anche di prenderle. Russel Crowe ormai è 120kg, quindi fisicamente ci sta tutto, nelle risse ne da e ne prende tantissime e in un paio di occasioni da sfoggio anche di un ceffone a mano aperta molto budspenceriano. Mancano la papagna dall’alto verso in basso a far rimbalzare l’avversario, il doppio schiaffo sulle orecchie e soprattutto l’eco ad accompagnare il suono dei colpi, ma diciamo che ci può stare.

The Nice Guys Russell Crowe

Terence Hill, invece, era quello atletico, che menava evitando i colpi, furbo e malizioso. L’atletismo di Gosling al massimo si vede da qualche corsa e da qualche caduta da molto in alto dalla quale esce quasi illeso, ma certo non si può dire che sia furbo, anzi…

The Nice Guys Gosling

The Nice Guys è comunque un tipico buddy movies nel quale due tizi che all’inizio non si possono sopportare finiscono per fare fronte comune e divenire inseparabili. Gosling è un investigatore privato con poco talento e ancor meno clienti, se si eccettua qualche vecchietta con l’alzheimer. Crowe… beh, sostanzialmente picchia gente per soldi, e infatti il primo approccio tra i due è un bel pestaggio vecchio stile, con tanto di avambraccio spezzato alla fine, perché una ragazza l’aveva incaricato di far desistere alcune persone che erano nelle sue tracce, e casualmente anche Gosling stava cercando la stessa ragazza perché poteva avere informazioni sulla pornostar recentemente scomparsa Misty Mountain, che la nonna sosteneva di aver visto due giorni dopo il funerale… Da cosa nasce cosa, e chiarito (più o meno) il disguido i due cominciano a lavorare insieme a questo caso intricatissimo che mischia pornografia, corruzione, industria automobilistica, polizia, gruppi idealisti di contestatori e via dicendo.

The Nice Guys Crowe Gosling

Ci beviamo qualcosina?

Il tutto è ambientato negli anni 70, cosa che consente ai due protagonisti (e non solo) di fumare come turchi anche al chiuso, bere un bicchiere dopo l’altro e così via, come è giusto che sia in un film che deve molto ai classici dell’hardboiled al cinema o su carta. Il personaggio di Gosling, soprattutto, non è certo immune ai vizi, sembra ormai troppo avanti sulla via della perdizione e solo la sua sveglia e intraprendente figliola riesce a rimetterlo in carreggiata. La figliola è interpretata dalla giovane e bravissima Angourie Rice, una che a parte il nome assurdo (riso con l’anguria? Che schifezza è?) farà strada, e non a caso è stata scritturata per Spider-Man: Homecoming e per il prossimo film di Sofia Coppola.

L’omaggio divertito agli anni 70 va anche oltre alcool e tabacco, proseguendo con gustosi inserti musicali in linea con il periodo, con gli splendidi e fantasiosi abiti indossati soprattutto dalle belle donzelle e dal mood generale del film, che in alcuni momento flirta quasi con la blaxploitation più light, non solo per la capigliatura di Yaya DaCosta.

Yaya DaCosta The Nice Guys

Tralaltro gran gnocca… ma il premio per la gnocca del film viene vinto dalla damsel in distress Margaret Qualley. Sarà merito del vestito giallo?

Margaret Qualley The Nice Guys

Il vestito giallo è ottimo anche per passare inosservati

Se volete avere un’idea di com’è il film, ripensate alle scene che vi sono piaciute di più dei vari Arma Letale e de L’Ultimo BoyScout (ok, tranne quelle più truculente…), viratele in commedia e ambientatele un decennio o due prima (un briciolo di Austin Powers, insomma), triturate il tutto e… ci siamo, direi. Il tocco di Shane Black è assolutamente inconfondibile, nella scrittura delle scene e soprattutto in quella dei dialoghi. Nonostante il doppiaggio italiano abbia probabilmente fatto perdere qualcosa (si nota un po’ di pigrizia nell’adattamento in certe scene), molte gag di The Nice Guys sono assolutamente esilaranti, e il film fa il miracolo di rendere credibile e affiatata una coppia di attori che appare all’inizio un po’ stanca e fuori parte. Merito anche del gruppo di comprimari, tra cui una Kim Basinger imbalsamata ma che si sarà ricordata i bei tempi di L.A. Confidential, o di un duo di sicari che darà molto filo da torcere ai nostri eroi…

The Nice Gus Beau Knapp

Non tutto è perfetto, intendiamoci. Duo di protagonisti a parte, alcune sequenze umoristiche appaiono un po’ forzate, e in tutto il film aleggia un’aura di buonismo forse inevitabile in una produzione del genere, ok, ma che in alcuni momenti appare eccessivo. E’ vero che erano gli anni 70, ma i primi film di Bud & Terence erano più bastardi…

Al di la dei difetti presenti, le due ore o quasi di The Nice Guys volano via piacevolissime, e addirittura lasciano la voglia di vedere un seguito. Magari con un Russel Crowe ancora più appesantito (dai che ce la fai!) che riesca finalmente a far fare l’eco ai suoi schiaffoni, o con un Gosling che finalmente riesce a sembrare un pochino più sveglio. Ma visto che il prossimo progetto di Shane Black sarà il nuovo Predator, e che si vocifera di un Doc Savage con Dwayne “The Rock” Johnson… beh possiamo essere soddisfatti lo stesso, dai!

Voto: ***

P.S. nota di merito alla produzione che ha rilasciato trailer che sembrano usciti direttamente dagli anni 70, character poster azzeccatissimi, cartelloni pubblicitari vintage e tantissimo altro materiale golosissimo, che solo in parte ho proposto qui ma che potrete anche nel sito ufficiale.

The Nice Guys

5 thoughts on “The Nice Guys: investigatori superpiù”

  1. Ho realizzato solo ora che “Riso con l’anguria” del nuovo Spider-Man arrivava da questo film! Ecco dove l’avevo già vista 😉 la penso come te (ma dai!?) non è tutto perfetto, ma avercene di film come questo, Shane Black è una fede, anche questa volta ci ha mandati a casa felici 😉 Cheers!

  2. Ho sentito spesso questo paragone tra Bud & Terence, ma secondo proprio non c’entrano niente, in ogni caso dato che è un buddy movie dall’aria vintage gli assomigliano parecchio, però prima di capire dovrei vederlo. Comunque quel vestitino giallo è stupendo 😉

    • Guardalo e non te ne pentirai, è davvero divertente. In ogni modo il paragone (parziale) con Bud & Terence ci sta, te ne accorgerai quasi subito 🙂

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